Nemici, nemici

Bernard

Madeline, afflosciata tra le braccia di Bernard, sembrava una bambola.

Dal finestrino dell’ambulanza le auto rovesciate si allontanavano e sparirono lentamente dal suo campo visivo.

Le voci dei paramedici aumentarono gradualmente di volume.

Al pronto soccorso Madeline gli venne strappata dalle mani, lasciandolo inebetito e sporco di sangue.

Il primario, il dott. Camille Meunier la operó. Dalle viscere della sala operatoria nessuno riuscì a trovare una sacca di sangue per lei. 

Parlarono di complicazioni…

Il suono del telefono lo ridestò dal torpore provocato dal rum. Non conosceva il numero, gettó via il telefono che finí nella parte opposta del divano.

Il continuo trillare dell’apparecchio riempi la stanza, come le persone che se n’erano andate da poco non erano state in grado di fare.

Bernard aprì una seconda bottiglia e sciolse il nodo della cravatta, con le mani tastò le tasche e trovó le sigarette, ne accese una e raccolse il telefono.

Rispose.

“Bernard? Pronto? È lei?”

Aspiró ed esalò del fumo, che restò a mezz’aria.

“Chi sei e cosa vuoi?”

“Mi dispiace tanto per sua figlia… le mie condoglianze… devo dirle una cosa importante a riguardo, molto importante…”

Bernard non rispose.

“Ma non posso dirgliela per telefono… può incontrarmi fuori?”

Bernard chiuse la conversazione.

Ricevette un messaggio con l’indirizzo. Gettó il mozzicone, attaccó il rum e accese un’altra sigaretta.

Guardò dentro i vetri del diner, nessuno sembrava aspettarlo. Entrò.

I tavoli erano separati da divisori colorati, che lasciavano solo un lato visibile e accessibile, ed erano illuminati da bassi lampadari sospesi; un juke boxe suonava del jazz.

Sedette al tavolo che gli era stato indicato nel messaggio e ordinò del caffè. Alzò il bavero del cappotto e aspettò.

Un uomo gli si parò davanti, i capelli mostravano un bianco precoce, nonostante fosse abbastanza giovane.

Chiese a Bernard di cambiare posto, così da dare le spalle al muro. Sedette, guardandosi nervosamente intorno.

“Allora. E’ molto semplice… anche se non ci crederai. Tua figlia… Madeline vero?” 

Bernard fece un gesto di assenso.

“Madeline è morta per colpa loro… Hanno preso tutto il sangue… sai non è la prima volta che accade, ma noi possiamo fare in modo che sia l’ultima.”

Guardò nervosamente il cameriere che si avvicinava per le ordinazioni, gli fece un gesto con la mano di tornare dopo.

“Non so come spiegartelo e so che non mi crederai… sono stati dei vampiri! Sono stati loro a uccidere tua figlia. Non so ancora come, non so ancora perchè, ma ne sono certo… Loro sono i nemici..”

Bernard, lo guardò, i suoi occhi erano gonfi e rossi.

“Sei fuori di testa,” disse, “che cazzo dici, vampiri… ma vaffanculo va.”

Si alzò.

“Bernard, capisco che non mi credi… Capisco che sembri assurdo… Però ci risentiremo, te lo garantisco.”

Bernard, accese una sigaretta e uscì dal diner. 

Tornò a casa.

Cosa dovrebbe fare Bernard adesso?

  • Ignorare l'incontro e rifugiarsi in casa (80%)
    80
  • Richiamarla e minacciarla (20%)
    20
  • Andare dalla polizia e denunciare questa persona (0%)
    0
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32 Commenti

  • Ciao Zack 🙂
    Il capitolo e’ molto bello e si sta entrando nel pieno della storia , ti diro’ in quanto ci hai cosparso del dubbio possa essere una storia di vampiri mi aspettavo che l’infermiere si sciogliesse come neve al sole e invece ancora una volta ci hai dato uno schiaffo e ci hai riportato alla relata’.
    Ho adorato il pezzo dove ha la visione della piccola insanguinata, questo e’ cio’ che chiamo horror e non le classiche storielle di fantasia 🙂
    Ho capito un po’ meno tutto il pezzo dove viene portato alla polizia e poi rilasciato , sono sicuro che la scena fosse molto piu’ grande e abbia subito dei tagli ingenti , in quanto e’ un po’ tutto troppo affrettato 🙂 ma ti capisco combattere con i limiti posti dal sito e’ una vera sfida 🙂 ma se hai intenzione di creare una versione piu’ ampia della storia anche privatamente , secondo me la storia verrebbe su veramente bene 🙂
    Detto cio’ voto per seguire Oliver ancora una volta 🙂 vediamo dove ci porti 🙂
    La storia sta prendendo una svolta verso l’horror psicologico e cio’ mi attira ancora di piu’ 🙂
    A presto 🙂

  • Ciao Zack, credo sia la prima volta che leggo una tua storia qui su TI, e lo faccio molto volentieri.
    Personalmente al posto di Bernald sarei entrata in ospedale facendo casino fin quando non avrei ottenuto una risposta soddisfacente, ma non credo che questa sia effettivamente l’opzione migliore, infatti ho optato per entrare di nascosto ed osservare: chissà, magari scopriremo qualcosa di nuovo.
    A presto!
    -Ross-

  • Ciao,
    Io cercherei il primario, usando delle cautele, ovviamente.
    Mi piace questo continuo ammiccare ai vampiri che comunque restano sullo sfondo…
    Consiglio, o meglio, parere:
    Lo staccato, la frammentazione aggiunge tensione al narrato, però attento perché si rischia di mettere su una specie di resoconto di cronaca che non è propriamente letteratura, e non credo che sia il tuo intento.
    Oltretutto in questo modo ci si può incasinare coi tempi verbali e si finisce per cadere in altri piccoli trabocchetti.
    Cerca di dare fluidità e musicalità a quello che scrivi, rileggi a voce alta e senti che effetto fa.
    La storia merita e anche tu, buon lavoro? Alla prossima.
    ?

    • Ciao Ottaviano,
      Grazie dei consigli, sicuramente lo farò.
      In questo capitolo mi sono fregato perchè dovevo mandare avanti alcune cose e ho deciso di raccontare invece di mostrare. Immaginavo di finire in qualche trabocchetto.

      Grazie ancora,
      alla prossima 🙂

  • Ciao Zack 🙂
    Bene il capitolo e’ molto interessante e intriso di mistero 🙂
    Onestamente anche io avrei cercato da subito le risposte negli articoli di giornale scritti da Oliver 🙂 Mi hai incuriosito sempre di piu’ e mi sono posto mille domande 🙂
    Che questo Oliver fosse una specie di Van Helsing? 🙂
    Comunque ho optato per entrare di nascosto all’ospedale , se c’e’ del marcio e’ sempre meglio andarci cauti 🙂
    A presto 🙂

  • Ciao Zack 🙂
    Bellissimo capitolo , ma l’ho trovato un po’ vittima di tagli per rientrare nei 5000 caratteri imposti dal sito. Lo so a volte siamo costretti a compromettere il nostro file originale per rientrare nei limiti imposti dal sito . Ma questa e la sfida 🙂
    La morte di Oliver e’ stata un vero colpo di scena e ha trasformato la storia da Horror fantasy come ce l’avevi fatta intenedere nei primi capitoli in un thriller con i contro c**i
    Il capitolo e’ scritto molto bene , non ho niente da farti notare a parte alcuni passaggi un po’ incerti , dovuti comunque ai tagli che penso sei stato costretto a fare e in questo punto :”qualcuno non alzò la cornetta, ma, dopo qualche secondo di silenzio, chiusero la chiamata. ” qualcuno necessita della terza persona singolare del verbo, sarebbe stato meglio “chiuse la chiamata”
    Per il resto il contenuto che stai portando e’ molto buono, davvero complimenti, e ho optato per indagare su Oliver , vediamo che thriller ci porti fuori 🙂
    anche io sto portando una storia horror, se ti va facci un salto , cosi’ mi dai qualche dritta pure tu , mi trovi qua
    https://theincipit.com/2023/04/quella-porta-blackcat0/

    • Ciao BlackCat0,
      onestamente non so cosa stia diventando questa storia, a causa delle scelte fatte sto andando fuori da quello che avevo programmato, ma appunto, questo è il giorco.
      Grazie delle sempre gradite correzioni.

      Stavo proprio leggendo la tua storia, adesso ti lascio un commento, anche se non ho molte dritte da dare.

      Alla prossima.

  • Sei molto bravo a descrivere il dolore straziante del protagonista… Qui la trama inizia a fare un primo passo, e già il mistero si infittisce. Ho votato per indagare su Oliver, anche se personalmente non saprei da che parte cominciare.
    Ti segnalo solo una cosa: il protagonista chiede un rum… e gli portano uno scotch? Io glielo avrei rimandato indietro 🙂

    Ti leggo volentieri, alla prossima puntata!

    • Ciao Driade,
      grazie per la lettura.
      Per quanto riguarda il single malt può essere che Bernard sia troppo fatto per capire, oppure che ci sia un narratore inaffidabile… magari è voluto, o magari l’autore non ha controllato bene. Non lo sapremo mai, peccato 🙂

      Alla prossima

  • Ciao Zack 🙂
    Capitolo molto descrittivo dove stai iniziando a introdurre un po’ di più il protagonista, e da quanto ho capito stai cercando di farlo attraverso le sue sensazioni, devo dire che hai fatto un bel lavoro perché non è una cosa semplice 🙂 mi è venuta l ansia a leggere i ricordi che ha della figlia e questo è ciò che mi aspetto da un horror 🙂
    Il capitolo è molto fluido personalmente in questa frase “il lettino, le bambole e i giocattoli erano dello stesso colore delle cose che aveva lasciato Bernard: fogli di carta, lattine e bottiglie vuote, mozziconi, articoli di giornale e foto: grigio.” I due punti bloccano proprio la fluidità che stavi dando alla storia , io l avrei scritta così, perdonami se tocco il tuo testo “il lettino, le bambole e i giocattoli erano grigie come i fogli di carta, le lattine e le bottiglie vuote che Bernard aveva lasciato ”
    Ovviamente opinione personale ma secondo me il concetto è lo stesso ma più facile da leggere 🙂
    Il contenuto del capitolo è fantastico e ti rinnovo i miei complimenti 🙂
    Continua così e a presto 🙂

    • Ciao BlackCat0,
      il fatto di aver messo tra le opzioni che Bernard si potesse chiudere in casa non mi ha aiutato a creare dell’azione, mi sono fregato da solo 🙂
      Tocca pure il mio testo fin che vuoi, sono sempre interessato a feedback e simili.

      Grazie, alla prossima.

  • Ciao Zack,
    complimenti davvero. In questo capitolo non ci sono eventi o grandi avvenimenti, ma hai saputo descrivere alla perfezione la situazione di disperazione di Bernnard. Essendo ai primi capitoli penso che sia adeguato descrivere un po’ il tipo di persona che è giusto per conoscerlo un po’, ma ora passiamo all’azione: risponde al telefono.
    Ho molto da imparare dal tuo stile di scrittura, ti seguo 🙂

  • Ciao Zack,
    conosciamo meglio il dramma di Bernard. Non che non fosse chiaro già dall’inizio, ma qui si percepisce maggiormente la miseria in cui vive, e ciò è ben reso dal tuo stile paratattico.
    Ho votato per la risposta al telefono. Che fa, visualizza e manco risponde?
    Scherzo!
    Penso sia la scelta migliore, in questo momento.
    Ti auguro una buona Pasqua, alla prossima! 😀

  • Ciao, buona Pasqua.
    Leggo questa cosa e poi guardo fuori: c’è il sole; è una luminosa Pasqua, e sento che nonostante i miei guai sono molto più fortunato del tuo Bernard.
    Capitolo difficile umanamente da mandar giù, ben scritto,
    Hai un’ottima mano…
    Due osservazioni: la prima: pezzi di puzzle no! Meglio tessere di un puzzle, (se credi). La seconda: mettici un filo di ironia, non guasta l’atmosfera a aggancia il lettore.
    Di nuovo auguri, e alla prossima?

    • Ciao Fenderman, sono in ritardo per farti gli auguri, spero che ti abbia passato una buona Pasqua.
      Direi che la luce è più forte quando è buio ma non vorrei scadere troppo nei cliché.
      Apprezzo le tue osservazioni, migliorarmi è uno dei motivi principali che mi porta qui.
      Alla prossima

  • Ciao Zack,
    come altri è la prima volta che ti leggo, ma ho visto che avevi già scritto una storia, perciò bentornato.
    Anch’io sono d’accordo sul fatto che avresti potuto usare più caratteri, magari per descrivere meglio gli spostamenti di Bernard: ciò che lo circonda mentre si reca al diner, e poi a casa, ad esempio. È solo la mia modesta opinione, prendila pure con le pinze. 🙂
    Per il resto, mi pare un inizio promettente. Ho votato per il rifugio a casa.
    Ti seguo, alla prossima!

  • Ciao Zack 🙂
    E’ la prima volta che ti leggo percio’ ti do un caldo benvenuto 🙂
    Ok si parla di vampiri quindi siamo nel Fantasy Horror e mi intrighi in quanto sono amante del genere 🙂
    Ti devo tirare un po’ le orecchio pero’ da collega 🙂
    Hai a disposizione 5000 caratteri per portare un incipit cazzuto e tu me ne utilizzi la meta’ , ma dai !!! sono sicuro che puoi fare molto meglio 😀 😀
    Comunque voglio darti fiducia e ti seguo 🙂 la storia ha del potenziale , ora va curata meglio e soprattutto, cosa fondamentale del sito , fatti vedere in girooooooo!! 🙂 perche’ ha bisogno di lettori 🙂
    Ho votato che richiama e minaccia 😀 vediamo un po’ cosa ci tiri fuori 🙂 per ora ti invito a seguire i consigli dei tuoi colleghi 🙂 vediamo il prossimo 🙂
    A presto 🙂

    • Ciao BlackCat0,
      grazie del benvenuto e dei complimenti 🙂

      Apprezzo la tirata di orecchi, sinceramente fatico a scrivere a lungo, sicuramente è un’area dove devo migliorare.

      Questa community è fantastica, spero di riuscire a farne parte 🙂

      A presto

  • Ciao Zack! Inizio interessante…
    Ho solo un dubbio: la prima parte, fino a “parlarono di complicazioni” è un flashback? Perchè poi Bernard si perde tra fumo e alcol e mi sembra palese che non si possa più trovare in ospedale 🙂 Avrei evidenziato un poco meglio quel passaggio.
    Il resto fila molto bene, avrei dato un dettaglio in più sul perchè il tizio è sicuro che siano vampiri… ma ci sta, se il protagonista non deve credergli subito.
    Voto per il rientro a casa senza far nulla, ritengo che dopo un lutto del genere non si abbia molta voglia di menare il can per l’aia 🙂
    Ti seguo, alla prossima!

  • Ciao, benvenuto!
    Certo Bernard non immagina di essere capitato in un racconto horror.?
    Scherzi a parte, credo che presto si convincerà.
    Drammatico inizio scritto molto bene, nulla da dire, se non: bravo, continua così. Ti seguo?

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