Vittime innocenti

Rivelazioni

La scoperta della doppia vita di Gioia ci destabilizzò: era strano pensare che quella ragazza con la quale avevamo così empatizzato celasse simili segreti

-Magari proprio per questo teneva tutto nascosto- esordì Omar durante una conversazione

-Pensaci: se abbiamo iniziato ad osservarla in modo diverso noi che neanche la conoscevamo, come avrebbero reagito gli altri?-

Forse aveva ragione: dopotutto Gioia era solo una ragazzina,alla sua età conta solo l’approvazione dei coetanei e lei aveva creato un suo alter-ego pur di andare avanti.

Ed avanti stavano andando anche le indagini su MisterBL: avevamo fatto una ricerca sui dipendenti dell’Università e, alla fine, ci imbattemmo in Brando Loi, un portinaio sulla trentina.

Qualcosa, però, non tornava: Loi curava la madre non più autosufficiente, quindi dove avrebbe trovato il tempo per una relazione?

D’improvviso, un’idea: cercammo qualcuno il cui nome iniziasse per “L” è il cognome per “B” e, dopo un’attenta ispezione, incorremmo in Liam Baldi, un professore di diritto penale sulla cinquantina

-Da giovane gli saresti mai andata dietro?- chiese Omar, ma io ero troppo impegnata a convocare il nostro nuovo sospettato per rispondere.

Avevo appena agganciato quando Edoardo  mi ricordó dell’incontro con i Longhi

-Rischiamo di far tardi- disse infatti

-Fidati: non rischiamo che si offendano-.

Anche durante quel viaggio il mutismo regnò sovrano, ma esso non aveva nulla a che fare con il silenzio che riecheggiava dentro quella che era stata la casa di Gioia.

Fummo accolti dalla madre che indossava ancora la vestaglia benché fosse pomeriggio inoltrato, mentre il marito, in abiti formali, era impegnato in una telefonata di lavoro.

Mi stupiva sempre come gli essere umani reagissero diversamente ad un trauma: Giulia si era del tutto chiusa in sè stessa, invece Enrico stava cercando di convincersi che nulla fosse accaduto mettendo in atto la solita routine.

-Avete delle novità?- chiese poi, pur rimanendo in disparte; a spettammo che si unisse a noi prima di parlare del blog, e nessuno dei due potette crederci

-Gioia non potrebbe fare una cosa simile!- esclamò infatti la madre parlando della figlia al presente, e a nulla valse ciò che dicemmo dopo per calmarla

-So cosa sente- provai a dirle, ma lei avvolse la testa tra le mani bisbigliando qualcosa

-Noi possiamo aiutarvi?- chiese poi il marito poggiando una mano sulla spalla destra della moglie, e ci consegnò il computer di Gioia

Ci congedammo promettendo di fare il possibile per scovare il colpevole ma, proprio quando Edoardo aveva già aperto la massiccia porta in legno, io mi voltai nuovamente verso la signora Longhi

-Prima non le stavo mentendo- le dissi infatti, ed Edoardo mi si avvicinò: aveva capito cosa stessi per dire e voleva fermarmi

-Meno di un anno fa ho perso mio figlio- vomirai tutto d’un fiato, e sentii Edoardo sospirare al mio fianco

La signora Baldi prese a fissarmi negli occhi, e io ricacciai indietro tutte le lacrime pur di continuare

-Ero da poco entrata nella decima settimana, non ci sarebbe stato un padre e non sapevo ancora ciò che avrei fatto- le rivelai mentre lei continua a fissarmi -Ma il destino ha scelto per me: un ubriaco mi ha messo sotto mentre attraversavo la strada e tutto ha avuto termine- conclusi serrando le labbra, e non trattenni più le lacrime; faceva male, ma sapevo di aver fatto la cosa giusta

-Non è vero che il dolore andrà via- le confessai poi mentre asciugavo le lacrime -Ma sapere che Gioia abbia avuto giustizia la aiuterà-.

O almeno, questo era successo a me.

La signora Baldi fece per avvicinarsi, ma Edoardo mi portó fuori prima che potessimo dirci altro.

Finalmente avevo capito perché mi sentissi così legata a Gioia, o forse lo avevo sempre saputo ma rifiutavo di ammetterlo.

Tornai in me solo dopo essere entrata in auto, ma fu allora che giunse la paternale di Edoardo

-Non avresti dovuto lasciarti andare- mi disse infatti dopo aver messo in moto

-Quella donna era distrutta- replicai dopo esser tornata la solita Kendra

-Non avresti dovuto parlare della tua vita privata in servizio- andò avanti, e io persi quel briciolo di rispetto che ancora provavo per lui

-Sai, a volte credo che il destino abbia agito correttamente- gli replicai mentre uscivamo dalla proprietà dei Longhi -Perché nessun bambino si merita un padre come te- gli sputai contro guardandolo dritto negli occhi, ed accessi la radio quando lui provò a replicare.

Tornammo in commissariato ognuno rinchiusi nella propria dimensione, e lì ricevetti la notizia che confermò i nostri sospetti su Liam Baldi: era lui il padre del bambino di Gioia. 

 Loading ...