Dove eravamo rimasti?
Sulle rive al mare, Giustizia
Il caos dilagò tra le linee nemiche.
Con le ultime energie lo sconosciuto si rialzò e si lanciò verso un cavallo che aveva perso il suo cavaliere. Squarciò l’otre d’acqua appeso alla sella e lasciò che gli si versasse addosso.
Nel fresco abbraccio si sentì rinascere. Il mondo smise di girare e i pensieri si schiarirono, gelidi occhi neri tornavano sull’obiettivo: Shenara.
I suoi ufficiali si erano già lanciati all’inseguimento della Prescelta, in fuga a una sola lega di distanza. Come stabilito, avevano raccolto trecento cavalleggeri per evitare che scappasse: col suo centinaio di uomini di retroguardia non sarebbe andata lontano.
Gli uomini di Ranàm però non erano prede facili: montavano cavalcature eccellenti e riposate, ed erano tutti ottimi cavalieri. Lo sconosciuto impiegò poco per raggiungere i suoi soldati, ma il gruppo di inseguitori faticava a guadagnare terreno.
Un’ora più tardi avevano guadagnato solo mezza lega. Il paesaggio era cambiato e da brullo dove avevano combattuto sull’alta costa presso il ponte sospeso si stava trasformando in una pineta. Entrambi i gruppi furono costretti a rallentare e gli arcieri Laored smisero di tirare sulla retroguardia nemica.
Dopo un paio d’ore snervanti tra gli alberi, il bosco si aprì quasi all’improvviso: erano arrivati al capo nord dell’isola, a sua volta collegato alla seguente da un breve ponte sospeso. I soldati di Ranàm lo stavano abbattendo.
Lo sconosciuto spronò i suoi uomini. Abbattere un ponte sospeso cordan era difficile, non bastava tagliare una fune perché crollasse. Shenara però aveva fatto smontare venti dei suoi uomini, che con grandi asce stavano abbattendo i piloni di supporto. Li guardava con un sorriso tronfio in volto.
Non ce la faremo mai.
Mo lo Straniero doveva provarci: in testa ai suoi uomini imboccò il ponte mentre iniziava a cadere. La struttura rigida resse il peso del cavallo per qualche passo ulteriore, poi lui salì in piedi sulla sella. E saltò.
Il sorriso scomparve dal volto di Shenara quando si rese conto di cosa stava succedendo: quel pazzo genocida era saltato nel vuoto…
Un’ombra guizzò dal suo corpo, conficcandosi come un’enorme spada nel fianco della scogliera. Il folle ci atterrò sopra, e un istante dopo si issò sull’isola.
Gli uomini a piedi con le asce morirono all’istante, candide lance nei loro cuori. I cavalieri si voltarono terrorizzati, i più veloci a farlo fuggirono a rotta di collo, i più lenti caddero urlando.
Shenara era disperata, sì, ma aveva un’ultima carta da giocarsi: lì aveva diretti ad un arcipelago di piccole isole, senza ampie scogliere, collegate tra loro da semplici ponti rialzati dal bagnasciuga. Poteva, no: doveva guadagnare abbastanza tempo.
Senza uno sguardo per i nemici abbattuti, lo sconosciuto cercò una cavalcatura. I cavalli si erano spaventati per i rumori e l’odore del sangue, e perse tempo prezioso per fermarne uno. Poi in sella e al galoppo.
L’isola su cui si trovava era più piccola della precedente e presto si trovò a cavalcare in discesa su un’ampia strada che fendeva file e file di campi: terrazze di vigneti da cui proveniva il pregiato rosso dei Laored. Più avanti, ormai verso la riva, vedeva il suo infame nemico.
Arrivò troppo tardi, il ponte leggero già abbattuto. Fiutando il mare velenoso, il suo cavallo si fermò ben prima del bagnasciuga. Cinquanta metri più in là, Shenara si crogiolava nella vittoria.
Ma lo sconosciuto fece qualcosa di impensabile per un Cordan: scese da cavallo e entrò nel mare. Non sul bagnasciuga: nel mare, e quando l’acqua gli arrivò alla cintola ci si tuffò dentro.
Bene, questo folle stronzo si è appena suicidato
Il cuore di Shenara stava lentamente rallentando i suoi battiti mentre la Prescelta si rilassava.
Lo sconosciuto riemerse. Dal suo lato.
Grondante acqua di mare, avvolto nell’ombra, sembrava un mostro delle favole dei bambini per insegnare loro a stare lontani dalla riva.
L’orrore la colse, la pietrificò, incapace anche di urlare. Poi la morte di abbattè su di loro.
Spade volarono mentre lo sconosciuto volteggiava con grazia terrificante. Chi non venne colpito dalle lame lo fu dall’acqua salmastra che cadeva dallo straniero a ogni movimento, e cadde in preda ad atroci dolori. Il suo cavallo venne abbattuto. Si rialzò da terra, a tentoni, in una pozza di sangue delle sue guardie del corpo macellate.
«Cosa sei tu? Un solo uomo che fa scempio di un esercito… Come può un uomo sopravvivere al mare…»
Una spada si solidificò nella sinistra dello sconosciuto.
«Osi alzare le mani contro una Prescelta?»
«Prescelta? E da chi?» In poche falcate lo sconosciuto fu da lei.
Shenara Ranàm si impettì in un moto d’orgoglio: «Noi Prescelti siamo la luce di questo mondo! Gli dei stessi ci hanno benedetti e la nostra lunga vita ne è la dimostrazione e TU DEVI ADORARCI, PLEBEO!»
«Per Eileha» rispose lui, calmo.
Shenara sbiancò di colpo. Impossibile.
«Markar?!»
«Solo morte per te, Shenara. Per tutti voi… Morte di lance e spade.»
E mentre lo diceva, decine di lance e spade calarono sulla Prescelta.
Cosa fa ora lo sconosciuto?
- Senza voltarsi, muove verso il suo prossimo obiettivo. (25%)
- La morte di Shenara cambia tutto: deve tornare dal suo esercito. (25%)
- Si siede vicino a Shenara, e piange sommessamente. (50%)

15/09/2023 at 00:06
Ciao, mi piace quel che stai scrivendo, te lo dico subito. Mi sa tanto da un Alex Mercer di Prototype che si vuole vendicare di qualsiasi cosa. Figo è figo, ma sembra anche un pochino confuso. Per esempio: perché gli serve un esercito se lui vale migliaia di uomini? Sopratutto: perché questi soldati lo seguono dopo che ha appena massacrato il loro lord e anche dei loro compagni? Se è per paura, di certo non ci si può fidare di soldati impauriti e basta.
Da quel che leggo, magari in una versione messa giù con più calma, ti conviene revisionare il ruolo dell’esercito (degli eserciti forse). Trovo molto interessante l’uso di un personaggio esageratamente forte, penso sia un bell’esperimento narrativo, anche se non facile credo.
Non leggere queste mie parole come una critica cattiva, davvero. Penso che questa storia, come te, abbia tanto potenziale. Tanta stima!
Poi, se vuoi, ho appena cominciato anche io a scrivere qui su The Incipit.
Non vedo l’ora di vedere il seguito del tuo racconto!
14/08/2023 at 12:57
Ciao.
Come già detto nel capitolo scorso ho i miei dubbi circa il reale svolgimento dei fatti come gli hai descritti, ma si sa, il genere fantasy è bello per questo.
Vediamo di capire cosa ha portato Markar alla scelta di questo massacro, quindi proseguiamo per il prossimo obiettivo.
A presto!
05/08/2023 at 23:02
Deve tornare dal suo esercito, se no cosa se lo è portato appresso a fare. Le lacrime di coccodrillo risparmiamocele.
Molto interessante la dinamica della battaglia e di come Shenara è riuscita, per poco, a tenergli testa. Il protagonista continua a starmi sulle…
Ciao 🙂
01/08/2023 at 11:42
Ciao.
Lo sconosciuto finalmente ha un nome da quello che hai scritto: Markar Laored, anche se non mi sembra poi una scelta da “grande stratega” caricare da solo e “dimenticarsi” del proprio esercito quando si è presi nel combattimento. La prescelta è già riuscita a sfuggire non si sa da cosa, ma è ritornata più agguerrita di prima. Per come è finito il capitolo la prescelta è in vantaggio rispetto allo sconosciuto e quindi non è realistico (secondo me e strategicamente parlando) che venga uccisa o che fugga. Quindi si mostra un avversario ostico e.. chissà, magari sarà veramente la fine dello sconosciuto
05/08/2023 at 11:15
Ciao LichtHart 🙂
grazie del feedback, mi hai fatto riflettere per bene su cosa ha funzionato oppure no nel capitolo, così da lavorarci su in futuro!
Ho un’unica perplessità: cosa ti ha fatto capire che a fine capitolo Shenara sia in vantaggio sullo sconosciuto?
05/08/2023 at 17:42
Il passaggio è il seguente:
“Poi, le gambe stanche, scivolò e cadde su un ginocchio.
Quindi è così che finisce? Per mano della più infame di loro?”
Da quello che ho percepito io lo sconosciuto è ormai stanco, non riesce ad usare i suoi “poteri” al meglio e poi quella frase detta a se stesso suona proprio da “adesso so cazzi”.
Da questo ho dedotto che la prescelta sia in vantaggio rispetto allo sconosciuto anche perché, sempre da come hai scritto, i soldati nemici lo hanno circondato sempre di più e stanno lasciando spazio alla prescelta per avanzare e dare, perché no, il colpo di grazia.
Realisticamente fa prima la prescelta o qualcuno per lei a finire lo sconosciuto? Oppure arriveranno prima i rinforzi dimenticati?
05/08/2023 at 21:48
E’ che i rinforzi letteralmente arrivano: ultime 3-4 righe.
Forse non sono riuscito a rendere chiara la cosa, ma quando alla fine la cavalleria travolge la fanteria sono proprio i due schieramenti che si scontrano: i Laored a cavallo travolgono i Ranàm appiedati; speravo di avere seminato abbastanza dettagli da rendere palese il collegamento.
25/07/2023 at 22:49
Si mostra un avversario ben più ostico del previsto… Mi piace che colei che ducentoventidue anni prima era fuggita (chissà da cosa e chissà come) ora ritorni più agguerrita di quanto si sarebbe aspettato 🙂
Molto bella la cosa del nostro protagonista che alla fine perde ma viene salvato dal suo esercito, invece di fare tutto da solo! Questo dimostra: a) che non è invincibile; b) che può fidarsi di coloro che lo seguono!
Ciao 🙂
30/07/2023 at 14:18
Ma la domanda allora è: da cosa sarà fuggita, così tanti anni addietro?
30/07/2023 at 15:24
Siamo qui per scoprirlo 😛
Ciao 🙂
17/07/2023 at 20:37
fa attraversare l’esercito
ma mi sembra che lo straniero è troppo forte e sbilanciato per la storia
30/07/2023 at 14:17
Ciao! Ho aspettato a risponderti avendo questo capitolo già in cantiere, e credo che nel suo piccolo ti dia quasi tutti i dati per decidere se il potere è ancora troppo forte.
Detto questo il mio principale obiettivo con questa storia non è quello di creare un sistema magico perfettamente coerente e preciso – non c’è il tempo in 50k caratteri – ma di suscitare nei lettori determinate emozioni! O almeno questo sarà il tentativo 🙂
17/07/2023 at 16:17
Da come hai descritto lo sconosciuto lo immagino a cavalcare da solo verso l’esercito nemico.
Di sicuro conosce qualcosa e brama a raggiungere qualcosa.
Vedremo come proseguirà la storia.
A presto!
13/07/2023 at 23:16
Indeciso tra cavalcared da solo e far approntare l’esercito, alla fine ho votato di far approntare l’esercito!
Non so ancora il perché ma a pelle questo sconosciuto mi sta antipatico. Come dice lui stesso: duemila persone che lo seguono non è solo “perché è bello”, quindi avrà qualche ragione che scopriremo dopo. Però per ora mi sta antipatico.
Ciao 🙂
16/07/2023 at 20:55
Direi benissimo che ti stia antipatico! Man mano lo interrogherò meglio, ma per ora mi pare che stare simpatico alla gente sia in fondo alla lista delle priorità del nostro sconosciuto 😉
09/07/2023 at 15:01
Nulla. Si limita a fissare i presenti pensoso, quasi stia soppesando i piatti di una bilancia. In fondo ha fatto quello che era venuto a fare.
Tanta curiosità e tanto stupore in quello che ho letto. Non ho la minima idea di dove vuoi condurci con la storia, quindi vediamo dove ci porti 🙂
Ciao 🙂
06/07/2023 at 08:36
Andiamo con l opzione aggressiva!
Il modo in cui scrivi mi ricorda qualcuno! Vediamo come prosegui
05/07/2023 at 10:29
Ciao Melkotypo.
Bel capitolo. Hai presentato il mondo e in parte la società che ci vive. Mi piace anche il modo in cui hai presentato l’uomo misterioso.
La storia mi sembra interessante pertanto seguo e aspetto il prossimo capitolo.
Le tre idee per la storia sono tutte interessanti. Il misterioso personaggio ha appena ucciso un prescelto (che deduco sia in cima alla piramide sociale) e i suoi cavalieri alla presenza di un dio. Il prescelto sembra conoscere bene il personaggio misterioso, quindi voto per “nulla. si limita a fissare i presenti”. Non credo che minacci direttamente un dio definendolo “traditore” e non credo che dopo una carneficina si faccia raccontare una storia:😂
A presto!
Anche io mi sto cimentando nella scrittura di una storia. Se ti va facci un salto e fammi sapere che ne pensi!!
06/07/2023 at 21:49
Ciao lichthart!
grazie mille di tutto quello che hai scritto; una precisazione però: la dea del caos viene citata ma non è effettivamente presente.
Lo considero un ottimo spunto per essere più preciso in certe scene, così da non confondere i lettori!
Al momento ho a malapena il tempo di scrivere, ma appena avrò un secondo leggerò anche il tuo racconto molto volentieri 🙂