Punto e a capo

Dove eravamo rimasti?

Che cosa dice l'hostess agli altri passeggeri? Meglio scoprirlo più in là e ritornare a Hiroki (80%)

4.

Mi sto svegliando sempre più tardi ed ogni volta trovo la casa vuota. Quando vado giù in cucina vedo i coltelli e penso: “e se lo facessi?”. Basterebbe solo impugnare il manico e avvicinarlo alla mia gola o al braccio per porre fine a tutto e ascoltare i miei pensieri. Ma ci vuole troppa forza e io non ce l’ho, non ho tale coraggio. Forse dovrei pensare ad un’altra tecnica ugualmente efficace ma più semplice. Ma quale? Potrei farlo anche con una corda o filo di qualsiasi tipo.

Nel momento in cui nella mia testa i pensieri si fanno sempre più presenti quasi come fossero realistici, vedo una donna che mi guarda ed è proprio di fronte a me. Uscendo dalla cucina c’è la porta d’entrata e lei si trova lì. Non so chi sia ma capisco subito che è la stessa donna che appariva nei miei sogni, gli stessi che ho avuto prima del periodo della pandemia. Non riesco a pronunciare una parola, la guardo e basta. Noto che non ha il solito sguardo intimidatorio che ha sempre avuto nei miei sogni, ma è più serena. Sono immobilizzato perché non riesco a capire da dove sia potuta entrare questa donna in casa mia, visto che l’abitudine di mia madre è sempre stata quella di chiudere la porta a chiave prima di uscire per andare a lavoro. Perché oggi non l’ha fatto? Cos’è cambiato?

-Ciao.- Decido di salutarla.

Ma lei rimane lì immobile come me, senza dire niente. Noto che non mi risponde e non accenna a nessun movimento, il suo sguardo rimane fisso sul mio. Aspetto qualche minuto dopodiché comincio a sentire una lieve agitazione nel petto.

-Scusa, posso sapere chi sei?-

Continua a stare zitta. Decido allora di indietreggiare e salire in camera e mentre corro per le scale mi giro continuamente indietro per vedere se la donna mi segue. Entro in camera e mi butto sul letto.

Mi sveglio dopo due ore tutto sudato perché mi sono addormentato all’improvviso senza accendere l’aria condizionata. In questi giorni a Tokyo fa particolarmente caldo, anche se è normale nel mese d’agosto. Mi ricordo quello che è successo poche ore fa e scendo in cucina per vedere se lei è ancora lì. Accendo tutte le luci ma non c’è nessuno. Cambio stanza, vado in salotto ed è vuoto, lo stesso in bagno e nel ripostiglio. Risalgo le scale e vado in camera di mia madre, niente.

Sto cominciando ad avere paura. Vorrei chiedere a qualcuno chi è questa donna ma nessuno potrebbe mai saperlo, perchè mia madre non mi direbbe niente e non abbiamo vicini di casa. Anche oggi non ho fame, quindi ritorno in camera e gioco un po’ ai videogiochi.

Nei giorni seguenti sto poco bene di salute. Sento delle fitte allo stomaco e credo sia dovuto al fatto che è da cinque giorni che non mangio e bevo poca acqua. Sento la fame, ma voglio morire e questo è l’unico modo in cui ho il coraggio di farlo. A volte vorrei chiedere aiuto ma dubito che qualcuno mi risponderebbe, l’unica persona che c’è nella mia vita è mia madre ma continuiamo a non parlare. Avrei dovuto parlare con la donna sconosciuta, dirle di aiutarla perché è da sola e io non sono capace di starle accanto, nonostante io sia il suo unico figlio. E poi avrei voluto dirle che l’avevo già vista nei miei sogni senza neanche conoscerla, ma l’ho fatta scappare e quindi non le ho detto niente. Con questi pensieri mi riaddormento improvvisamente anche se sento il solito dolore alla bocca dello stomaco.

Mi sveglio nel cuore della notte e vedo nel mio letto la stessa donna di qualche giorno fa. E’ accanto a me e questa volta non ha più lo sguardo sereno di quando l’avevo vista giorni prima, ma ha lo sguardo inquietante dei miei sogni. Non ha vestiti, se non una maglietta bianca a maniche corte che le arriva ai fianchi. La vedo che mi fissa, ma non so cosa voglia da me e quindi decido di salutarla anche stavolta.

-Ciao.- le dico.

Non mi risponde, ma si tocca i capelli e usa le sue dita come se fossero un pettine. Fatico a capire il perché non risponde alle mie domande, ma noto che il suo sguardo da tenebroso è diventato anche piuttosto perverso. Finisce di toccarsi il solito ciuffo e si avvicina verso di me. In realtà prima non era così lontana perché avevo il suo viso di fronte a me, ma adesso ho i suoi occhi proprio a pochi centimetri dai miei.

La sua bocca è vicina al mio orecchio e penso che mi voglia sussurrare qualcosa, ma in realtà mette la sua mano destra sul mio petto e mi spinge verso il basso. Ho la testa sul cuscino e lei si trova sdraiata sopra di me a cavalcioni e non capisco cosa stia succedendo.

Vorrei chiederle qualcosa ma in un attimo mi ritrovo le sue mani che dal petto si sono spostate verso il mio collo. Non ci pensa molto a stringermi fortissimo e inizio a sentire una pressione così intensa che non riesco a respirare. Capisco che mi vuole uccidere e penso che forse se lascio che siano le sue mani a farlo piuttosto che le mie, sarà più facile. Ma la sua presa è troppo forte e comincio ad urlare dalla disperazione, sperando che qualcuno mi possa sentire.

Cosa succede adesso?

  • Vediamo se Francesco può atterrare e Tokyo (14%)
    14
  • Hiroki ne parla con la madre ed incontra lo psichiatra (57%)
    57
  • Si scopre chi è la donna che vuole uccidere Hiroki (29%)
    29
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29 Commenti

  • Ciao Gaia. Il capitolo mi è piaciuto. Così come mi è piaciuto il cambio di atmosfera tra la vita di Hiroki e quella di Francesco.
    Hai una narrazione molto scorrevole e di semplice lettura e mi piace.
    Ora che finalmente Francesco ha realizzato il suo sogno, ci sta un bel tour della città.
    Continua così e al prossimo capitolo 🙋‍♂️

  • Mi sembra che il personaggio di Hiroki di stia letteralmente pregando di scrivere una storia solo su di lui XD Che ci vuoi fare, cara, a volte con le storie funziona così: si impongono, ti fanno cambiare passo con il rischio di fare deragliare tutto XD
    Questo racconto ti è decisamente sfuggito di mano, e con questo non ti sto dicendo che fa schifo o che non sei capace a scrivere. Tutt’altro! Ma sei uscita in modo definitivo dall’idea iniziale, questo è chiaro.
    Considera questo errore come esperienza, e continua l’esercizio fino alla fine 🙋🏼‍♀️❤️

    • Spero di recuperare verso la fine 🥲 come ho già detto a LichtHart, non ho saputo gestire il limite dei capitoli. Approfondire il personaggio di Hiroki è indispensabile per la storia che ho in mente e non potevo tralasciare, ma non ho equilibrato la cosa e ho perso la bussola e un po’ l’obiettivo del racconto.
      Grazie e a presto!

  • Ciao Gaia. Quella che sto per farti non è una critica ma una riflessione e, sono certo, mi smentirai con il proseguo della storia.
    Il genere che hai scelto è il Rosa, dunque il lettore si aspetterebbe storie d’amore, relazioni, aiuti. Dalla storia di Hiroki, però, il genere che ne viene fuori è un thriller/horror psicologico, come avevo commentato anche nel capitolo successivo. Quindi (vuoi per la narrazione che hai deciso di usare, vuoi per le scelte del lettore) ora abbiamo un quadro di chi è Hiroki, ma manca il quadro Francesco che è il secondo protagonista. Dunque mi chiedo se riuscirai in quattro capitoli rimanenti a farci affezionare anche a Francesco e a raccontare una storia rosa. Ma per questo, come ho detto prima, sono certo che mi smentirai.

    Passando alla ciccia del discorso, il capitolo, come al solito mi è piaciuto molto. Usi delle frasi molto semplici che però fanno immedesimare e fanno sentire quelle che sono le vicende che Hiroki affronta; la paura per la donna che lo segue, l’ansia delle persone e la voglia di stare da solo. La donna deve essere una conoscenza di Hiroki (vista la foto dello zio), ma forse l’ha dimenticata, ma sono certo che avrà un ruolo fondamentale per la crescita e la stabilità del personaggio.

    Continua così che stai facendo bene e, indipendentemente se il genere è corretto, o se virerai su altro, la storia che stai costruendo mi sta piacendo. Ora cambiamo un po’ e torniamo sull’altro protagonista: Francesco.

    • Hai perfettamente ragione, penso che mi sia un po’ sfuggita la mano nell’immergermi nel rappresentare la personalità di Hiroki, lui è abbastanza importante in quanto il suo carattere sarà rilevante per tutto il racconto.
      Detto questo, volevo dare un quadro completo di entrambi i personaggi per poi cominciare con la storia d’amore.. Ma forse non ho saputo gestire bene il limite dei 10 capitoli e soprattutto della lunghezza del capitolo che secondo me fa perdere molto. Poi ovviamente devo anche continuare la storia in base a ciò che decide chi vota, però magari ho perso un attimo l’obiettivo principale della storia non tenendo appunto conto che prima o poi dovrà finire 🙂
      Grazie mille per i tuoi consigli comunque ele tue osservazioni, mi sono utili!

    • Hai perfettamente ragione, penso che mi sia un po’ sfuggita la mano nell’immergermi nel rappresentare la personalità di Hiroki, lui è abbastanza importante in quanto il suo carattere sarà rilevante per tutto il racconto.
      Detto questo, volevo dare un quadro completo di entrambi i personaggi per poi cominciare con la storia d’amore.. Ma forse non ho saputo gestire bene il limite dei 10 capitoli e soprattutto della lunghezza del capitolo che secondo me fa perdere molto. Poi ovviamente devo anche continuare la storia in base a ciò che decide chi vota, però magari ho perso un attimo l’obiettivo principale della storia non tenendo appunto conto che prima o poi dovrà finire.
      Grazie mille per i tuoi consigli comunque e le tue osservazioni, mi sono utili!

  • Ciao Gaia. I temi che stai portando e come li stai portando mi piacciono molto. Hai un linguaggio semplice, ma al tempo stesso ricercato e diretto che riesce con poche parole a raccontare e far immaginare situazioni e personaggi.

    La storia è scritta nel complesso molto bene, c’è qualche refuso tipo la ripetizione di “casa” nella scena in cui tornano a casa e la frase “mi alzo seguito da mia madre e mi dirigo verso la stanza da cui proviene” che non ho capito bene. Ma sono piccolezze che non incidono affatto sulla buona riuscita del testo che, invece, è molto molto valido.

    Per ora continuerei a concentrarmi su Hiroki visto che mi piace come lo stai descrivendo. Voto per la strana donna che riappare nuovamente. Forse darà la “spinta” al protagonista per recarsi dallo psichiatra.

    Continua così e a presto 🙋‍♂️

    • Ciao!
      Hai ragione per quanto riguarda le ripetizioni. Non sei il primo che me lo dice, ho fatto leggere i primi capitoli a degli amici e mi hanno detto anche loro che ripeto spesso le parole 🥲 purtroppo è una pecca ma spero di migliorare.
      Ti ringrazio e mi fa piacere che la storia ti stia piacendo, a presto!

  • Ciao Gaia.
    Un capitolo molto distante rispetto ai precedenti. Si capisce maggiormente il rapporto di Hiroki con la madre (chiede alla donna di proteggerla).

    Un capitolo molto dark. Hiroki vuole morire, ma non ha il coraggio di farlo. Una strana donna cerca di ucciderlo. Sarà la sua rappresentazione mentale della morte? Alla fine del capitolo lui urla. Vuole davvero morire? O la paura reale data dalla sua mente lo mette in contatto con il dolore della morte causando in lui un ripensamento?

    Voteri per tornare sulla side-story di Francesco per ora.
    A presto 🙋‍♂️

  • Ciao Gaia.
    Non sono d’accordo quando Francesco dice che del Giappone si parla poco. Anzi. Spesso se ne parla anche troppo e in maniera errata e paradisiaca😂Ma questo è un altro discorso.

    Sono d’accordo invece con Martha quando dice che il capitolo sembra frettoloso. Bella la prima parte del racconto in cui racconti ed esplori quello che è il rapporto Daniel-Francesco e anche il dialogo tra mamma e figlio.

    Quando arriva la partenza però inizi a correre e sembra quasi un elenco di azioni più che un racconto. Magari avresti potuto mostrare al lettore l’ansia di Francesco che saliva man mano che l’ora si avvicinava.

    Comunque voto per tornare a bomba su Hiroki. Un po’ di suspense ci sta.
    A presto 🙋‍♂️

  • Ciao cara 🙋🏼‍♀️❤️ Non lo so, forse avrei preferito che ci mostrassi le differenze tra Francesco e Hiroki utilizzando lo scenario Covid/post Covid. D’altronde anche Francesco lo ha vissuto, no?
    Detto questo voto per continuare la storia del giapponese.

    • Ciao! In realtà preferivo presentare Francesco nella sua personalità anticipando il perché della sua scelta di andare come ricercatore in Giappone. Non volevo che la storia si incentrasse troppo sul periodo covid, che comunque è rilevante ugualmente, infatti nei prossimi capitoli sicuramente scoprirai anche come ha vissuto questo periodo il secondo protagonista.
      Grazie per aver votato e a presto! ☺️

  • Ciao Gaia.
    Anche questo capitolo è molto interessante e ben scritto. Hai delineato appieno il carattere di Francesco, nonché secondo protagonista del racconto.

    Mi piace molto questo personaggio. Ha una vita e un carattere completamente opposti a quelli di Hiroki, frutto del suo differente bagaglio di vita.

    Voto per Francesco e il suo viaggio a Tokyo e aspetto il prossimo capitolo 🙋‍♂️

  • Ciao Gaia.
    La morte, il “distacco” con i genitori e il senso di vuoto sono sentimenti che chiunque adolescente ha provato, prova e proverà. Anche io sono amante del Giappone e della sua cultura, e quello che ci stai portando è, purtroppo, qualcosa di molto reale in quella società.

    Hiroki sta vivendo la sua crisi adolescenziale nel periodo più brutto possibile (periodo Covid), in cui la vicinanza forzata con qualcuno che è diventato “estraneo”, più che avvicinare ha allontanato ancora di più.

    E poi c’è la parte finale del capitolo. “Sei noioso”. È bastata quella piccola, innocua, frase per suscitare nel protagonista tutta una serie di emozioni e sensazioni che, se non opportunatamente gestite, potrebbero essere disastrose.

    Sono molto curioso di leggere i capitoli successivi.

    Dato che sei nuova ti consiglio di leggere e commentare le storie che più ti piacciono, in modo da farti la tua cerchia di lettori e ricevere continui feedback che ti possano aiutare a migliorare.

    Direi che il secondo capitolo lo dedichiamo all’altro protagonista.

    A presto! 🙋‍♂️

    • Ciao!
      Mi fa piacere che il capitolo ti abbia incuriosito. Sono molto ‘affezionata’ al protagonista principale (Hiroki), ma sarà importante anche il secondo.
      Grazie per il tuo commento e anche per i consigli, già sto leggendo qualche altra storia ma non mancherò nel dare il mio contributo commentando.
      A presto 🙂

  • Ciao, e benvenuta su TheIncipit ❤️
    Sei amante del Giappone, e questa cosa trasuda dalle righe che hai scritto. Il mondo della narrativa giapponese, con la sua malinconia, l’ho sempre trovato molto affascinante, chissà perché XD
    Hai scelto un argomento molto delicato, e sono curiosa di leggere i prossimi capitoli.
    Detto ciò ti invito a scoprire le storie degli altri autori (sono certa che ne troverai di bellissime) e voto per il secondo protagonista.
    Scrivi presto 🙋🏼‍♀️❤️

  • Ciao Gaia G,
    Woah che bel inizio denso. Penso che pensare alla morte in adolescenza sia quasi un rito di passaggio che più o meno tutti affrontano trovandosi poi delle risposte, chissà se è lo stesso per il protagonista o c’è dell’altro. Ma ho votato per conoscere il co protagonista, magari avrà una personalità piena di vita che metterà in equilibrio il tutto. Buon lavoro 😊

    • Ciao!
      Sì il primo capitolo è abbastanza forte, volevo introdurre un po’ l’anima del protagonista principale che poi sarà importante anche nei prossimi capitoli. Mi metto già all’opera per l’altro personaggio!
      Grazie per il tuo commento e ci vediamo al prox capitolo 🥰

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