Quella Porta …

Dove eravamo rimasti?

Per il finale cosa vogliamo scoprire? Cosa c'è davvero dietro la porta? (82%)

Dal Diario Di Jerald Dillon : Giorno 1

Voglio cominciare queste pagine dicendo che per tutta la mia vita non ho mai creduto alle storie di fantasmi.

Mi presento, il mio nome è Jerald Dillon e ho servito nelle forze dell’ordine a lungo, fino alla notte di Natale di due anni fa … notte in cui la mia vita cambiò .

Conoscevo Keith da molto tempo, fu il mio mentore quando cominciai a militare con la polizia di Scotland Yard. Era andato in pensione da qualche anno ma continuava ad aiutare la polizia in borghese – Un passatempo – diceva lui. Io invece pensavo che era nato con quella natura e non poteva fare altrimenti.

Tutto cominciò con una sua telefonata – Jerald, potresti controllare sul sistema questa Ford rossa targata XY896GB, risulta rubata? C’è un pazzo qua fuori che guida spericolatamente e rischia di uccidere qualcuno. Mi metto alle sue calcagna.

Ammetto che non amavo il fatto che si mettesse in mezzo a situazioni così rischiose per noi, ma mi misi subito al lavoro. La macchina non risultava rubata ed era intestata al signor Thomas Wilston, gli comunicai.
Gli chiesi se voleva che mandassimo una pattuglia in quella zona ma rispose che non ce ne sarebbe stato bisogno e che se la situazione sarebbe diventata rischiosa mi avrebbe chiamato subito.

Non passò molto tempo quando il telefono squillò nuovamente.
-Forse è meglio che venite a dare un’occhiata, mi trovo al Grocery Shop di Feable Terrace. Questo tizio ha manomesso i sistemi d’allarme e sta cercando di entrare, potrebbe essere armato.-
Fu così che io e altri tre ragazzi partimmo alla volta del negozio.

Una volta arrivati scoprimmo che qualcun altro era entrato nel Grocery dopo Wilston ed era armato.

Irrompemmo nel negozio silenziosamente. Uno dei ragazzi si diresse a cercare il quadro generale per accendere tutte le luci. Noi dopo aver individuato i due gli tenemmo sotto tiro. Una volta che le luci si accesero, scattammo verso di loro e io urlai -Thomas Wilston, la dichiaro in arresto!-

La scena che mi si parò di fronte non la dimenticherò mai. Uno degli uomini, che solo dopo scoprii fosse Wilston, era inginocchiato a terra e urlava come se qualcosa da dentro lo torturava mentre l’altro, un tale Richard Thorton, tremava e aveva un braccio teso ad impugnare un’arma invisibile. La sua era caduta a terra senza che se ne accorgesse.

Mi avvicinai a Wilston ma una scarica elettrica attraversò il mio corpo. Il suo sguardo era puntato verso la porta che aveva appena scassinato, e piangeva.

Al tempo non capii cosa ci fosse di tanto strano, era solo lo stanzino utilizzato dagli addetti delle pulizie. Dentro vi erano solo scope, stracci e prodotti appositi. Eppure Wilston vedeva qualcosa …che non c’era. Almeno così credetti allora.

Scortammo Thorton in shock fuori dal negozio. Mentre io dovetti prendere di peso Wilston che, dopo aver vomitato, era caduto a terra privo di sensi.

Fu allora che mi voltai e per un secondo scorsi qualcosa che non avevo notato prima. Tra tutte le scope e i detersivi, intravidi qualcosa di oscuro e sentii dentro di me che sorrideva. Un ghigno beffardo di chi avesse vinto. Avvertii in me un senso di tristezza infinita e una voglia di puntare l’arma verso quel ghigno e porre fine alla sua esistenza. Chiusi gli occhi per un attimo e quando li riaprii la stanza tornò ad essere com’era prima.

***

I giorni successivi all’arresto e al processo di Thomas Wilston, non feci altro che pensare a quel ghigno malefico. Quella macchia oscura che pareva rappresentare tutti gli incubi e le paure più profonde dell’essere umano.

Wilston fu arrestato e spedito in un ospedale psichiatrico perchè ritenuto incapace di intendere e di volere. Si scoprì che avesse anche ucciso la sorella poco prima di essere arrestato per aver fatto irruzione al Grocery.

Eppure mi chiedevo … fu davvero tutto frutto dei disturbi psichici di Wilston?

***

Cari lettori, questo è il motivo per cui da quel giorno mi sono messo a studiare la storia di Thomas e ho recuperato qualsiasi cosa che ne parlasse, da giornali a siti internet, fino ai verbali del processo. Infine riuscii a mettere le mani sui diari segreti scritti dallo stesso Thomas e dalla sorella quando aveva solo dodici anni.

Ci sono due motivi perchè mi decisi a fare questa ricerca. Il primo fu perchè volevo analizzare un pò la mente stessa di Wilston e di chi lo circondasse e capire che cosa potesse spingere l’animo umano a compiere un gesto tanto estremo.

Il secondo motivo, forse il più importante, e che non volevo compiere gli stessi errori fatti da Wilston.

Decisi di abbandonare la polizia e cominciai a lavorare sul piano per raggiungere quella maledetta porta del Grocery. Avrei posto fine a quel ghigno beffardo.

A noi due maledetta Porta, questa volta non l’avrai vinta ! 

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161 Commenti

  • Ciao, BlackCat.
    Scusa il ritardo, sono sempre un po’ di corsa.
    Complimenti per la conclusione, sei riuscito a cucire un finale interessante e a lasciarci con qualche domanda su cosa ci sia davvero dietro quella benedetta porta.
    Ci sono dei piccoli errori qua e là, ma credo dipendano dal fatto che non vivi più in Italia.
    Ti hanno già fatto notare tutto, io mi limito a congratularmi per aver portato a termine il progetto, cosa che io stento a fare…
    Bravo, ci rileggiamo.

    Alla prossima!

    • Ciao Kez 🙂
      Grazie mille per avermi seguito e supportato fino a qua 🙂
      Mi piace l’idea che gli errori dipendano dal fatto che non vivo piu’ in Italia da molto tempo 🙂 forse un po’ e’ vero, leggendo e parlando costantemente in inglese a volte cerco di esprimenre dei concetti che in inglese hanno senso e che poi mi accorgo in italiano non abbiano molto senso 🙂
      Questo progetto mi ha dato del filo da torcere lo ammetto ma forse sono un po’ masochista e alla fine lo porto avanti nonostante tutto 😀
      Vedrai che anche tu riuscirai a concludere il tuo , sto ancora aspettando il capitolo 9 dell’impiccato 🙂
      Io intanto mi sono buttotato in un nuovo progetto (masochista puro 🙂 ) dove non solo si leggera’ ma si ascoltera’ della musica e l’andamento della storia dipendera’ dalle scelte musicali che faranno i lettori a fine capitolo 🙂
      Se ti fa piacere mi trovi qua
      https://theincipit.com/2023/07/cavalcando-il-fulmine-blackcat0/
      A presto 🙂

  • Capitolo 10)

    Ciao Black!

    Inizio complimentandomi per la conclusione della storia.
    Mi accodo al consiglio di Fenderman: il capitolo ha bisogno di essere revisionato. Forse anche a causa di qualche taglio, ci sono delle parti che andrebbero sistemate, ma avrai di certo tempo di farlo nel file privato! 😉 Ci sono altre forme espressive che mi hanno convinto poco, e altre che potrebbero essere perfezionate per dare più carica e incisività al testo. Un esempio:
    “Era andato in pensione da qualche anno ma continuava ad aiutare la polizia in borghese – Un passatempo – diceva lui. Io invece pensavo che era nato con quella natura e non poteva fare altrimenti.”
    Giocando con lo stesso spazio:
    “La pensione gli andava stretta: Keith aveva continuato a collaborare con la polizia, in borghese. – Un passatempo – sosteneva. Lo sguardo, però, lo tradiva: era uno di quegli uomini nati con la divisa, e l’avrebbe indossata anche al suo funerale.”
    Ovviamente, questa mia forma è scritta di getto, ma ricordati che ogni passaggio può esaltare la scena che stai raccontando 🙂
    Ricorda che, essendo per l’appunto una narrazione fatta dal protagonista, spesso non c’è bisogno di esprimere il suo “pensiero”, perché lo stai già facendo nel raccontare qualcosa, imponendo la sua visione in tutto ciò che descrive.

    Spero di essere tornato utile!
    Alla prossima. Sarò di certo tra i lettori! 😉

    • Ciao G.G. 🙂
      Grazie mille per il tuo supporto e per avermis eguito fino alla fine nonostante i mille errori e inciampi lungo il percorso 🙂
      La storia di suo avrebbe bisogno di molto piu’ spazio di modo da poter dare un carattere piu’ incisivo ai personaggi che e’ stato lo ammetto assai tralasciato 🙂
      Grazie mille per i tuoi suggerimenti , mi aiuteranno parecchio a revisionare e modificare il file esteso in privato e anche a fare piu’ esercizio sul caratterizzare i personaggi anche in poco spazio attraverso l’utilizzo di semplici battute 🙂
      Mi sto ora dedicando ad un nuovo progetto su The Incipit (ahia XD) stavolta oltre che di lettura anche musicale , nel senso che l’andamento della storia verra’ deciso anche dalla traccia musicale che i lettori sceglieranno tra le opzioni date a fine capitolo 🙂
      Se ti interessa mi trovi qua
      https://theincipit.com/2023/07/cavalcando-il-fulmine-blackcat0/
      A presto 🙂

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