La Mappa Della Vita

Dove eravamo rimasti?

Che cosa vedremo nel prossimo capitolo? Un incontro sulla pista da ballo (50%)

L’incontro

Kevin mi aveva fatto conoscere il suo amico. Era un tipo piuttosto strano, fumava e stava molto spesso in silenzio.

Aveva i capelli neri e una carnaggione molto pallida, sembrava uscito da un fumetto! Robi, è cosí che lo chiamavano.

Qualche giorno dopo il fidanzato di Anastasia doveva suonare come Dj in un locale al centro della cittá.

Scoprii che per Kevin la musica era una passione e che fosse diventata il suo secondo lavoro. Di giorno lavorava come camerire in uno dei ristoranti piú chic del posto.

Fu proprio cosí che lui e Anastasia si erano conosciuti, ad una festa del mio paese nella quale Kevin era stato contattato per fare il Dj, e tra loro era scoccata quella fatidica scintilla che la avrebbe poi travolta e spinta a partire… e trascinare anche me con lei.

Invidiavo un po’ Anastasia , che al contrario mio, riusciva sempre a prendere le occasioni al balzo. Io, invece, cresciuta con mille paure, non avevo mai avuto il coraggio di staccarmi da quel piccolo paese. Fu forse per quello che mi feci convincere a partire, era come se con lei mi sentivo al sicuro… come se, con la sua forte personalití , la vedessi come la mia salvatrice.

Fu proprio un messaggio di Anastasia che mi avvertí della serata
“Oggi suona Kevin, alle 21.30 si va a ballare… Fatti trovare pronta”
Ero piuttosto eccitata all’idea di farmi una serata e perció mi preparai a puntino, scegliendo i vestiti piú eleganti.

Ricordo che mi portó in un posto molto strano. Per raggiungerlo bisognava passare in uno stretto passaggio che dava su una piazzetta con un patibolo, dove, mi spiegó lei, nel medioevo venivano giustiziati i prigionieri. E proprio dietro quella cupa costruzione, un’insegna rosa lampeggiava con su scritto “Macumba”.

Era un locale molto piccolo e abbastanza affollato.

Una volta dentro, Anastasia mi offrí un drink e ci siamo messe a ballare e cantare le canzoni, ovviamente italiane, a squarciagola.
A un certo punto della serata mi ritrovai da sola e vidi un ragazzo seduto da solo in disparte.

Qualcosa mi spinse ad avvicinarmi, non chiedetemi perché.

Sicuramente l’alcool stava cominciando ad avere il suo effetto. Gli chiesi

“Che fai qua tutto solo?”

“Bevo una birra” rispose lui. Cominciammo a parlare e tra una cosa e l’altra capii che era anche lui amico di Kevin. Mi disse con un sussurro “Mi chiamo Pier”

Io non avendo capito nulla per via della musica e dell’alcool risposi con la prima cosa che mi venne in mente “Sorry I don’t speak english” e dal fatto che lui scoppió a ridere capii subito di aver fatto una figuraccia.

Tra un drink e l’altro si stava facendo molto tardi e il tutto diveniva sempre piú interessante. Le persone ballavano e io decisi di andare a prendere un altro cocktail con due cannucce per dividerlo con lui. Anastasia ci fece piure la foto alla sprovvista ridendosela sotto i baffi.

Una volta finita la serata di Kevin decidemmo di continuare imperterriti la festa nella discoteca piú grande della cittá, Il Gallery.

Pier venne con noi e decisi di pagargli l’entrata in quanto lui mi aveva offerto giá da bere.

La discoteca era suddivisa in tre piani, ogni piano aveva un Dj che metteva diversi tipi di musica. Al piano terra era musica House, al primo piano Hip Hop e nel sotterraneo c’era musica anni ’70 con tanto di pulmino hippie per farsi le foto. Come avrete giá capito , per me era come essere approdata su un altro pianeta. Non aveva mai visto nulla del genere.

Mi buttai in pista e, non mentiró, in quel momento non sapevo nemmeno dov’ero.

Si avvicinó un altro ragazzo, stavolta Inglese e mi disse

“You are very pretty!”

al quale non potei che farfugliare il mio solito “Sorry I don’t speak english”

Con fare presuntuoso, mi cinse e mi bacio sulle labbra.

Io ci rimasi male, lo guardai e me ne andai. Cercai Pier che intanto si era seduto nel suo solito angolino in disparte e non ballava.

Mi sedetti vicino a lui e cominciai a raccontargli quello che mi era appena accaduto. Non so perché , sembrava quasi che dovessi dargli delle spiegazioni.

Lui mi disse che questo capitava spesso e che dovessi starci attenta, come quasi se mi volesse dare un consiglio su come comportarmi.

Mi sentii in colpa, non ne so veramente il motivo, in fin dei conti lo avevo appena conosciuto. Eppure mi sentii stupida e ingiusta.
Forse fu questo a spingermi a lasciargli il mio numero.

Dopo di ció lui mi salutó dicendomi che il giorno dopo avrebbe lavorato e perció non si poteva trattenere ancora a lungo.

Lo guardai andare via un po’ a malincuore ma poi continuai la serata con Anastasia che intanto ballava sui divanetti con Kevin. Lei si che sapeva godersi la vita!

Come proseguirà la storia?

  • Un tremendo litigio, Mina va a vivere da sola (9%)
    9
  • Una telefonata che cambierà la vita di Mina (45%)
    45
  • Approfondiamo la conoscenza con Pier (45%)
    45
Loading ... Loading ...
Categorie

Lascia un commento

45 Commenti

  • Ciao Angelwhite 🙂
    Si nota che questo capitolo ti ha dato delle difficoltà 🙂 al di la di quelle tecniche è un po’ sofferto 🙂
    Però la storia va avanti e Mina si trova a combattere, metaforicamente parlando, con la sua voglia di crescere e maturare anche professionalmente 🙂
    Cosa che, da come ci descrivi tu, nel suo paesino non ha mai potuto fare 🙂
    Voto affinché ottenga il lavoro 🙂
    Forza Mina 🙂 sono con te 🙂
    A presto 🙂

  • Ciao, Angelwhite.
    Il capitolo sembra scritto di fretta, molto di fretta. A parte gli accenti che, visto che hai problemi al pc, sono diventati apostrofi, ci sono diversi errori sintattici e grammaticali e le frasi sono talmente brevi e veloci che quasi sembrano sconnesse tra loro.

    Dai capitoli precedenti si capisce che sai fare molto meglio di così dato che, nonostante la scrittura, l’idea di questo capitolo è molto interessante. Usi giuste metafore e dai giusti spunti per riflettere.

    Nei prossimi capitoli prenditi il tuo tempo, scrivi e rileggi fin quando te per prima non sei sicura di quello che hai scritto.

    Voto per Mina che non ottiene il lavoro. Magari questo dispiacere la avvicinerà di più a Pier e le darà nuovi stimoli nella sua vita.
    Al prossimo capitolo 🙋‍♂️

    • Ciao, non sono d’accordo sul fatto che lo scritto in fretta il capitolo ma lo tengo comunque come consiglio, ti ringrazio alla prossima rileggerò sicuramente più e più volte prima di pubblicare, non sono una scrittrice sono una dilettante ma si può sempre migliorare, è un periodo un po’ pieno per me tante cose a cui pensare con questo non voglio giustificarmi ,ho fatto molta fatica a scrivere non ho trovato molta ispirazione, ma credimi che mi sono impegnata, mi prenderò sicuramente più tempo grazia un saluto🙋🏼‍♀️

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi