Corn dog a colazione

Se piove... meglio stare a casa

A Urhu la pioggia era sempre piaciuta, soprattutto quando cadeva di sabato mattina. Quel che non gli piaceva era invece dover andare al konbini sotto casa durante un acquazzone. Per questo non usava mai l’ombrello, la gente reagiva male al solo vederlo, figurarsi se si presentava ancor più ingombrante. Ma niente da fare, le sigarette erano finite e piuttosto avrebbe venduto il setar che chiedere al suo Coinquilino Di Merda di dargliene una. Non che Yu dao fosse davvero un disastro come, ma non ci si poteva mai fidare di qualcuno che come squadra di sepak takraw tifava per le Pizze in faccia.
Dunque aprì la porta di casa e con uno scatto della mano impedì a Lady D, il suo crisocione di conquistare la libertà. Non l’aveva ancora sterilizzata, se lo scordava sempre di metterlo nel suo book journal, e con l’ultima cucciolata aveva finito i contatti a cui fare un inaspettato regalo di Natale.
Fuori l’aria fresca lo accolse levandogli l’odore di kimchi che, sebbene lo avesse cucinato la settimana scorsa, era rimasto aggrappato con ostinazione a pareti e vestiti. Scesi i quattro gradini coperti da vasi di affamate dionee sentì il cellulare iniziare a vibrare: Yu dao si doveva esser accorto che Marzapane, il loro cucciolo di drago aveva incendiato lo spazzolino. Oppure era qualcuno del clan Quei bravi ragazzi che gli chiedeva quando avrebbe loggato, oppure  era il quotidiano invito da parte della madre ad unirsi al partito estremista. Sospirando l’orco estrasse il cellulare dalla tasca e le gocce di pioggia bagnarono lo schermo rotto. Niente di tutto ciò. Solo la notifica che una certa $exxxy L0lit@ aveva appena swippato su di lui. Urhu osservò la notifica con aria interrogativa: chi lo aveva messo su Tinder?
Intanto le porte del konbini si aprirono davanti a lui e come ogni volta il commesso del sabato lo bloccò sul posto usando un pigliamosche come sbarra.
– Le hai guardate? – Chiese il goblin eretto in piedi sul bancone.
– Non ancora Ermenegildo. – Rispose Urhu e il pigliamosche batté contro il torace dell’orco in segno di disapprovazione.
– Male! Tu devi guardarle! Non ci sono labbra migliori in tutta la storia delle serie TV! Ricorda: Star trek, quella classica del ’66! –
– Sono qui solo per le sigarette e un lollipop al gusto di seppia di mare. – Velocizzò Urhu, in orario come sempre l’incombenza di pisciare arrivava dopo aver fatto qualche passo fuori casa.
– D’accordo, d’accordo, e come intendi pagare? Accettiamo quetzal, bitcoin e baratti. Quest’oggi la carta punti vale doppio ma i bollini per lo yak in omaggio li distribuiamo solo da settimana prossima. –
– Lascia perdere, ho qui la… – Ma le parole gli morirono in bocca non appena le porte scorrevoli si aprirono. Tutti dentro il konbini, da Ermenegildo il commesso, al cyborg vagabondo nascosto in fondo alla stanza, si girarono verso l’entrata. Perché a varcare la soglia si dimostrò essere un umano. Il capo perfettamente raso profumava di quei tipici sciampi che nel nome possedevano le parole Alfa o Man, mentre la pelle aveva quei toni di colore di chi passa la vita tra l’ufficio e… e niente, sempre l’ufficio. Come armatura l’umano indossava un completo privo di fantasia, un orologio svizzero e scarpe sicuramente scomodissime. Come arma possedeva una ventiquattrore immacolata, come scudo un ombrello nero. Doveva avere più o meno tra i trenta e i quarant’anni, ma l’età degli umani era indecifrabile.
Urhu osservò il commesso ed egli fece lo stesso. Era chiaro che in quel konbini, se non in quella via, o in quel quartiere, un umano, soprattutto uno come quello, non vi aveva mai messo piede.
Calò il silenzio nel negozio e perfino la radio, che fino a poco tempo prima stava trasmettendo una passionale compilation di rombi di battelli, s’era ammutolita. Perché perfino lei, davanti a quel individuo tanto inquadrato non sapeva che fare, né come comportarsi.
L’umano si portò il pugno alla bocca e si schiarì la voce. Urhu deglutì, e forse la vecchia tengu svenne a ridosso del bancofrigo delle pinne di squalo. Di sicuro l’orco quella sera, durante la gara di Cose pazzesche successe oggi, avrebbe stracciato Yu dao.
Dopo quel gesto lo straniero si passò una mano sul capo, diede un ultimo colpo all’ombrello per liberarlo dalle gocce di pioggia e riempiendo la stanza di ticchettii, si avvicinò alla cassa. Brandendo ancora il pigliamosche il cassiere Ermenegildo tentò di sventolarglielo davanti con fare minaccioso, ma quel che gli riuscì di fare fu solo un po’ d’aria.

– Buongiorno, sto cercando il signor Urhu, discendente di Jömungandr del clan Quattro polli fritti e una coca. –

Libretto d’istruzioni per La Buona domestica, l’oggetto che distingue La Buona domestica da un dozzinale servitore:

  • Il fiocco al collo nero e/o i polsini bianchi ai polsi, perché la classe sociale non è acqua (31%)
    31
  • Il grembiule, il suo candore equivale al candore della domestica stessa (46%)
    46
  • Lo spolverino, il colore è opzionale o in piume di struzzo (23%)
    23
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51 Commenti

  • Ciao Artemis 🙂
    Adoro il tuo modo di scrivere, ricco di riferimenti fantasy/cartooneschi e metafore che ti fanno sbellicare e riflettere allo stesso tempo 🙂
    Io i biker mice da marte li guardavo all’ uscita dall’ asilo, perciò direi che un salto nel passato me lo hai fatto fare 🙂
    La metafora del ” da evitare come un mobile con il mignolo del piede” le ha vinte tutte, e a proposito di piedi, la battuta sul mestolo l ho capita anche se sono cresciuto minacciato da lanci di ciabatte a ruota libera hahah 🙂
    Voto lo spinoso 🙂
    A presto 🙂

  • Ciao, Artemis.

    Vedo dai commenti sotto che ci sono diverse citazioni e purtroppo non le ho colte tutte, mi dispiace. L’unica che ho colto è quella con D&D, tutte le alte metafore me le sono perse.
    Vediamo come i nostri eroi se la caveranno con un drago spinoso.

    Grazie e alla prossima.

  • Ciao Artemis Terracielo. Questo episodio offre un’interessante combinazione di humor e fantasy, creando un’atmosfera divertente e coinvolgente. La dinamica tra i personaggi, Urhu e Ramen, è affascinante e aggiunge un tocco di leggerezza alla storia. La scrittura è fluida e ben bilanciata tra descrizioni e dialoghi. L’uso dell’umorismo e dei riferimenti pop culturali, come la musica di Corneria e i Biker Mice, rende l’episodio piacevole da leggere. Inoltre, la conclusione con la citazione di Aziraphale, Crowley, Neil e Terry aggiunge un tocco di mistero e magia alla storia. Complimenti per questo episodio divertente e intrigante!

  • Piccante come il curry!

    Ti sei superata con le citazioni: non so quanti le capiranno ma io mi sono sbellicato 😀

    Per il resto, siamo ben lungi dal capire esattamente il debito e tutto quello che ne consegue ma io mi gusto tutte le scene 😀

    Alla via così!

    Ciao 🙂

  • Bello bello anche questo episodio. Molto carina tra l’altro la scelta di inserire il discorso sul bicchiere mezzo pieno per passare alla firma del contratto. E anche la digressione sui vari caratteri che spostano la 24° lettera (tengwar e runici). Sono dettagli ma molto interessanti e aggiungono molto contesto alla storia.
    Per la prossima direi “Ti chiamo come e quando voglio”!

  • Ciao Artemis 🙂
    Arrivo, un po’ in ritardo ma arrivo 🙂
    Sono molto curioso di vedere la nuova vita dell’ umano e del suo padrone urhu ma con molta molta presunzione 🙂
    Voto per il “ti chiamo quando voglio”
    Capitolo spassoso, provo pena per il povero registratore digitale cassa alla vista del telefono 🙂 voglio vedere dove ci vuoi portare con questa storia 🙂
    A presto 😉

  • Oh santa pace! Ho dei c***o di poteri magici ora! Ti chiamerò come e quando voglio io! Questa mi fa sganasciare dalle risate, quindi la voto! 😀

    Non mi aspettavo la “trasformazione” dell’essere umano; ancora non ho capito niente di cosa sta succedendo ma la curiosità è sempre spinta a mille 😀

    Ciao 🙂

  • …ecco uno deve scrivere x e gli viene y.
    Questo è quello che in sostanza racconta il capitolo. Nulla è come dovrebbe, tutto appare e scompare e rimangono solo i dubbi a innescare domande senza risposta.
    Bello il grembiule con le papere, mi piacerebbe, e vorrei anche avere un po’ di cultura nerd per riuscire a capirci qualcosa.
    Ciao carissima, buona ciambella a te!🙋‍♂️🌻

  • Ciao Artemis. Capitolo top che mi ha fatto ridere.
    Bellissima la scena dell’uomo fiero che poi si ritrova vestito da maid 😂
    Immagino anche le discussioni nerd tra Urhu e Yu Dao (palese che Saitama > Clark Kent).

    Ramen ce lo vedo come il classico maggiordomo degli anime super cazzuto che “sovrasta” il padrone anche se lo rispetta (stile Black Butler). Quindi voto per “ti chiamerò quando e come voglio io”.

    A prestissimo 🙋‍♂️

  • Ciao, Artemis.

    Dove andrai a parare con questo racconto? Boh… Almeno questa volta la domanda sembra avere un senso. Piaciuto molto il secondo episodio e mi dispiace pure per le sigarette del povero Urhu.
    Io ho votato per la suscettibilità, anche se la santa pace avrebbe avuto il suo perché.

    Grazie e alla prossima.

  • Voto lo spolverino ma non so il perché.

    Ciao! Torno dalle vacanze e mi trovo uno splendido Incipit per iniziare. Un mondo di “mostri” dove compare un umano (mostro, dal loro punto di vista): chissà cosa ci aspetta.
    Il tizio sembra molto a suo agio: mi sa che non è la prima volta che ha a che fare con questo cose 🙂

    Ovviamente ti seguo!

    Ciao 🙂

  • Solo quando ho letto kimchi ho capito dove ci troviamo in questo racconto… prima era perduta! W il kimchi e il drago che brucia lo spazzolino. Bella la domanda finale che non c’azzecca una fava con il resto, perfettamente in linea con lo stile wft del testo. Bell’incipit, ora sono curiosa!

    • Ciao EmmaJTurner! 😄
      Ma in realtà dovremmo essere in un quartiere britannico, uno di quelli un po’ variopinti… siete fantastici perchè non ci avevo fatto caso al fatto di aver citato così tante cose di cultura asiatica… il kimchi è qualcosa che non si può scordare 😂 un battesimo di fuoco (almeno quello che ho “affrontato” io)
      Hahaha cerchiamo di farla azzeccare a qualcosa allora!
      Grazie cmq 😊
      A presto

    • Ciao Angelwhite!
      Hahaha! 😂 Le opinioni sincere sono le più gradite!
      Ma capisco bene, per chi non mastica la cultura pop e smanettona questa storia non ha senso di esistere. Ma sei stata molto carina a leggere lo stesso il capitolo!

      Grazie e benvenuta! 😄🖖 (sicuramente in vulcaniano sarebbe stato più solenne)

  • Ciao Artemis 🙂
    Eccoti finalmente con una nuova storia 🙂 mix tra il fantasy e l humor e il che mi incuriosisce molto 🙂
    Ovviamente il primo capitolo è un po’ insolito ma sono sicura che ti sei divertita a crearlo 🙂
    Voto per fiocco al collo nero e polsini bianchi 🙂 mi sa molto di anime 🙂 e io li adoro 🙂
    Vediamo come prosegui 🙂
    A presto 🙂

  • Voto per lo spolverino: io lo indosso abitualmente e mi trovo bene XD
    Per il resto mi limito ad aspettare il secondo capitolo: hai inserito veramente un sacco di roba, in questo primo capitolo, e non è affatto facile lasciarti un’opinione XD
    Alla prossima ❤️🙋🏼‍♀️

    • Ciao Martha!
      Grazie per aver letto e per illuminarmi! Io pensavo che lo spolverino fosse… sai, quello per spolverare… non un cappotto 😂🤣😂 che in effetti (mi sto documentando or ora perchè non si finisce mai d’imparare) sembra saper il fatto suo 👍
      Hahaha penso che un’opinione in un certo senso tu me l’abbia trasmessa e ti ringrazio 😊

  • Ciao, Artemis.

    Fiocco al collo nero e polsini bianchi ai polsi.
    Interessante tutto: come hai scritto la trama, come hai scritto l’episodio, il titolo che hai scelto per la storia e pure la domanda finale. Come farai per incastrare tutto? Sono curioso di scoprirlo.

    Grazie e alla prossima.

    • Ciaooo Achilli!
      Eh lalà, grazieee! 😄
      In effetti il titolo poteva essere banalmente “La buona domestica”… ma mi sembrava uno spot pubblicitario per un elettrodomestico 😅 E poi su TheIncipit (che tra l’altro è una delle sue bellezze principali) grazie a chi vota non sai mai come va a finire la storia…. quindi… e quindi niente, benvenuto Corn dog
      Grazie per aver letto!!! 😄

  • Ciao Artemis.
    Leggendo la trama hai attirato la mia attenzione già dalla prima riga. Sono felice quando riesco a leggere qualcosa di studiato che rientri in sottogeneri di un genere che mi piace molto. Essendo quindi un Low Fantasy mi sono aspettavo un’ambientazione reale, cosa che è stata, dimostrando quindi che sai bene ciò che stai facendo. Già dalla trama si capisce il tono ironico che avrà il racconto (cdm, mind flayer ecologisti).

    Poi ho iniziato a leggere il racconto… ed è stato un susseguirsi di cose che amo. Ci troviamo nel sud-est asiatico dato che mi parli di kimchi (coreano), di sepak takraw (thailandese), il che mi piace molto. E aggiungi anche elementi fantasy come diverse razze nel mondo che mi fanno pensare ad un’ispirazione stile gioco di ruolo (i mind flayer vengono proprio dal mondo D&D).

    Mi piacciono molto le citazioni un po’ nerd e hai tutto il mio interesse.

    Il capitolo è scritto molto bene. L’unico appunto che ti posso fare è nella frase “Non che Yu dao fosse davvero un disastro come, ma non ci si poteva mai fidare di qualcuno che come squadra di sepak takraw tifava per le Pizze in faccia”, in cui c’è un come che non dovrebbe esserci (forse un sopravvissuto ai tagli 😂).

    Dandomi vibes manga/anime/gdr non posso non votare per il grembiule, elemento essenziale 😂

    A rileggerti presto! 🙋‍♂️

    • Ciaooo LichtHart!
      Beh a quanto leggo anche tu ne sei un esperto, scommetto più di me!
      Che stella! Non avevo minimamente pensato al sud est asiatico, ma in effetti… hai unito i punti meglio di me 😂 e se sai cosa è il kimchi tanto di cappello… e se lo hai anche assaggiato doppio chapeau! 🤣

      Ispirazione a un gdr? Guarda bello che hai davanti uno gnomo bardo CN e un Master incontrastato, le razze del manuale dei mostri 3.5 me le mangio a colazione 🤣 (perdona il “bello”😂)

      Mi fa davvero piacere che ti sia piaciuto, spero di non perdere il ritmo

      Siii dannato cdm che mi è sfuggito! E ovviamente che ho visualizzato nel momemto in cui il capitolo si è pubblicato. Perdindirindina!

      A presto 😉

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