Punto e a capo

Dove eravamo rimasti?

Quale sarà l'argomento del prossimo capitolo? Il viaggio di Francesco (75%)

7.

-Mi dispiace per il disagio, ma purtroppo lungo la rotta c’è una grave turbolenza e non possiamo fare altrimenti.-

Il tedesco accanto a me non riesce a controllare il suo nervosismo e dice qualcosa di incomprensibile. Io faccio una smorfia strana e l’hostess mi guarda, ma la mia espressione è dovuta più al buffo modo di fare del signore che all’accaduto in sé. In ogni caso, ho capito che non arriverò a Tokyo. A quanto pare il destino mi sta remando contro ed io non posso farci niente.

Visto che atterreremo a Pechino posso trovare il lato positivo, nel poco tempo che soggiornerò lì proverò a visitare almeno qualcosa. Il prossimo volo per Tokyo sarà domani alle 12:30 e il viaggio dovrebbe durare due ore, sperando di non assistere ad altri imprevisti.

L’hotel che ho trovato per soggiornare la notte a Pechino è vicino al centro, anche se appena vedo questa città rimango sbalordito dalla sua maestosità. Appena arrivo in camera d’albergo mi precipito sul letto pensando a quanto può essere strana la vita. Ho sognato per tanti anni di poter andare in Giappone, ho risparmiato così tanti soldi per poterci riuscire, e finalmente quando mi trovo ad un passo dal mio sogno me lo vedo sfuggire via dalle mani in un batter d’occhio. Accendo la televisione cercando di distrarmi, ma ovviamente nei programmi parlano cinese ed io non riesco a capire niente. Mi addormento con la speranza che domani sera sarò in un letto diverso, magari in uno qualsiasi di Tokyo.

Appena mi sveglio vado in bagno a lavarmi il viso, sono esattamente le 9:30 e ho un’ora di tempo per scendere a fare colazione e abbandonare la camera.

Quando arrivo alla sala colazione mi aspetto di trovare una grande varietà di cibo cinese anche se onestamente non so cosa si mangia la mattina in Cina, e invece mi ritrovo solo cibo europeo con un misto di verdure e soffritti vari. Al solo pensiero di poter mangiare cipolla fritta a quest’ora della mattina mi viene il vomito, e infatti è l’istinto che provo guardando il mio vicino di tavolo che a destra ha un piatto di cetrioli e pomodori, e a sinistra ha del pane con una crema che sembra nutella.

Me ne vado abbastanza sconsolato dopo aver ingerito una specie di croissant surgelato e me ne risalgo in camera. Sistemo le poche cose che ho uscito dalla valigia ieri sera ed esco.

Sono le 10:15 e mancano circa due ore e mezza per il volo. In questo frangente di tempo posso visitare qualcosa, ma veramente poco visto che devo anche arrivare all’aeroporto.

Ho già puntato a visitare una delle piazze più famose della città, Tiananmen, che si trova a circa dieci minuti a piedi dall’albergo.

Mi incammino e grazie all’aiuto di google maps riesco ad arrivare a destinazione. Appena la vedo ne rimango sbalordito da quanto è immensa, non ho mai visto prima d’ora una piazza così grande. Fortunatamente noto che le presentazioni del luogo sono scritte anche in inglese, e leggo che dalla Porta Tiananmen nel 1949 è stata proclamata da Mao Zedong la Repubblica Popolare Cinese. Mi perdo in questa meraviglia quando mi ricordo che devo andare in aeroporto, controllo l’orario e sono già le undici. Devo assolutamente sbrigarmi. Fortunatamente avevo già controllato in anticipo i mezzi e c’è un autobus che proprio a cinque minuti dalla piazza va all’aeroporto.

Sono le 11:30 quando arrivo e mi sento sollevato, anche se devo dirigermi subito all’imbarco perché l’aeroporto internazionale di Pechino è abbastanza dispersivo.

Riesco ad arrivare senza troppi problemi e vedo che c’è già abbastanza fila. Tra i passeggeri in coda sento che un ragazzo vicino a me sta parlando al cellulare.

-Sì guarda, sono stanco morto.-

Mi giro di scatto perché mi sembra strano aver trovato un italiano in Cina nel mio stesso volo, ma in fin dei conti non è neanche così assurdo. Mi sento un po’ meglio, visto che se non dovessi capire niente almeno saprei a chi chiedere e chi seguire per il resto del volo.

L’hostess che si occupa di controllare i biglietti e il check-in è appena arrivata e dopo una decina di minuti mi trovo seduto in aereo nel mio posto a sedere. Questa volta non ho il posto con il finestrino accanto ma poco mi importa, la cosa che mi interessa di più è arrivare il prima possibile a Tokyo. Una ragazza asiatica si siede accanto a me sorridendomi e io la ricambio, anche se mi sento così stanco che non ho neanche tanta voglia di fare sorrisi educati di circostanza.

Ho dormito per tutta la durata del volo, non accorgendomi delle lamentele  fatte alle hostess o delle nuvole che avrei potuto fotograre per postare la storia su Instagram con la scritta “da oggi sono nihonjin! ” 

Ma in realtà posso postare qualcosa di più concreto, anche se non ne ho il tempo, perchè devo ancora realizzare dentro di me che finalmente sono arrivato a Tokyo.

Cosa fa Francesco adesso che è Tokyo?

  • Effetto sorpresa (50%)
    50
  • Comincia a lavorare nella clinica come assistente psichiatra (0%)
    0
  • Fa il tour della città e va in qualche locale (50%)
    50
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29 Commenti

  • Ciao Gaia. Il capitolo mi è piaciuto. Così come mi è piaciuto il cambio di atmosfera tra la vita di Hiroki e quella di Francesco.
    Hai una narrazione molto scorrevole e di semplice lettura e mi piace.
    Ora che finalmente Francesco ha realizzato il suo sogno, ci sta un bel tour della città.
    Continua così e al prossimo capitolo 🙋‍♂️

  • Mi sembra che il personaggio di Hiroki di stia letteralmente pregando di scrivere una storia solo su di lui XD Che ci vuoi fare, cara, a volte con le storie funziona così: si impongono, ti fanno cambiare passo con il rischio di fare deragliare tutto XD
    Questo racconto ti è decisamente sfuggito di mano, e con questo non ti sto dicendo che fa schifo o che non sei capace a scrivere. Tutt’altro! Ma sei uscita in modo definitivo dall’idea iniziale, questo è chiaro.
    Considera questo errore come esperienza, e continua l’esercizio fino alla fine 🙋🏼‍♀️❤️

    • Spero di recuperare verso la fine 🥲 come ho già detto a LichtHart, non ho saputo gestire il limite dei capitoli. Approfondire il personaggio di Hiroki è indispensabile per la storia che ho in mente e non potevo tralasciare, ma non ho equilibrato la cosa e ho perso la bussola e un po’ l’obiettivo del racconto.
      Grazie e a presto!

  • Ciao Gaia. Quella che sto per farti non è una critica ma una riflessione e, sono certo, mi smentirai con il proseguo della storia.
    Il genere che hai scelto è il Rosa, dunque il lettore si aspetterebbe storie d’amore, relazioni, aiuti. Dalla storia di Hiroki, però, il genere che ne viene fuori è un thriller/horror psicologico, come avevo commentato anche nel capitolo successivo. Quindi (vuoi per la narrazione che hai deciso di usare, vuoi per le scelte del lettore) ora abbiamo un quadro di chi è Hiroki, ma manca il quadro Francesco che è il secondo protagonista. Dunque mi chiedo se riuscirai in quattro capitoli rimanenti a farci affezionare anche a Francesco e a raccontare una storia rosa. Ma per questo, come ho detto prima, sono certo che mi smentirai.

    Passando alla ciccia del discorso, il capitolo, come al solito mi è piaciuto molto. Usi delle frasi molto semplici che però fanno immedesimare e fanno sentire quelle che sono le vicende che Hiroki affronta; la paura per la donna che lo segue, l’ansia delle persone e la voglia di stare da solo. La donna deve essere una conoscenza di Hiroki (vista la foto dello zio), ma forse l’ha dimenticata, ma sono certo che avrà un ruolo fondamentale per la crescita e la stabilità del personaggio.

    Continua così che stai facendo bene e, indipendentemente se il genere è corretto, o se virerai su altro, la storia che stai costruendo mi sta piacendo. Ora cambiamo un po’ e torniamo sull’altro protagonista: Francesco.

    • Hai perfettamente ragione, penso che mi sia un po’ sfuggita la mano nell’immergermi nel rappresentare la personalità di Hiroki, lui è abbastanza importante in quanto il suo carattere sarà rilevante per tutto il racconto.
      Detto questo, volevo dare un quadro completo di entrambi i personaggi per poi cominciare con la storia d’amore.. Ma forse non ho saputo gestire bene il limite dei 10 capitoli e soprattutto della lunghezza del capitolo che secondo me fa perdere molto. Poi ovviamente devo anche continuare la storia in base a ciò che decide chi vota, però magari ho perso un attimo l’obiettivo principale della storia non tenendo appunto conto che prima o poi dovrà finire 🙂
      Grazie mille per i tuoi consigli comunque ele tue osservazioni, mi sono utili!

    • Hai perfettamente ragione, penso che mi sia un po’ sfuggita la mano nell’immergermi nel rappresentare la personalità di Hiroki, lui è abbastanza importante in quanto il suo carattere sarà rilevante per tutto il racconto.
      Detto questo, volevo dare un quadro completo di entrambi i personaggi per poi cominciare con la storia d’amore.. Ma forse non ho saputo gestire bene il limite dei 10 capitoli e soprattutto della lunghezza del capitolo che secondo me fa perdere molto. Poi ovviamente devo anche continuare la storia in base a ciò che decide chi vota, però magari ho perso un attimo l’obiettivo principale della storia non tenendo appunto conto che prima o poi dovrà finire.
      Grazie mille per i tuoi consigli comunque e le tue osservazioni, mi sono utili!

  • Ciao Gaia. I temi che stai portando e come li stai portando mi piacciono molto. Hai un linguaggio semplice, ma al tempo stesso ricercato e diretto che riesce con poche parole a raccontare e far immaginare situazioni e personaggi.

    La storia è scritta nel complesso molto bene, c’è qualche refuso tipo la ripetizione di “casa” nella scena in cui tornano a casa e la frase “mi alzo seguito da mia madre e mi dirigo verso la stanza da cui proviene” che non ho capito bene. Ma sono piccolezze che non incidono affatto sulla buona riuscita del testo che, invece, è molto molto valido.

    Per ora continuerei a concentrarmi su Hiroki visto che mi piace come lo stai descrivendo. Voto per la strana donna che riappare nuovamente. Forse darà la “spinta” al protagonista per recarsi dallo psichiatra.

    Continua così e a presto 🙋‍♂️

    • Ciao!
      Hai ragione per quanto riguarda le ripetizioni. Non sei il primo che me lo dice, ho fatto leggere i primi capitoli a degli amici e mi hanno detto anche loro che ripeto spesso le parole 🥲 purtroppo è una pecca ma spero di migliorare.
      Ti ringrazio e mi fa piacere che la storia ti stia piacendo, a presto!

  • Ciao Gaia.
    Un capitolo molto distante rispetto ai precedenti. Si capisce maggiormente il rapporto di Hiroki con la madre (chiede alla donna di proteggerla).

    Un capitolo molto dark. Hiroki vuole morire, ma non ha il coraggio di farlo. Una strana donna cerca di ucciderlo. Sarà la sua rappresentazione mentale della morte? Alla fine del capitolo lui urla. Vuole davvero morire? O la paura reale data dalla sua mente lo mette in contatto con il dolore della morte causando in lui un ripensamento?

    Voteri per tornare sulla side-story di Francesco per ora.
    A presto 🙋‍♂️

  • Ciao Gaia.
    Non sono d’accordo quando Francesco dice che del Giappone si parla poco. Anzi. Spesso se ne parla anche troppo e in maniera errata e paradisiaca😂Ma questo è un altro discorso.

    Sono d’accordo invece con Martha quando dice che il capitolo sembra frettoloso. Bella la prima parte del racconto in cui racconti ed esplori quello che è il rapporto Daniel-Francesco e anche il dialogo tra mamma e figlio.

    Quando arriva la partenza però inizi a correre e sembra quasi un elenco di azioni più che un racconto. Magari avresti potuto mostrare al lettore l’ansia di Francesco che saliva man mano che l’ora si avvicinava.

    Comunque voto per tornare a bomba su Hiroki. Un po’ di suspense ci sta.
    A presto 🙋‍♂️

  • Ciao cara 🙋🏼‍♀️❤️ Non lo so, forse avrei preferito che ci mostrassi le differenze tra Francesco e Hiroki utilizzando lo scenario Covid/post Covid. D’altronde anche Francesco lo ha vissuto, no?
    Detto questo voto per continuare la storia del giapponese.

    • Ciao! In realtà preferivo presentare Francesco nella sua personalità anticipando il perché della sua scelta di andare come ricercatore in Giappone. Non volevo che la storia si incentrasse troppo sul periodo covid, che comunque è rilevante ugualmente, infatti nei prossimi capitoli sicuramente scoprirai anche come ha vissuto questo periodo il secondo protagonista.
      Grazie per aver votato e a presto! ☺️

  • Ciao Gaia.
    Anche questo capitolo è molto interessante e ben scritto. Hai delineato appieno il carattere di Francesco, nonché secondo protagonista del racconto.

    Mi piace molto questo personaggio. Ha una vita e un carattere completamente opposti a quelli di Hiroki, frutto del suo differente bagaglio di vita.

    Voto per Francesco e il suo viaggio a Tokyo e aspetto il prossimo capitolo 🙋‍♂️

  • Ciao Gaia.
    La morte, il “distacco” con i genitori e il senso di vuoto sono sentimenti che chiunque adolescente ha provato, prova e proverà. Anche io sono amante del Giappone e della sua cultura, e quello che ci stai portando è, purtroppo, qualcosa di molto reale in quella società.

    Hiroki sta vivendo la sua crisi adolescenziale nel periodo più brutto possibile (periodo Covid), in cui la vicinanza forzata con qualcuno che è diventato “estraneo”, più che avvicinare ha allontanato ancora di più.

    E poi c’è la parte finale del capitolo. “Sei noioso”. È bastata quella piccola, innocua, frase per suscitare nel protagonista tutta una serie di emozioni e sensazioni che, se non opportunatamente gestite, potrebbero essere disastrose.

    Sono molto curioso di leggere i capitoli successivi.

    Dato che sei nuova ti consiglio di leggere e commentare le storie che più ti piacciono, in modo da farti la tua cerchia di lettori e ricevere continui feedback che ti possano aiutare a migliorare.

    Direi che il secondo capitolo lo dedichiamo all’altro protagonista.

    A presto! 🙋‍♂️

    • Ciao!
      Mi fa piacere che il capitolo ti abbia incuriosito. Sono molto ‘affezionata’ al protagonista principale (Hiroki), ma sarà importante anche il secondo.
      Grazie per il tuo commento e anche per i consigli, già sto leggendo qualche altra storia ma non mancherò nel dare il mio contributo commentando.
      A presto 🙂

  • Ciao, e benvenuta su TheIncipit ❤️
    Sei amante del Giappone, e questa cosa trasuda dalle righe che hai scritto. Il mondo della narrativa giapponese, con la sua malinconia, l’ho sempre trovato molto affascinante, chissà perché XD
    Hai scelto un argomento molto delicato, e sono curiosa di leggere i prossimi capitoli.
    Detto ciò ti invito a scoprire le storie degli altri autori (sono certa che ne troverai di bellissime) e voto per il secondo protagonista.
    Scrivi presto 🙋🏼‍♀️❤️

  • Ciao Gaia G,
    Woah che bel inizio denso. Penso che pensare alla morte in adolescenza sia quasi un rito di passaggio che più o meno tutti affrontano trovandosi poi delle risposte, chissà se è lo stesso per il protagonista o c’è dell’altro. Ma ho votato per conoscere il co protagonista, magari avrà una personalità piena di vita che metterà in equilibrio il tutto. Buon lavoro 😊

    • Ciao!
      Sì il primo capitolo è abbastanza forte, volevo introdurre un po’ l’anima del protagonista principale che poi sarà importante anche nei prossimi capitoli. Mi metto già all’opera per l’altro personaggio!
      Grazie per il tuo commento e ci vediamo al prox capitolo 🥰

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