Dove eravamo rimasti?
Capitolo 6 – Gli indizi del tesoro
“Hai finito, Drake?” chiese Falco dopo un’ora che Drake sbraitava.
“Malato certo! Malato immaginario! Ecco cos’è!”.
“Lo hai visto ieri, sta veramente male. Sarà partito mentre dormivamo”.
“Questo non toglie che deve sempre prenderci in giro!”.
“Datti una calmata! È inutile arrabbiarsi!”.
“Tu che ne sai di come mi sento? Sei tu il furbone della famiglia! Ti starai divertendo in questa situazione!”
Sarebbe scoppiata una rissa tra i due, se non fosse che Estrella sì mettesse in mezzo mollando un pugno in testa ai fratelli.
“Ora smettetela! Papà vuole che lo cerchiamo? Bene! Andiamo a cercarlo! Così Drake potrai dirgliene quattro”.
Drake sbuffò, ma la sorella aveva ragione.
Toro intanto era coricato sul pavimento, triste per la mancanza del suo padrone e in attesa che qualcuno lo considerasse.
“Dunque” cominciò Falco “Papà ha scritto che ha lasciato degli indizi, e sospetto siano inerenti a Coyote Blanco”.
“Che sappiamo di Blanco?” chiese Drake.
“Ben poco, papà per quanto ha detto che erano grandi amici è sempre stato vago su di lui, diceva solo che amava bere, la natura, le donne, che si sono conosciuti ad Alamo e che aveva una cicatrice sul…”
“Aspetta! Hai ragione Estrella! Alamo!” urlò Falco correndo al piano di sopra per poi tornare con in mano un dipinto raffigurante proprio il forte.
“Da dove esce fuori?”.
“Dalla stanza di papà, Drake, e ci gioco la mano sinistra che su questa tela troveremo degli indizi”.
Convinti di ciò i tre cominciarono a osservare il quadro, non notando però niente di strano o fuori dall’ordinario. Il dipinto raffigurava Alamo dopo la conquista da parte dei Messicani, si vedeva il forte in rovina e varie persone che osservavano i resti.
“Ehi guarda, c’è un cane, sembra Toro” disse Estrella scherzosa.
“Bah! Non somiglia per niente a quel cane pulcioso”.
Alle parole di Drake il cane ringhiò.
“Hai ragione Drake, non sembra Toro, anzi, non è un cane, sembra più un coyote!”
“E guarda, Falco! Lì in cielo c’è un avvoltoio” aggiunse Estrella.
“Un coyote e un avvoltoio. Sospetto saranno papà e il suo amico, tutti e due insieme” e a quelle parole di Falco i fratelli Delgado capirono una cosa. Subito corsero fuori e andarono all’entrata della loro villa, dove ci stavano due statue raffiguranti i due animali citati.
“Ecco perché il vecchio mise queste statue!” urlò Drake che cominciò a esaminare l’avvoltoio.
“Dunque, il tesoro è di Coyote Blanco, ergo dovrebbe trovarsi lì” disse Falco guardando l’altra statua, non trovando però niente.
“Non credo sia così facile, chiunque avrebbe potuto trovarla in questo modo”.
“Hai ragione Estrella, ma ci dev’essere un nesso!” rispose Falco.
Drake era quasi tentato di distruggere le statue, ma improvvisamente ebbe un’intuizione.
Avvicinò la sua testa a quella del coyote e seguendo lo sguardo della statua notò che stava guardando una montagna.
“Ehi voi, vi ricordate come si chiama quella montagna?”.
“Quella? Dovrebbe chiamarsi il picco… dell’avvoltoio!”. A quelle parole compresero il nesso.
“Ma come facciamo a essere sicuri?” chiese giustamente Estrella.
Falco mostrò a tutti il dipinto che si era portato dietro, e i tre notarono che in fondo c’era il disegno di una montagna, ed era uguale a quella che vedevano.
“Perfetto! Prossima destinazione, Picco dell’avvoltoio!” urlò Falco.
“Se mal ricordo sarà quasi un giorno a cavallo da qui” aggiunse Estrella.
“Bene, e che stiamo aspettando? Andiamo a dare una lezione al vecchio!”.
“Drake!”.
“Va bene, andiamo, da papà, e vediamo se sta bene” a quelle parole sbuffò.
Velocemente i tre Delgado sì prepararono per la cavalcata. Avevano armi, viveri, acqua e coperte per la notte.
Toro insisteva a venire, ma per precauzione i tre fratelli decisero di lasciarlo a tener d’occhio la casa.
“Senor Black! Sono partiti!” urlò Pedro.
“Ottimo, seguiamoli”.
“Sì, e appena sono vicini lì facciamo fuori?”.
“E perché? Lasciamo che cercano il tesoro, e una volta che l’hanno trovato lì accoppiamo!”.
“Senta senor, hanno ucciso Manolo, gli uomini vogliono vendetta”.
“E che aspettino! Prima il tesoro, e poi la vendetta!”.
A quelle parole Pedro si allontanò sbuffando. Nel mentre Black tramite il binocolo osservava i figli dell’uomo che una volta ammirava. Pedro aveva ragione, anche lui desiderava ucciderli, ma se voleva avere l’eredità tanto agognata doveva darsi una calmata.
Arrivata la notte i Delgado dopo una lunga cavalcata decisero di riposare.
Dopo una cena a base di carne essiccata Falco ed Estrella andarono a dormire. A fare il primo turno di guardia fu Drake, perchè aveva perso al lancio della moneta.
“Per me era truccata” mugugnò pensando all’ennesimo raggiro del fratello.
Dopo più di un’ora a un certo punto Drake sentì uno strano rumore e subito estrasse la Colt. Improvvisamente davanti a lui comparve una luce, notò un’ombra non umana e d’istinto sparò. Appena la luce scomparve vide che aveva sfondato il cranio a una pecora.
“Madre de dios… da dove diavolo spunta fuori quest’animale!?” sì chiese notando il collare al collo.
Intanto in lontananza sì sentì l’ululato dei coyote.
E adesso, cosa succederà nel prossimo capitolo?
- Drake decide di abbandonare i fratelli e partire da solo? (20%)
- Arriva il fedele cane Toro? (20%)
- Black deciderà lo stesso di attaccare i Delgado? (60%)

17/09/2023 at 12:23
Mi è piaciuto il tuo racconto, complimenti 🙂
A presto 🙂
12/09/2023 at 00:28
CLAP! CLAP! CLAP! Complimenti per la conclusione della storia: dolce ed amara allo stesso tempo.
Le parti comiche sono quelle che ti riescono meglio, però 🙂
Per il resto, vado a commentare i bonus e ti aspetto alla prossima storia 🙂
Ciao 🙂
11/09/2023 at 21:12
Siamo arrivati alla fine di questo racconto. Come prima storia a sfondo storico mi duole dirlo ma mi sento poco contento del risultato. Avrei voluto dare di più, aggiungere più scene, più citazioni storiche, volevo persino che Drake incontrasse personaggi famosi del West. Ma niente. 10 capitoli da 5000 parole inclusi spazi a volte è davvero limitante.
Delle tante scene tagliate ne cito due. In una Drake avrebbe dovuto incontrare e lottare contro una tribù di nativi americani, giunti anche loro da lontano per cercare il tesoro. L’incontro serviva a parlare un po’ di più di Coyote Blanco e di quanto il tesoro della sua tribù fosse maledetto. Ma alla fine decisi di tagliare questo incontro per vari motivi.
La seconda invece il racconto avrebbe dovuto avere un inizio diverso. Nella prima stesura c’era Drake, sempre a piedi, che salvava dei pionieri dall’attacco di banditi, sempre agli ordini di Pedro, prendendoli a pugni. I pionieri lo avrebbero ringraziato donandoli un cavallo. E si sarebbero presentati con il cognome “D’Isigny”. A quel punto Drake avrebbe consigliato a loro di cambiarlo, e su due piedi inventa un’alternativa, ovvero “Disney” (e sì, una volta la famiglia del creatore di Topolino si chiamano così di cognome). Decisi di eliminare questa scena un po’ perché era inutile. Ma specialmente perché non ho trovato fonti che i Disney si trovassero in quel luogo e periodo storico negli USA.
Un’altra cosa che ho lasciato molto velato è dove la storia è ambientata. Ero molto indeciso se ambientarla nel Texas o in California. L’indecisione era che volevo fosse ambientato in un luogo con prevalenza ispanica, ma temevo di sbagliare. Così ho lasciato volutamente velata la posizione esatta di El Sosta. Intendendo solo che si trova nell’estremo sud degli Stati “non ancora” Uniti.
E ora reggetevi forte a questa curiosità. I nomi dei personaggi non sono dati a caso. L’idea di questo racconto mi è venuta quando rividi dopo anni su Youtube la pubblicità dei “Motocoyote” presenti nei Kinder Sorpresa. Da bambino ricordai che ero desideroso di completare questa collezione, ma non riuscì mai. Dopo anni, rivedendo quella pubblicità andai alla loro ricerca e leggendo le schede dei personaggi fantasticai sulla storia e da lì nacque “I predatori del tesoro di Coyote Blanco”. Già i famosi “1,80€” che è il debito di Drake è il prezzo di un ovetto kinder nella città dove vivo. Se mai vi capita cercate i nomi dei personaggi e fatevi quattro risate. E vedrete che non scherzo. Unica ho dovuto fare delle modifiche. In primis mettere uno sceriffo, che nelle sorprese l’unica forza dell’ordine era una donna. Poi inventai Toro perché non mi andava di mettere quattro fratelli ma solo tre. Quattro mi sembravano troppi. In più ho fatto la citazione a Rin Tin Tin. La città la chiamai El Sosta in onore di uno dei personaggi, che altri non è che il barista addormentato.
Per la prossima storia non sarà difficile. ANZI DI PIU’! Perché ho deciso buttarmi nello scrivere una storia d’amore. Ma voglio provarci, devo provarci! Altrimenti non saprò mai se sono in grado di scriverla o no! Il soggetto l’ho preso da un mio vecchio racconto che provai a scrivere più volte, ma senza mai essere soddisfatto del risultato. Fino ad ora. Perciò alla prossima!
Sotto come sempre troverete il trailer.
12/09/2023 at 00:29
La parte più interessante che ho trovato e quella degli ovetti Kinder. Se la collegavo all’1,80 mi sarei sganasciato ancora di più dalle risate 😀
La citazione di Rin Tin Tin con Toro l’avevo colta 🙂
Per il resto, un “ben fatto” 🙂
Ciao 🙂
11/09/2023 at 21:12
“Quindi fatemi capire” disse Drake “Vi serve il mio aiuto perché l’artefatto storico che cercate è finito in una città senza legge nel bel mezzo del deserto messicano. Giusto?”.
“Già, proprio così” rispose Katrina seguito dai sì con la testa di Cain.
“E perché vi servo?”.
“Sappiamo che sei un ottimo tiratore, hai un montante che non perdona, una mascella resistente e ci è giunta voce che conosci la zona”.
“Va bene, mi hai convinto, solo per saperlo, cosa dobbiamo recuperare?”, a quella domanda inizialmente Katrina sembrava voleva rispondere, ma si fermò di colpo per poi guardare Cain che fece no con la testa. “Scusami Drake, per ora è un segreto”.
“Un segreto? E come faccio a capire cosa volete recuperare se è un segreto?”.
“Tu pensa solo a trovare un modo per entrare nella città senza legge, al recupero ci pensiamo io e il mio socio”.
Ancora poco convinto Drake accettò lo stesso. Seguendo Katrina e Cain si unì alla loro carovana. Era composta di tre carri, c’erano altri pistoleri come lui.
Senza perdere tempo gli venne dato il compito di condurre uno dei carri contenente vari reperti storici. Una volta montato sopra Drake guardò l’interno e notò una lancia sul pavimento.
Pensando che era caduta la toccò per metterla a posto.
Appena la sfiorò improvvisamente la sua vista divenne bianca.
Quando aprì gli occhi sì trovò in una giungla tropicale, cominciò ad annusare l’aria come un animale e avvertendo un odore forte si avvicinò velocemente a un tronco caduto, scoprendo che dietro erano nascosti tre bambini in abiti primitivi terrorizzati. Appena lì vide mollò un ruggito da grosso felino.
“SCAPPATE!” urlò uno di loro.
“Ehi tu!” disse un collega di Drake.
Come destato dal sonno Drake tornò nel suo mondo.
“Hai toccato la lancia?” chiese.
“Eh… no”.
“Ottimo, se vuoi toccare gli oggetti del carro ricordati d’indossare i guanti. La signorina Katrina dice che sono oggetti molto delicati, basta niente per romperli”.
Dopo che l’uomo andò via Drake guardò di nuovo perplesso la lancia.
“Cosa diavolo ho appena visto?”.
12/09/2023 at 00:31
Quindi sarà ambientata in una giungla. Vestiti con abiti primitivi mi dà l’impressione che non sia ambientato nel presente oppure che è un luogo molto remoto.
Però mi hai fatto venire un sacco di curiosità su questi oggetti 😀
Ciao 🙂
27/08/2023 at 23:59
Io voto Ernesto Delgado!
Devo farti i miei complimenti: è il miglior western comico che finora ho letto 🙂
Ciao 🙂
27/08/2023 at 22:23
Ciao, Dimensione Nuova.
Ernesto Delgado.
Dici che il nono episodio è “più serio”? Sì, probabilmente hai ragione, ma tutto sommato è stata una bella lettura e anche comica a tratti.
Grazie e alla prossima.
27/08/2023 at 20:24
Ciao Dm 🙂
Capitolo divertente come sempre 🙂 hai un modo molto cartoonesco di dipingere il tutto e onestamente ci sta in quanto ci si fa due risate mentre si legge 🙂
Sembra però che vuoi far finire il tutto con una vittoria un po’ amara, in quanto qualcuno sta per essere colpito da Pedro, interessante, non ti vedo come un tipo da situazione drammatica ma voto per Ernesto Delgado, vediamo cosa ci combino 🙂
A presto 🙂
27/08/2023 at 14:42
Un altro capitolo ricco di azione e suspence, complimenti mi è piaciuto 😊
In alcune parti qualche virgola potrebbe migliorare la lettura, ma sono piccolezze. Attendo il finale!
A presto 🙂
19/08/2023 at 22:32
Entrambi, dai, mi sembra adatto.
Mi sto rotolando in terra dalle risate! Questo capitolo è uno spasso! 😀
Vediamo cosa tiri fuori nella battaglia finale che tanto finale non è, visto che ci sarà anche il capitolo conclusivo.
😆 😆 😆
Ciao 🙂
19/08/2023 at 22:50
Sì. Come sempre a una certa mi sbottono, deve esserci un momento d’ilarità. Il prossimo però dovrò per forza essere serio per vari motivi.
17/08/2023 at 11:18
Ho trovato il capitolo scorrevole e sono stata molto colpita da Falco 😉
Complimenti! a presto 😊
16/08/2023 at 17:26
Ciao DM 🙂
La tua storia è arrivata alla grande battaglia finale 🙂 facci godere 🙂
Io voto che sparano prima i buoni 🙂 e poi vediamo come andrà 🙂
A presto 🙂
09/08/2023 at 12:35
Mi dispiace per falco 😢 beh Sara peggio per black e i suoi sicuramente 😉
A parte qualche imperfezione risolvibile, come sempre il racconto incuriosisce e mi piace molto 😊
08/08/2023 at 23:14
Ciao, Dimensione Nuova.
Mi sono letto sette episodi di fila e tutto sommato mi sono ritrovato a pensare “dai, che non è il solito western”. Ci sono diverse imperfezioni, immagino dovute a distrazione, ma niente che non si possa risolvere con una buona correzione di bozze. Quella che mi ha colpito di più è l’inizio al presente, due frasi poi il racconto vira al passato e ci resta.
Intanto forza Chica/Gabriela.
Grazie e alla prossima.