I fantasmi

Un bizzarro compagno di scompartimento

Era ormai notte e il treno correva rapido sulle rotaie. L’ultimo bagliore del tramonto illuminava la linea dell’orizzonte su cui si stagliavano alte ombre di cipressi, nere fiammelle nei campi scosse dal vento serale. Appoggiavo la testa al finestrino e mi facevo cullare dal ritmo traballante del vagone. Stavo per addormentarmi quando sentii la porta dello scompartimento aprirsi violentemente. Sussultai e voltandomi di scatto vidi un uomo davvero curioso. Era allampanato e aveva sul naso un paio di occhialetti tondi, portava sulla testa un vecchio cappello sgualcito e  una giacca marrone visibilmente di taglia troppo grande, teneva stretta al petto una valigetta. L’uomo si muoveva con movimenti scattanti e repentini, prima sistemò la valigia sul sedile, poi, senza degnarmi di uno sguardo, si avvicinò alla finestra e strinse gli occhi come se stesse osservando qualcosa con grande intensità, dopo qualche secondo si girò verso di me con la stessa espressione.
Ero un po’ imbarazzato, prima che potessi dire qualcosa lui esclamò:
“Finalmente!”
Io rimasi interdetto
“Salve… finalmente cosa?”
“Era da anni che non ne vedevo uno! Che bella sorpresa giovanotto!”
L’uomo era visibilmente sollevato e il suo volto si era illuminato di una felicità così sincera che istintivamente gli sorrisi.
“Hehe! Sarà una bella serata, una bella serata! Spero che non debba scendere troppo presto giovanotto”
Lo sconosciuto si strofinò le mani e si sistemò comodamente sul sedile senza smettere di guardarmi. Stava diventando un po’ inquietante e lui si rese conto della mia espressione perplessa
“Non mordo non ti preoccupare. E’ solo che da tanto tempo non ne incontravo uno come te… come posso spiegarmi? Beh lo dirò e basta. E’ da tanto che non vedo un essere umano vivo e vegeto insomma”
Ero forse capitato in cabina con un pazzo?
“Cosa intende..?”
Domandai con voce involontariamente tremante
“Che non sei un fantasma amico mio! Come non lo sono io grazie al cielo!”
                                                                                                            Rimasi in silenzio per un po’, il sorriso dello sconosciuto non svaniva, così come i miei dubbi
“Fantasmi?”
“Esatto, fantasmi”
“I fantasmi… esistono?”
“Certamente giovanotto, sono la cosa più vera a questo mondo. Ci sono tanti luoghi comuni sui fantasmi, per questo sono creature incomprese”
Tutto ciò era sconcertante, però inspiegabilmente mi incuriosiva, e la mia lingua era più veloce del pensiero razionale
“E’ difficile vederne uno?”
“Oh no no, è molto facile una volta che sai come guardare, sta tutto nel saper riconoscere un fantasma”                                                              Dopo un breve silenzio decisi di fare la fatidica comenda:                       “E come?”
Con quella domanda, inconsapevolmente, avevo segnato il corso della nottata in treno e anche di tutta la mia vita.

Che cosa riguarderà il primo consiglio del viaggiatore?

  • Le credenze dei fantasmi (60%)
    60
  • Le abitudini dei fantasmi (20%)
    20
  • Le fattezze dei fantasmi (20%)
    20
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5 Commenti

  • Ciao Lia, benvenuto su The Incipit. 🙂
    Devo dirti che, quando ho visto la sinossi, mi sono fiondato qui, ho letto in un fiato, ma non ho lasciato il commento; lo faccio ora. Sottoscrivo i consigli che ti sono stati dati da BlackCat e Ottaviano, specialmente per quanto riguarda l’uso dei caratteri. A mio parere avresti potuto “creare” la scena: com’è il treno, dove va, com’è lo scompartimento del protagonista, perché è lì, cose di questo tipo.
    Un’ulteriore appunto, ma è una piccolezza mia: mi fa storcere il naso il fatto che il viaggiatore dia del “tu” al protagonista, nonostante non si conoscano affatto.
    Ho votato le credenze dei fantasmi.
    Al prossimo capitolo!

  • Ciao, benvenuto.
    Ribadisco i consigli di BlackCatO e aggiungo due cosette.
    Ti raccomando la punteggiatura, è fondamentale, anche lo scrittore ha i suoi binari da seguire, sennò tutto il costruito si sfalda.
    Seconda cosa: coi caratteri che avevi ancora potevi giocarti la sorpresa del giovanotto in modo molto più efficace. Qui sembra un bambino che alla parola “fantasmi” riesce solo a dire “oh…”
    Non avere fretta nel pubblicare, allena l’occhio critico e tieni presente che certe storie funzionano solo se i personaggi conservano almeno un pizzico di credibilità.
    Ciao, a presto?

  • Ciao Lia 🙂
    E la prima volta che ti leggo qui su the incipit e percio’ ci tengo a darti il benvenuto 🙂
    La scrittura mi piace, e’ molto pulita e riesci a dvidere i periodi molto ordinatamente 🙂
    per ora mi hai incuriosito e ti seguo 🙂
    ho notato che hai avuto dei problemi con le spaziature del sito a fine capitolo, stai per caso scrivendo da cellulare? 🙂
    Ci tengo a darti solo tre consigli utili all’interno di questo sito che ti aiuteranno a sfruttare al meglio le sue potenzialita’ 🙂
    1) Cerca di usare tutti e 5000 caratteri che ti vengono offerti dal sito, e’ quella la sfida vera e propria e tu qua ne hai utilizzato poco piu’ della meta’ 🙂 c’e’ un sacco di cosa da dire sono sicuro che 5000 caratteri sono anche pochi 🙁 conta che avrai a disposizione solo 10 capitoli per portare una storia completa, e questo sara’ arduo 🙂
    2) cerca di pubblicare non troppo velocemente il seguito in modo di dare tempo ai lettori piu’ impegnati di poterti leggere 🙂
    3) segui e commenta le storie degli altri autori 🙂 questo e’ lo scopo del sito 🙂 se non ci si segue a vicenda e non ci si commenta il sito non andrebbe avanti 🙂
    Detto questo , ti seguo e ho scelto le abitudini dei fantasmi 🙂 vediamo cosa ci tiri fuori 🙂
    A presto , con un capitolo piu’ lungo e dettagliato 🙂

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