Escape Room con la Morte

Dove eravamo rimasti?

Cosa accade nel prossimo capitolo? Samuele torna con quei ricordi da Morrigan (67%)

Nero

In quel nero insondabile improvvisamente tornò la luce.

Fu come riemergere dalle profondità dell’oceano e tornare a respirare.

Sdraiato su quell’asfalto il primo viso che vide fu quello di Morrigan che seduta al suo fianco si guardava intorno.

Tutto era bloccato. Le luci gialle del semaforo. I paramedici freezati mentre scendevano dall’ambulanza. L’autista del furgone immobile con le mani nei capelli seduto sul marciapiede.

“Oh eccoti…”disse lei accorgendosi che Samuele si era svegliato.

“Non c’era un modo più soft per farmi ricordare la peggior serata della mia vita…”chiese lui mettendosi a sedere.

“Non è la serata peggiore…è solo l’ultima”lo corresse Morrigan

“Il che la rende la peggiore “

“Sicuro? Vuoi ricordare la peggiore?”

“No..grazie”

Samuele sapeva a quale momento lei si stesse rifendo. Ma quella la ricordava fin troppo bene. Anzi…cercare di sfuggire a quei ricordi lo aveva portato a quella notte. Non aveva bisogno che lei glieli mostrasse.

Quando la terra inizia a tremare e ti ritrovi nel bel mezzo di un terremoto l’istinto di sopravvivenza prende i comandi. Fai tutto ciò che serve per rimanere lucido , per fare ciò che devi per sopravvivere. Necessità ed Adrenalina ti tengono in equilibrio . La parte difficile arriva dopo. Quando passato tutto ti guardi indietro e vedi che tu sei vivo ma tutto ciò che avevi costruito è crollato .

Quella era la sua serata peggiore.

Il momento in cui era tornato a casa per la prima volta da solo con la feroce certezza che Cristina non c’era più.

Quel silenzio assordate. Quella casa vuota . Il rumore dei passi di un fantasma che non lo avrebbe mai lasciato . Chiudere gli occhi e non riuscire più a ricordare qualcos’altro oltre allo strazio che lei aveva dovuto sopportare.

Una tortura . Una gabbia in cui la sua mente lo aveva imprigionato .

Quella notte…quell’incidente non era la sera peggiore della sua vita. Era solo la conseguenza dell’inferno in cui aveva scelto di vivere.

“Guarda il lato positivo…l’hai ritrovata”disse Morrigan indicandogli una catenina al collo di Samuele.

Lui abbassò lo sguardo e vide quella catena con il ciondolo di una rosa dei venti che gli aveva regalato Cristina.

“Non l’avevo persa…”

“Si invece. I paramedici fra poco te la taglieranno per prestarti il primo soccorso, la lasceranno qui per terra ed un netturbino la butterà fra altri rifiuti ..”

Samuele la strinse nel palmo della mano .

“La rotta l’ho persa anche con questa al collo…non credo funzioni bene”

“Sai…il mio lavoro sarebbe davvero più facile se ammettessi che non hai perso la rotta ma che era esattamente quello che volevi …”

“Morire? Volevo morire secondo te?”

Morrigan alzò gli occhi al cielo spazientita . Alzò il dito indice e disegno un piccolo cerchio antiorario verso il cielo . Le stelle iniziarono a spostarsi e lo sceniario intorno a Samuele cambiò. Si sentiva come dentro ad un immenso caleodoscopio .

“Se non ti fermi ti vomito sui piedi” disse Samuele stordito

Morrigan chiuse la mano a pugno . Tutto si bloccò. Immagini sfumate e indefinite di luoghi e persone li circondavano.

“Grazie” boffonchiò lui alzandosi in piedi “Hai vinto. Non volevo morire ma non avevo nemmeno nessuna voglia di vivere”ammise temendo che lei lo stesse portando dove lui non voleva andare.

“Sapresti per cosa vivere adesso?”gli chiese lei

“no”rispose Samuele sinceramente “ma saprei di non voler morire. Almeno non così..non come un coglione che delude tutti e poi si schianta come un moscerino sul parabrezza di un furgone”

Lei si avvicinò a Samuele “Dillo . Aprì il pugno . Sul palmo della sua mano era comparso un’altro piccolo cristallo luminoso.

“Sei così vicino a ritrovare un’altro pezzo di anima Samuele…”

Lui urlò per sfogare la frustrazione . Era così difficile ammettere ad alta voce quella cosa. Era impossibile sentirsi fare quell’ammissione ad alta voce. Proprio lui. Che si era sempre nascosto dietro la maschera dell’arroganza, della supponenza…della superiorità.

“Volevo morire!!! “disse piano dopo quell’urlo. “L’ho sempre voluto dal primo istante in cui ho capito che avrei dovuto vivere senza di lei. Lo volevo ok? E non ho mai fatto niente per convincermi del contrario …anzi …Ho continuato a scavare il fondo …soddisfatta?!”

Morrigan gli mise nella mano quella seconda pietra luminosa.

Samuele com’era successo con la prima , la vide fondersi lentamente alla sua pelle fino a sparire.

“Ora hai l’ultimo pezzetto da cercare…lo troverai parlando con qualcuno che conosci bene…”gli sussurrò lei mentre piano tutto svaniva. Uscita verso il nero, è così che chiamano l’effetto i tecnici d’immagine . Ma quel nero che iniziava a circondarli non era inquietante o soffocante come quello precedente. Li tutto era calmo. Silenzioso.

“Chi è ?”chiese Samuele

“Lo vedrai …”disse sorridendo Morrigan prima di diventare lei stessa parte di quel nero.

Ultimo capitolo. Epilogo è nelle vostre mani . Quale canzone scegliete?

  • Goodbye Kiss - Kasabian (50%)
    50
  • 1985- Bowling for Soup (25%)
    25
  • Il dono del Cervo - Angelo Braduardi (25%)
    25
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78 Commenti

  • Ciao Morrigan 🙂
    Capitolo 9-10
    Ti ho recuperato finalmente 🙂
    Questi ultimi capitoli sono quelli scritti meglio 🙂 mi è piaciuto il finale alla Ghost con Cristina e mi è venuto il dubbio che Cristina fosse Morrigan in realtà che stesse completando il suo lavoro di scortare l’ anima del protagonista da una riva all’ altra, dalla vita alla morte 🙂
    Si vede che la storia ha preso decisamente una piega differente da quella con cui l avevi cominciata, ma è venuta fuori davvero bene 🙂 complimenti e alla prossima storia 🙂

    • Grazia Blackcat …più che Ghost pensavo più ad un vecchio film con Demi Moore in cui lei non capiva quale fosse il sogno e quale la vita reale…non ricordo il titolo ma è una tematica che mi ha davvero colpito .. comunque.. grazie mille per avermi seguito fino in fondo .
      Non posso rispondere se sia la vera Cristina o Morrigan .. lasciamo che chi legge lo decida !! 😛
      Si l’ho iniziata credendo di poterla rendere un pò più humor e leggera ..ma vabbeh poi m’è preso il raptus malinconico …
      A presto

  • Ciao Morrigan.
    Questo capitolo è quello che ti è meglio riuscito e che più mi è piaciuto. Oltre che raccontare, hai proprio fatto immaginare al lettore l’ultimo incontro tra i due personaggi e da una parte Cristina vuole essere “liberata” per liberare il protagonista dai suoi demoni, dall’altra lui preferirebbe “vivere” in un limbo continuo, ma con lei a fianco. Quindi hai descritto quella che secondo me è la dicotomia dell’amore stesso che a volte si crea.
    Chissà, forse rincontrerà la sua Cristina dall’altra parte?

  • Ciao, Morrigan.

    Bel finale davvero. Niente a che fare con lo humour, ma bello davvero, soprattutto è molto nelle mie corde. Un colpo di scena inaspettato ma anche questo è il tipo di colpo di scena che mi piace.
    La descrizione della scena mi ricorda il finale di 2001 Odissea nello spazio, il romanzo: non il film. Penso che sia voluto, giusto?

    Grazie e alla prossima storia.

    • Grazie Achillu !! In genere odio chi dice “la storia ha assunto una vita propria” ma in questo caso mi ritrovo a doverla dire. Avevo in previsione qualcosa di più leggero…ma mi è uscita così un pò triste ed un pò malinconica…
      non sono bravo ad incasellare le cose nei generi ma la prossima volta cercherò di scegliere quello “più meglio” 😛 … di nuovo grazie per averla letto .
      ci si vede in giro

  • Avrebbe dovuto essere più lungo …ma avevo finito i caretteri ( ed i capitoli ) e non essendo un amante dei sequel spiegherò qui una cosa che ho dovuto tagliare…
    Scappare dalla Morte tecnicamente è impossibile…ma non è detto sia la fine di tutto. Cosa ci aspetta dopo non lo sa nessuno. E’ questa la vera Escape Room…arrivare a scoprire cosa c’è dopo Morrigan senza rimanere bloccati.Quindi..per come la vedo Samuele ha vinto.

    Ringrazio chi è passato a leggere questi 10 capitoli scritti male e pieni di errori . Chi mi ha seguito in questo delirio ed anche chi è passato solo una volta e poi ritenendolo una ciofeca non è più tornato.
    Alla prossima storia ( sempre che ne abbia una da raccontare) e nel frattempo continuerò a leggere i vostri racconti.
    Un ringraziamento speciale a Fenderman che non ha mai rinunciato a sperare riuscissi a editare un testo nel modo giusto ….

  • Nel cinema e in TV si dice “sfumare”, e rende l’idea di una immagine inghiottita da un nero assolluto.
    Anche a me il cap. è piaciuto molto, bravo.
    Mi viene solo da pensare a quelli che quando qualcuno muore dicono: “almeno adesso ha trovato la pace”. ( Ma de che?)
    Al finale voto 1985, chissà perché. 🙃
    Ciao🙋‍♂️

  • Ciao, Morrigan.

    Davvero carino questo nono episodio. Al di là dei “soliti” problemi di formattazione, ovviamente ^_^
    Tutto ha un senso, tutto si collega; ma soprattutto la lettura scorre e questo è sempre positivo, anzi ti dico la verità: sono arrivato in fondo che nemmeno me ne sono accorto.
    Non conosco la canzone ma ho votato Branduardi.

    Grazie e alla prossima.

  • L’episodio è piaciuto anche a me, soprattutto quel rivedersi vivo da morto, cosa insolita, perché a volte da vivi si sogna la morte…
    Insomma, bravo, e attento ai refusi ai punti sbagliati, errori che continui a ripetere eppure facili da evitare con un po’ di attenzione in più.
    Voto torna da Morrigan.
    Ciaooo🙋‍♂️

    • Fender… ciao . Lo sapevo che pubblicando questo capitolo ai avrei obbligato a leggere anche i miei errori ed ho fatto il possibile per eliminare quelli che vedevo ma per me è davvero un periodo caotico e alle volte mi scordo anche di respirare …. Mi dispiaceva tenere ferma questa storia troppo a lungo perché mi conosco e so che l’avrei accantonata … quindi … posso solo scusarmi ed accettare il classico giudizi. “ è intelligente ma non si applica “ 🤣🤣🤣

      Si … è anomalo veder la propria vita da morti , per questo mi piaceva l’idea che accadesse a Samuele . Chissà che altri colpi di scena ha in mente quella monella di Morrigan !!
      Grazie del passaggio a presto ( spero … con meno errori )

  • Ciao, Morrigan.

    Mi è piaciuta molto la costruzione dell’ episodio, con Morrigan che shakera lo shaker (ah, le ripetizioni!) e poi diventa il flashback della morte di Samuele. Mi sono piaciuti anche i commenti di LichtHart e Black Cat, che mi hanno preceduto con delle considerazioni che tutto sommato condivido e mi hanno fatto vedere l’episodio sotto altri punti di vista.

    Grazie e alla prossima.

  • Ciao Morrigan 🙂
    Il capitolo, sebbene con qualche refuso qua è la, è piacevole da leggere 🙂
    Non so perché ma quando hai descritto la scena di Samuele davanti al barman mi hai ricordato la scena di the Shining dove Jack Torrance incomincia ad avere le visioni all’ overlook hotel 🙂 non so perché ma mi è arrivato un vibe horror 🙂
    Forse influenzato dal fatto che dev essere una cosa orribile rivivere la propria morte in diretta 🙂
    Con i ricordi saldi in mente torniamo ora da Morrigan 🙂
    A presto 🙂

  • Ciao Morrigan.
    Mi è piaciuta la narrazione, ma il capitolo mi sembra scritto di fretta, troppo. Oltre i piccoli refusi che possono scappare a tutti, ci stanno problemi sintattici (sbatteva contro ALL’acciaio).
    La parte finale in cui descrivi l’incidente mi è piaciuta molto dato che le brevi frasi che usi incalzano il ritmo e fanno sentire l’emozione del protagonista.

    Dagli scorsi capitoli si vede che sai scrivere bene, prova a dare un’occhiata in più e ricorda che non c’è un timer che ti obbliga a pubblicare in tempo, quindi non hai fretta.

    Voto per il ritorno ai ricordi con Morrigan.

    • Hai perfettamente ragione . L’ho scritto piuttosto di fretta e anche in situazioni un po’ impegnative.. ho prestato poca cura .
      Chiedo venia ed al prossimo metterò più impegno .
      Il problema è che temevo di pubblicare fra un anno… se lo avessi lasciato a sedimentare … perdonatemi !!
      Grazie del passaggio e della votazione.

  • Ciao Morrigan.
    Finalmente Samuele ha consapevolezza di quello che gli sta accadendo, ma ancora non l’ha accettato. Ho trovato molto interessante la lettera di Sonia, si legge l’amore di una sorella nonostante dentro di se un po’ ha odiato, odia ed odierà il fratello.

    Qualcosa sta tornando alla mente di Samuele. Quindi voto per capire cosa lo ha portato in quella situazione.

  • Ovviamente andrei a quella sera. La storia si tinge dei colori del dramma: la morte, quella vera, che sconquassa; ci ricordi anche che a tutti capiterà prima o poi di confrontarci con certi temi.
    Bravissimo.
    Ti esorto solamente stavolta a non inserire spazi prima del punto di chiusura di una frase, o della virgola.
    Grazie, ciao🙋‍♂️

    • Fenderman , se mai migliorerò nell’editing sarà tutto merito tuo !! Ti dovrei offrire una birra !!
      Grazie davvero delle belle osservazioni … confrontarsi con la morte è il tema fra le righe del racconto che volevo fare … escape room con la morte è il paradosso .. non puoi scappare dalla nera signora ed allora tanto vale farci “amicizia” come fa Samauele con Morrigan e chissà .. forse morte non è sinonimo di fine …. Boh …
      Devo pensarci ancora un po’ 🤪

  • Ciao, Morrigan.

    Complimenti per l’idea della lettera di Sonia e di come l’hai presentata; mi è piaciuta molto anche la reazione di Samuele. Per quanto mi riguarda, è il miglior episodio di questo racconto sotto diversi punti di vista. Piaciuto proprio tanto.
    E mi aspetto di leggere il momento in cui Samuele è giunto lì.

    Grazie e alla prossima.

  • Ciao Morrigan:)
    Un po’ che non ci si legge 🙂
    Dunque penso che questo capitolo sia il momento del contrappasso, il momento in cui Samuele comincia a scontare la pena per ciò che è stato in vita, e la lettera di sua sorella ci da un nuovo lato di lui che ancora, ovviamente, non era emerso 🙂
    Che sia in fin di vita a causa di un incidente? Perché si era messo alla guida dopo aver fatto uso di sostanze stupefacenti?
    Stavolta voglio fare il tuo gioco e voto per tornare al momento che ha cambiato la vita di Samu per sempre 🙂
    A presto 🙂

    • Si è vero !! Era un po’ che non entravo o scrivevo nulla… sono stato in ferie ed il rientro è sempre penoso !!
      Siamo quasi alla fine è Samuele deve fare i conti con tutto cio che l’ha portato li … cosa aspettarci ancora non l’ho deciso del tutto … vedremo come vanno gli ultimi due sondaggi !!
      Grazie del passaggio

  • Ciao Morrigan.

    Bel capitolo con belle tematiche. “Cosa c’è dopo la morte” è una domanda che tutti arrivati ad un punto della loro vita si fanno. E forse come per il protagonista è meglio “vivere” in un limbo eterno in cui si provano ancora sentimenti ed emozioni umane rispetto al nulla eterno.

    Dubito che comunque Morrigan, abituata ad un’infinità di questi viaggi, possa ricredersi circa la sua esistenza, forse lo sta facendo solo per far sentire a proprio agio il protagonista nel suo percorso verso la morte.

    Io voto per una lettera di Cristina che sono certo possa scuotere Samuele dall’interno.

    A presto!

  • Ciao Morrigan.

    Bel capitolo con belle tematiche. “Cosa c’è dopo la morte” è una domanda che tutti arrivati ad un punto della loro vita si fanno. E forse come per il protagonista è meglio “vivere” in un limbo eterno in cui si provano ancora sentimenti ed emozioni umane rispetto al nulla eterno.

    Dubito che comunque Morrigan, abituata ad un’infinità di questi viaggi, possa ricredersi circa la sua esistenza, forse lo sta facendo solo per far sentire a proprio agio il protagonista nel suo percorso verso la morte.

    Io voto per una lettera di Cristina che sono certo possa scuotere Samuele dall’interno.

    A presto!

  • Ciao Morrigan 🙂
    Il capitolo è molto bello e tocca dei temi che ti danno da pensare 🙂
    In fin dei conti Samuele si sta attaccando a ciò che la sua vita mortale gli ha fatto conoscere e perciò vorrebbe rimanere in quella situazione in quanto non sa cosa aspettarsi al di la di quel viaggio 🙂 però non può fare altrimenti in quanto nella vita veniamo a conoscenza di questi sentimenti e non possiamo immaginare una vita senza di essi. 🙂 Anche se parlare di vita con la morte di mezzo fa comunque ridere 🙂
    Comunque complimenti e voto per una lettera di una persona ancora viva 🙂 restiamo ancora un po attaccati alla vita mortale di Samuele 🙂
    A presto 🙂

    • Ahahah avrebbe potuto essere anche il titolo del capitolo “parlare di vita con al morte” 😉 Non credo siano poi due cose così distinte infondo … ma eviterò di filosofeggiare in merito ahahah…
      Dubito che possa convincere Morrigan che è più bello essere mortali , ma con questo capitolo ci ha provato anche se credo abbia solo capito gli mancherà a lui esserlo .
      Grazie del passaggio , Passa un bel ferragosto
      A presto

  • “una lettera di una persona ancora viva che ha lasciato nel mondo mortale”

    Ciao Morrigan; un bel capitolo, a mio avviso il migliore.
    Davvero adesso il trapasso diventa una sorta di “esame di coscienza ” che finisce per rendere grati a Dio e alla natura di averci fatto il dono della vita. Lo hai reso molto bene con l’evocazione del bacio, e con le piccole idee che agitano lui quando guarda lei.
    Un trapasso così non sarebbe poi tanto male, chissà quante (e quanti) Morrigan esistono…
    Una sola piccola osservazione sul testo. Ormai sei bravo ma quei punti dopo uno spazio e questa cosa qua: !!??Non sono giusti in un testo letterario😉.
    Per il resto davvero tutto ok, bravissimo! Ciao, buon Ferragosto!🙋

    • Grazie Fenderman!! Mi fa piacere d’essere riuscito a rendere l’idea non ero sicuro d’essere stato in grado … grazie mille !!
      Voglio credere che ne esistano parecchi di “morrigan” … ma quando lo scoprirò dubito che riuscirò a tornare indietro per dirvi se avevo ragione 😛 …
      Grazie anche dei consigli …more solito : farò il possibile per seguirli!!
      A presto e buon ferragosto anche a te

  • Grazie per avermi formalmente invitata, mi siedo qui e mi servo una fetta di torta. Ho letto. Mi perdonerai se non esprimo il mio voto… Mi chiedo solo se stavolta arriverà il finale o ci lascerai nuovamente con un bel racconto incompiuto. Nel dubbio gli applausi te li metto qui adesso 👏👏👏

    Ce l’avevi un’editor, e anche piuttosto brava. Peccato non sia riuscita a trasmetterti proprio nulla. Hai un grande talento, un’immaginazione fervida e una capacità di immergerti nei sentimenti a dir poco strabiliante. Un vero peccato.

    Ah… buon compleanno Sam. Cento di questi meravigliosi giorni 🥳🥳 🥳

    • Il finale anche dell’altra storia arriverà … per trovare quello giusto devo ancora fare diversi passi .
      Non sono d’accordo sulla. Cosa dell’editor … non che non svolgesse quel ruolo e nemmeno dissento sulla sua bravura … lo era e molto e come te credo sopravalutasse le mie capacità … quella persona non l’ho mai vista come Editor …. Era tante cose ma non un editor .
      Poi , lo sai … sai bene ogni cosa .. compreso che straccerei tutto ciò che scrivo dopo averlo vomitato .. ma tutto ha un se le so , tutto è collegato .. ..

      Ti ringrazio per gli auguri anche se non ho niente da festeggiare … quando lo vedrò li girerò a Sam .

      Grazie del passaggio ma non dovevi se tutti costretta a farlo .

  • Ciao Morrigan 🙂
    Arrivo ad analisi del capitolo già fatta e perciò non sto a ripeterti le stesse cose già dette dai colleghi scrittori 🙂
    Non so perché ma Morrigan me la immagino un po’ come una versione femminile di Brook (One Piece) forse per il genere humor che hai scelto, la vedo un po’ caricaturizzata nella mia mente 🙂
    Comunque voglio andare contro corrente e votare per la lettera di Cristina 🙂
    A presto 🙂

    • ahahah si è un pò caricaturizzata lo ammetto !!! non volevo disegnare una virago troppo seria …della”nera signora con la falce” ne ho lette molte …la volevo un pò diversa a tratti stronza ed a tratti una piacevole compagnia … un joe black ma senza il palo nel culo ( scusami il francesismo ) 😛 !

      Vedremo quale opzione avrà la meglio , sono onesto a me ispirano tutte e tre 😛
      a presto

  • Ciao Morrigan.

    Scontato che Morrigan si accorgerà del pensiero di Samuele. Almeno potrai pizzicare un po’ in quelle che sono le caratteristiche del genere da te scelto.

    Proprio parlando del genere credo che il racconto rispecchi più le caratteristiche di un’ Avventura, magari anche leggera e comica, ma pur sempre un’avventura. La mia non vuole essere una critica, piuttosto una riflessione anche per te stesso, in modo che nel tuo prossimo racconto tu possa riuscire a collocare bene quello che vuoi dire con il genere effettivo di ciò che racconti.

    Come già detto da altri utenti hai molte idee, la maggior parte molto interessanti. Con il susseguirsi dei capitoli hai alleggerito il testo ma ancora c’è il problema della punteggiatura che, soprattutto in questo capitolo, influisce abbastanza sulla resa finale. Leggendo qualche commento ho letto che sei più un tipo che parla rispetto ad uno che scrive. Posso darti un consiglio se ti va (non so quanto possa contare o quanto ti possa interessare data la mia giovane età). Quando scrivi immagina come se stessi parlando (cosa in cui sei a tuo agio) a qualcuno. Essendo abituato a parlare credo tu riesca a scandire le parole, enfatizzare i concetti importanti e far passare marginalmente i concetti di passaggio appunto. Mentre immagini di parlare, quando nel parlato faresti una piccola pausa per enfatizzare il concetto, metti una virgola (cosa che ti è riuscita e hai fatto nella frase “Eppure , forse, era quello che gli serviva” in cui appunto enfatizzi quel forse).
    Vedi l’assenza di virgola in un periodo come se stessi parlando sempre alla stessa cadenza tipo robot. Magari il discorso è anche bello, ma la cadenza robotica lo rende noioso o non ascoltabile.
    Questa vedila come una piccola critica costruttiva dato che alla fine, come penso si sia notato, il mio interesse è soprattutto alla qualità della storia dato che per le regole formali ci sta sempre un errore e, anzi, la piattaforma serve proprio a migliorare.

    Per quanto riguarda invece il punto citato da Achillu sugli stereotipi devo dire che mi ha fatto inizialmente storcere un po’ il naso, ma leggendo il tuo commento mi ha dato modo di riflettere.
    Ancora una volta metto le mani avanti (soprattutto dato che ho capito che tu sei padre) e quindi per la mia età e vicissitudini non potrei capire certi meccanismi. Quindi se è vero che razionalmente quello che hai scritto è uno stereotipo, d’altro lato leggendo solo il testo quello è il pensiero di Morrigan personaggio indipendentemente dal pensiero dell’autore. Quindi tornando al discorso sì quel periodo è un po’ stereotipato, ma quello stereotipo è un tratto caratteriale e comportamentale che te hai voluto dare al personaggio (indipendentemente che poi sia anche il tuo pensiero, ma io devo “giudicare” scusami il termine, il Morrigan personaggio e il racconto nel complesso e non l’autore del racconto.

    Scusami il lunghissimo commento ma ci tenevo a fare alcune considerazioni perché hai idee molto buone e mi dispiace che la qualità sia in qualche modo intaccata qualcosa di risolvibile come l’uso di qualche virgola.

    Al prossimo capitolo!

    • Ciao… non scusarti per il lungo commento , quando mi ci metto sono prolisso anche io .. ma solo perchè ci piace essere precisi 😛 .. comunque..punteggiatura , virgole etc.. tutto vero e proverò a seguire il tuo consiglio . Non prometto niente ma ci provo .
      Per la questione degli stereotipi…boh , forse sono un pò tardo io ma davvero non capisco .
      Lo stereotipo sarebbe dire che le donne non sanno fare a parcheggiare… o che gli uomini pensino con il pisello…. ma oggettivamente che il diventare genitori avvenga in due momenti diversi per uomo e donna non lo credevo così tanto stereotipo. Giuro!
      Una donna è “mamma” subito , smette di fumare ( se lo fa ) , smette di mangiare carne cruda , si sopporta nasuee, stanchezze varie …una donna fa sacrifici subito in nome di quel bambino …per lei è già assolutamente “reale” , l’uomo al limite può sincerarsi che la sua compagna stia bene , evitare di fumare sigarette o bere alcolici vicino a lei , cercare d’esserle più d’aiuto ma lo fa per la sua donna …è in funzione del suo benessere..che poi porterà al bambino è ovvio , ma l’uomo diventa padre dopo…tutto qui . Questo non credo tolga niente agli uomini . E’ mera biologia .
      Comunque per entrare nel racconto è ovvio che Samuele dovendo sceglliere fra il benessere del bambino e quello di Cristina scelga quello di lei …quale altro uomo che ama la sua donna le direbbe “ma si , non curarti , tieni il figlio e poi ci penseremo ” … mentre ogni donna sicuramente capisce maggiormente il grande dilemma a cui si è trovata davanti Cristina…un uomo può immaginarlo. una donna lo sa ( sopratutto se è madre ) … però ben vengano opinioni diverse eh ..sia chiaro che non voglio convincere nessuno di nulla … per me quella frase che faccio dire a Morrigan non è un tratto del suo carattere…io l’ho vista più come un’interpretazione razionale dei fatti . Morrigan non è umana , non ha un carattere…cioè , ce l’ha è ovvio , ma lo dico meglio .. Morrigan non ha opinioni perchè lei SA … in questo caso SA cosa passa per la testa di Samuele.
      Comunque… trovo bellissimo poterci confrontare su temi come questo .. quindi grazie a te ed ad Achillu di averli sollevati !!
      aaah dimenticavo .. si il genere…l’ho detto anche ad Achillu , non è quello più centrato ma boh.. non mi sembrava nemmeno un’avventura …odio dover incasellare le cose 😛 …

      Ok basta ho parlato troppo pure io .. Spero a presto !

  • Ciao, Morrigan.

    Ho letto di fila i primi cinque episodi.
    Il mio sense of humour è differente, te lo dico subito. In realtà dovrei capire se il racconto è nel canone del genere oppure no, indipendente dal fatto che sia o meno allineato al mio personale umorismo. Purtroppo non l’ho capito. Non è una critica, sto solo confessando la mia inadeguatezza in questa parte del giudizio.
    Tutto ciò premesso: non trovo umoristica la tua storia per cui la sto leggendo come un’avventura.

    L’idea mi piace molto, secondo me è anche raccontata bene. Mi dispiace molto per la poca cura delle formalità: è come se fosse un bel regalo però impacchettato e confezionato male. L’esempio più evidente è la punteggiatura: la regola è che il segno va messo senza spazi con la parola precedente e con uno spazio con la parola successiva. Ci sono anche le eccezioni: per esempio un punto può essere seguito da un “a capo” e le virgolette aperte hanno la regola al contrario: spazio prima, non spazio dopo.

    Nel quinto episodio ti segnalo che sei caduto in una serie di stereotipi sulla maternità che potevano essere evitati usando meglio le parole. La frase è questa: “Samuele…sei un uomo, per te quel bambino era solo un idea , una barretta su un test di gravidanza. Per Cristina era già una parte di se…ed anche l’uomo più sensibile del mondo non può capire cosa vuole dire …lei era già un genitore..tu lo saresti diventato dopo 9 mesi …e per quel che vale sono sicura che saresti stato un bravissimo genitore…” Scrivere “sei un uomo” eccetera è uno stereotipo di genere. Non è vero che i maschi reagiscono in un modo e le femmine in un altro e questo Morrigan (il personaggio) dovrebbe saperlo. Per togliere lo stereotipo basterebbe iniziare con “Samuele, per te quel bambino era solo un idea, una barretta su un test di gravidanza.” In questo modo Morrigan non avrebbe espresso un giudizio su Samuele in quanto parte del genere maschile, ma avrebbe espresso un giudizio su Samuele come persona, che è esattamente il suo lavoro. La frase: “ed anche l’uomo più sensibile del mondo non può capire cosa vuole dire” è proprio da togliere. Con questa frase Morrigan ribadisce lo stereotipo; perché non va? In questo modo Morrigan non sta responsabilizzando Samuele per ciò che ha fatto o pensato, ma in realtà lo sta deresponsabilizzando: sostiene che la sua incapacità di empatia nei confronti di Cristina non nasce da lui ma è connaturata nel suo genere maschile. L’obiettivo di Morrigan dovrebbe essere invece il contrario.

    Mi sono permesso di sottolineare questa parte proprio perché è quella che stona di più con il resto della storia, che come ti ho anticipato mi è piaciuta molto. Io ho votato per Samuele che apre il cruscotto, sono curioso di vedere cosa succederà.

    Grazie e alla prossima.

    • Ciao Achillu hai scritto tante cose e ti ringrazio e spero di ricordarmi e rispondere a tutto 😉
      Il genere : hai perfettamente ragione , il genere non è perfetto ma per come lo vedo io nemmeno avventura lo sarebbe , in realtà per la storia che ho nella testa mi è difficile trovare una genere . Ma quando ho scelto Humor non volevo far ridere o divertire , diciamo che il mio intento era di tentare di alleggerire una storia che altrimenti sarebbe stata un pò pesante …se fosse la trama di un film sarebbe “commedia” . Però sono sincero : non faccio molto caso al genere quando leggo qualcosa . Humor fra quelli presenti qui era quello che più si avvicinava al mio intento. Detto ciò : è vero non è humor .

      Sulla poca cura delle formalità che posso dirti : mi trovi d’accordo anche qui . Non sono uno scrittore nella vita faccio tutt’altro e più che “scrivere” credo che “scarabocchio” storie che ho nella testa perfettamente consapevole di non avere mai avuto 10 in Italiano … sono un pò un caprone nella punteggiatura ed in molto altro , provo a fare del mio meglio ma il mio meglio è ben lontano dalla perfezione e ti prego di non vedere le mie mancanze in tal senso come mancanza di rispetto o cura.
      Spero che se “il regalo” che sto facendo sia bello venga apprezzato anche se non riesco ad impacchettarlo alla perfezione … proverò a migliorare ma se non ci riesco chiedo venia 🙂

      Sugli stereotipi sulla maternità che hai menzionato …non sono d’accordo ma sono consapevole che così avrebbero potuto essere letti . Non voleva essere uno “stereotipo” ma più che altro un dato di fatto meramente biologico , lo dico in base alle mie esperienze dirette . Sono padre e posso assicurarti che mi sono davvero reso conto di esserlo e di amare mia figlia alla follia solo nel momento in cui mi è stata messa in braccio in sala parto , nei nove mesi precedenti ( che lo vogliamo o no ) il carico della gravidanza è tutto e solo sulle spalle della donna è lei che vede e sente il suo corpo cambiare , è lei che per il bene di quel bambino cambia modo di vivere o di mangiare è lei a sentirlo muoversi a sapere quando è sveglio o dorme…è lei ad essere a tutti gli effetti già un genitore , ammettere questo non è per me cadere in uno stereotipo ma essere sinceri . Da uomo in quei 9 mesi il massimo che puoi fare è prenderti cura di quella donna , aiutarla dove puoi e starle vicino ma questo non implica essere già padre ma solo un buon compagno . Sono un immenso sostenitore della parità fra i sessi ma ci sono cose in cui siamo obiettivamente diversi per la nostra biologia non per credenze sessiste. Io non saprò mai cosa vuol dire avere il ciclo una volta al mese , lei non saprà mai quanto male può fare un calcio ben assestato alle palle … 😉 . Tornando a quel nodo del racconto : Morrigan quindi dicendogli così non vuole deresponsabilizzare Samuele , del resto non credo che in merito lui abbia colpe , vuole solo dargli un Focus razionale sul quale ragionare . Poi posso averlo espresso male od in modo troppo sbrigativo , purtroppo il limite dei 5000 caratteri e di 10 capitoli sono limiti in cui mi sento costretto . Ma ..dura lex se lex 😛

      Ti ringrazio per avermi letto e non ti preoccupare le critiche mi piacciono …quindi nonostante il mio brutto pacchetto spero di ritrovarti .
      A presto

  • Morrigan si accorgerà, ovvio!😁
    Amico mio hai un sacco di buone idee ma devi smettere di scrivere parole dopo parole come se temessi di perdere il filo… Devo rallentare, e cucire bene tutto.
    Mi spiego: immagina una bellissima Ferrari con tutti i bulloni lenti. Una meraviglia che inciampa ad ogni metro.
    Ti prego, fallo per me: rallenta, cura la punteggiatura che è il vero scheletro della composizione. Non stai parlando, stai “scrivendo”, e se vuoi essere apprezzato devi rendere la tua opera fruibile, devi metterla su dei binari solidi, altrimenti affonda. Le idee ci sono, sono belle e valide, impara a valorizzarle!🙋

    • Fender Ciao!!
      Cosa posso dire : hai ragione da vendere credimi che ci provo …avrei un disperato bisogno di pagare un editor ma dato che lo faccio per divertirmi non lo farò e spenderò i miei soldi in cose più utili :..come qualche aperitivo 😛 … comunque minchiate a parte mi rendo conto che il limite di caratteri mi condiziona … mi sembra sempre di lasciare indietro qualcosa che dovrei dire e quindi cerco di mettere tutto , provo ad ordinarlo ed anche dopo che ho pubblicato mi rendo conto che manca qualcosa che però non avrei potuto mettere dati i 5000 caratteri …
      Per lavoro sono abituato a parlare… quindi si più che un narratore sono un cantastorie … pessimo nella punteggiatura e nelle formalità …come ho detto ad Achillu , provo a migliorare ma se non ci riesco non vedeteci mancanza di rispetto …
      Forse arriverò al decimo capitolo e riuscirò a prendere una sufficienza 😛
      Grazie del passaggio … a presto .

  • Ciao Morrigan.
    Mi è piaciuto questo capitolo. Il protagonista prima di proseguire deve riordinare tutti i pezzi di sé e per questo Morrigan gli sta dando del tempo.
    Come già detto in altri commenti stai riuscendo ad alleggerire il testo eliminando giri di parole e ripetizioni, attendo anche alla punteggiatura e risulterà un testo ancora più gradevole.
    A presto!

  • Ciao Morrigan 🙂
    È la prima volta che ti leggo su the incipit e perciò ci tengo a darti il benvenuto 🙂
    La scelta di trama del trapasso/ morte che di per se dovrebbe essere triste, messa sotto il genere humor è un contrasto molto interessante ragion per cui ti seguo 🙂 arrivo un po’ tardi ma la storia è ancora alle prime battute 🙂
    Le scene dove Morrigan conduce Samuele alla ricerca dei suoi ricordi mi ha ricordato Lewis Carroll nel “canto di Natale” , poi non so se possa averti dato ispirazione o no 🙂
    Per quanto riguarda l analisi del testo penso che i colleghi del sito ti abbiano già dato dei buoni consigli e comunque la scrittura risulta molto pulita e abbastanza curata, ci sono vari refusi qua e la che ti sono scappati in fase di revisione, ma la qualità del testo è molto buona 🙂
    Voto per il frame sulla sua morte 🙂 vediamo cosa ci combini 🙂
    A presto 🙂

  • Si, è una fuga. Morrigan gli sta dando tempo per ordinare quanto è appena successo
    Ciao. Interessante l’idea di un’anima in pezzi da ricostruire prima dell’ultimo viaggio, bravo.
    Morrigan lo lascia perché è da solo che deve farlo.
    Capitolo riuscito ma ancora troppe distrazioni di punteggiatura, punti, virgole, puntini. Ci sono meno giri di parole, bravo, ma puoi fare ancora meglio!😀
    Insomma: progressi!💪
    Al prossimo, ciaooo!🙋

  • …rimane seduta in macchina, sa che lui tornerà.
    Il capitolo mi piace molto, lui si sta emancipando dagli errori, e si libera la coscienza. Bene!
    Consigli:
    Semplifica le frasi quando puoi (e puoi! Per esempio le prime dieci righe puoi renderle più semplici ed efficaci con pochi tocchi. Prova!)
    Attenti ai modi verbali (Nascondersi dietro ad un finto sorriso è (era) più facile…);
    I punti di sospensione sono sempre tre e staccati dalla parola che segue.
    Mi pare di averti tediato abbastanza😁 buona serata e a presto!🙋

  • Bel capitolo. Tematica interessante: il sentirsi responsabili di un qualcosa solo per non esser stato presente. Quando alla fine non sarebbe cambiato assolutamente niente.
    Mi è piaciuto il crescendo di emozioni che hai messo (si parte dal tono divertito, al magone per la madre fino all’esplosione emozionale per il tumore e l’aborto).
    Qualche imprecisione sintattica e di punteggiatura che puoi anche tu trovare con una rapida rilettura (ad esempio “Doveva essere andato tutto bene..doveva essere solo un controllo..”).
    Mi piace come stai gestendo la storia. Dal testo si comprende bene che il nostro protagonista non è ancora pronto a superare uno scoglio del genere (cosa ammessa anche dalla stessa tutor), pertanto per ora si va avanti e tornerei sulla vicenda una volta che il protagonista acrà più consapevolezza di sé e delle sue emozioni.
    A presto!

  • Ciao Morrigan, stai andando bene con la storia che si fa interessante e direi merita un giro su un’auto…
    Ribadisco le perplessità circa l’uso della punteggiatura, spazi, virgole, trattini e accenti (che non sono ahimè una opinione); magari a te non fanno molta impressione, ma influenzano, e molto, il lettore.
    Attento poi a trappole come questa: “Rivide quel ragazzino nascondersi dietro un’auto parcheggiata per non farsi vedere”.
    Metti un po’ di attenzione a queste cose e il tuo lavoro varrà il doppio! Ciao🙋

  • Se avessi aspettato qualche minuto prima di commentare avrei potuto leggere anche il cap.2 e fare un unico commento 😂

    Comunque hai unito le due scelte (riaddormentarsi e capire l’importanza del salotto). Opinione personale visto che l’opzione “vincitrice” è stata il riaddormentarsi, mi sarei più concentrato su quell’aspetto. Ma il capitolo va ugualmente bene, sono solo scelte.
    Tornando a bomba nel racconto, si sa, solitamente la nonna è sempre la nonna e ci sta che quel divano sia diventato il posto sicuro del protagonista.

    Ora come proseguo immagino o una storia in cui l’escape room sia un’autentica escape room in cui in qualche modo si deve uscire, oppure escape room in cui la “chiave” sia scoprire il perché il protagonista si trovi in quel ricordo.

    Da amante dei misteri, giochi ed enigmi voterei per la guida lungo una strada deserta su una macchina lanciata a tutta velocità, ma per darti più libertà di scelta, voto per un altro ricordo. In questo modo vedrò come hai intenzione di gestire il tutto.

    A presto!

    • Non ho ancora ben capito come funziona questo sito , comunque a me da due opzioni a parimerito ( entrambe al 40% ) , davvero a te ne da una vincitrice?
      Diciamo che è più un escape room in stile scatola cinese….potrebbero avere anche ricordi diversi i vari capitoli. Comunque si.. le nonne son sempre le nonne !
      Grazie del passaggio

  • Ciao Morrigan.
    Le escape room sono un elemento ormai trito e ritrito ma comunque in una storia l’importante è rendere innovativi elementi che possono essere già stati usati mediante una visione diversa o con scopi differenti. Quindi sono curioso di vedere come giocherai con questa escape room del trapasso.
    Occhio agli errori di battitura, di punteggiatura e ad alcune ripetizioni.
    Ora credo che il prossimo step sia uscire dalla prima stanza dell’escape. Quindi quale occasione migliore per ricordare l’importanza del salotto?
    Per il resto sono curioso di vedere dove ci porterai.
    A presto.

  • Racconto interessante. Per quanto non mi dispiacerebbe continuare la conversazione con il “tutor dell’anno” io comincerei a cercare di uscire da questa “escape room” mentale.
    Il testo non è male, è fruibile, molto moderno. E poco blando.
    Unica, occhio agli errori! Hai sbagliato le punteggiature e le virgole, lasciando degli spazzi oppure quando mettevi i puntini di sospensione invece di tre erano due.
    Non è una cosa grave, qui su The Incipit, ma se fosse pubblicato come un libro vero te lo boccerebbero all’istante.
    Lo dico anche così risparmi dei caratteri. Perchè ogni spazio è una possibile parole che ti può servire.

  • Ciao, credo che si rifiuti di crederci, io farei così. Anche se a pensarci bene un trapasso del genere, a tempo debito, me lo augurerei.
    L’incipit lo sai benissimo non è originalissimo, molti si sono già cimentati con una situazione analoga. Hai, però, nove capitoli per sorprenderci.
    Se rileggi bene troverai alcune imprecisioni sintattiche che potrai correggere, niente di grave. A rileggerci!
    Ciao🙋

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