ALL HALLOWS’ EVE

Mia cara Elizabeth

Mia cara Elizabeth,
col cuore gonfio di emozione ti informo che farò parte della spedizione che ha portato il mio mentore Alfred Russel Wallace nelle Indie Orientali.
Mi duole non poterti comunicare questa notizia di persona, ma W. esige che mi metta in viaggio immantinente, in modo da raggiungerlo il prima possibile.

In un dispaccio mi ha messo a conoscenza del fatto che l’illustratore al suo seguito ha perso un braccio a causa di uno sfortunoso incidente, quindi, mia adorata, ti informo che il prossimo venerdì partirò alla volta di Sumatra.

Come mia consuetudine terrò un giornale privato su cui annoterò le mie riflessioni.

Nel frattempo voglia Iddio proteggerti.

Tuo Samuel F. Warner

*

Celebes, 20 maggio 1857

La flora maestosa e selvaggia, la fauna inusuale; ma soprattutto gli odori di cui l’aria è pregna.
I sapori dei cibi, le spezie mai saggiate.
I volti misteriosi degli abitanti che popolano queste terre inesplorate e aspre non sono altro che uno scudo atto a proteggere un animo gentile e servizievole.
Mi sono bastati pochi mesi per riuscire a farmi capire e per imparare qualche parola di questa loro lingua indigena.
Le illustrazioni mi escono bene: Wallace mi ha incaricato di massima priorità nei confronti di quello che ha battezzato Uccello del Paradiso.

Accompagnato da Tom (questo è il nome che ho dato all’indigeno che mi fa da guida) mi inoltro nella foresta, visito la spiaggia, scopro fonti di acqua potabile e fresca. Quanta bellezza!

La mia capanna è al limitar del villaggio fortificato, e la sera enormi falò – le cui altissime lingue sembrano voler sfiorare il nero del cielo – vengono accesi per tenere lontane le bestie e gli spiriti maligni, che qui chiamano Bombo.

Qui si crede che gli spiriti maligni vivano negli alberi, nelle pietre, nelle montagne e nelle sorgenti.
Batitong, li chiamano, e sono spiriti terrificanti che mangiano le viscere delle persone addormentate;
Po’pok invece sono coloro che volano di notte;
Paragusi quelli che vagano nella foresta e si trasformano in uomini lupo.

*

Celebes, 30 maggio 1857

W. mi ha comunicato la sua intenzione di lasciarmi qui sull’isola per altre due settimane, in modo da poter portare avanti la ricerca di altre creature elusive.

In modo particolare mi dovrò occupare di catalogare gli uccelli e i primati mentre W. si recherà a Ternate, nelle Molucche, convocato da James Brooke: rajah di Sarawak e finanziatore della spedizione.

Farà ritorno tra due settimane.

*

Celebes, 30 giugno 1857

Passo le mie giornate a disegnare illustrazioni di volatili e insetti.
Tom non accondiscende la mia volontà di visitare la parte sud est dell’isola: il poveretto crede che in quella zona ci sia il fulcro degli spiriti maligni.

Non ho notizie da Wallace.

*

Celebes, 30 luglio 1857

Nessuna da Wallace.

Gli indigeni sono in fermento in occasione del Ma ‘Nene.
Tom ha provato a spiegarmi, ma confesso di averci capito poco. So che gli indigeni son molto rispettosi nei confronti dei defunti e della Morte, essi credono nel Aluk to Dolo e ne praticano il culto venerando i morti e dando loro degna sepoltura tumulandoli nei fianchi della montagna.

*

Celebes, 10 Agosto 1857

Iddio mi aiuti!
Indigeni barbari e traviati! Che Iddio li fulmini!
Mai nella mia vita mi sarei osato immaginare la scena a cui ho assistito oggi:
gli indigeni hanno riesumato quattro salme e le hanno deposte al sole ad asciugare!

Una volta asciutte le hanno profumate con essenze e pettinate e abbigliate con vesti nuove!
Ho spiegato a Tom che questo è peccato, e Tom s’è alzato e m’ha lasciato solo, accanto al fuoco.
Da quel momento rifugge i miei contatti, così lui come gli altri indigeni.

Nessuna nuova da W.

*

Celebes, 10 Agosto 1857

Oggi è morto un indigeno, e da lontano ho potuto osservare come questi nativi, all’apparenza buoni e caritatevoli, nascondano una brutalità senza eguali.

Alla fine di lungo rito, mentre le fiamme danzavano potenti verso il cielo stellato, il ritmo dei tamburi s’è fatto serrato, culminando con il taglio della testa della salma!

L’anziano del villaggio ha posto la testa cadaverica in una fossa colma d’acqua dolce e riscaldata da legname e sterpaglie, lasciandola in immersione fino a che la pelle ed i muscoli e i tessuti non si sono staccati.
A turno gli abitanti del villaggio hanno bevuto di quel immondo liquido! Uomini, donne, bambini!
Che io sia maledetto per aver presenziato a tutto ciò!

Che io sia maledetto.

*

Celebes, 30 settembre 1857

Di Wallace nessuna notizia.

Sono diventato un emarginato, e vivo lontano dal villaggio. Ogni sera Tom mi fa visita e mi porta in dono una torcia in modo che io possa accendere un modesto fuoco.
Mi guarda con occhi carichi di pena, ma non risponde alle mie domande.

Mi nutro di frutta, a volte di qualche roditore.

*

Celebes, 31 ottobre 1857

I tamburi sono più fragorosi che mai.
Scrivo queste righe alla luce del falò, sotto una luna grande come non ho visto mai. Una scia di fiaccole sta percorrendo il sentiero che porta al villaggio.

Vengono a prendermi!

Possa Iddio vegliare la mia anima, perdonare i miei peccati e

Nel prossimo capitolo andremo nel futuro e la location sarà...

  • Una villa di campagna (50%)
    50
  • Un orfanotrofio (17%)
    17
  • Un collegio (33%)
    33
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38 Commenti

  • Ciao Martha,
    Sapevo che eri brava ma mi stai davvero meravigliando. La tua prosa è bellissima a mio avviso, e mi torna alla mente il paradosso-verità che un bravo comico è sicuramente anche un bravo attore drammatico. Evidentemente vale anche per gli autori. Non posso che congratularmi e aspettare il prossimo, quale che sia.
    🌻🙋‍♂️

  • Ciao Martha 🙂
    Che dire, il capitolo ti mette i brividi, e non solo per la pelle fredda di Elsa, il che mi piace molto 🙂
    Sono dinnanzi a un buon horror paranormale e per adesso ci stai guidando bene verso l inferno 🙂
    Che lo spirito della nonna si sia impadronito della nipote 😉
    Io direi per il momento di lasciare tutto in famiglia 🙂 e voto per uno zio e una zia 🙂
    Aspetto il prossimo capitolo per seguirti in queste bellissime atmosfere cupe e oscure verso la festa di Halloween 🙂
    A presto 🙂

  • Ciao Martha 🙂
    Da fan del genere non posso che farti i complimenti 🙂
    L’ oscurità descritta mi ha fatto accapponare la pelle da parte di Beth 🙂
    Stiamo parlando di una nonna defunta, e in riferimento ad Halloween, in Inghilterra wow, manca solo il cimitero 😉
    A presto 🙂

  • Ciao, Martha.
    Ti confesso che il cimitero di campagna mi ha tentato parecchio, ma il lago in ottobre…
    Crepuscolare e al tempo stesso intrigante e vivido. Mi piace, mi piace molto. Le lettere di lei vanno avanti per molto più tempo rispetto al diario di lui… ma forse manca un pezzo, anzi, molto probabilmente manca un pezzo e io sono qui pronta ad aspettare di sapere di che si tratta. Molto bene. Un saluto e alla prossima!

  • Martha parto dicendoti che adoro le storie horror in cui un oggetto fa da tramite tra reale e finzione, vita e morte. E qui pare proprio che quelle lettere date dall’uomo misterioso, unite a quelle in mano alle ragazze, siano un bel punto di partenza per una bella storia.

    Il capitolo è scritto molto bene. Ricorda molti libri e film in cui puntualmente un tipo dice “devo mettere a posto le cose”, ma poi puntualmente fa danni inimmaginabili. E anche in questa storia l’uomo dice “DEVO chiudere il cerchio”, ma poi senza specificare altro lascia tutto in mano alle ragazze.

    Nel prossimo capitolo ce la vedo una bella scena in riva al lago no?

  • Ciao Martha,
    Non so che dire, la storia è così… sospesa, affascinante.
    La prima parte fino a “esisteva veramente ” è fantastica, non aggiungo altro.
    Non abbandonare mai questa linea narrativa, leggerti qui è davvero molto, molto bello. Grazie.
    🙋‍♂️🌻

  • Questa continuazione è davvero coinvolgente! La scoperta delle lettere mai recapitate e la comprensione del legame tra Samuel Francis Warner e Elizabeth Annie Bell aggiungono un tocco di mistero e drammaticità alla trama. Mi piace come la storia esplora il tema delle lettere non recapitate e delle emozioni intrecciate nei destini delle persone. La scrittura è avvincente e crea una suspense palpabile. Non vedo l’ora di scoprire come si svilupperà questa storia e come verrà chiuso il cerchio dei misteri del passato!

  • Lo sapevate?

    “L’isola di Celebes oggi si chiama Salawesi ❤️
    Il naturalista britannico Alfred Russel Wallace, che elaborò una teoria evoluzionistica parallelamente a Darwin, fu uno dei primi europei a esplorare Celebes, a metà dell’Ottocento.
    Sorpreso dalla varietà di specie faunistiche presenti, confermò che Celebes ospitava due gruppi distinti di animali, provenienti dall’Asia e dall’Australia, a conferma dell’ipotesi di un’antica unione dell’isola a entrambi i continenti.” (Fonte Wikipedia)

    Per saperne di più:

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/L%27arcipelago_malese

    Puoi trovare il libro di Wallace qui:

    https://www.libreriauniversitaria.it/arcipelago-malese-wallace-alfred-mimesis/libro/9788857519470
    Il personaggio di Samuel F. Warner, invece, non lo troverai da nessuna parte perché l’ho inventato ioh XD
    🙋🏼‍♀️❤️

  • Ciao Martha,
    Mi ha colpito la tua abilità nel descrivere l’atmosfera e le emozioni del protagonista mentre esplora queste terre sconosciute. Le sue osservazioni sulla cultura indigena, le credenze spirituali e i rituali sono davvero affascinanti.
    La tensione cresce man mano che il protagonista si trova coinvolto in eventi inquietanti e misteriosi, inclusi quei riti macabri e il comportamento strano degli indigeni. Il fatto che perda il contatto con il suo mentore, Wallace, aggiunge ancora più suspense alla storia.
    Mi piacerebbe davvero saperne di più su come questa storia si sviluppa. Continua a scrivere e a condividere questa affascinante avventura!
    A presto.

  • Avete deciso di regalarmi un inizio di autunno davvero intrigante, mi riferisco a Massimo e alla sua Gitana 😉. Bello, bello e cupo, terrificante e attraente. Mi piace molto e so che metterai su una storia coi fiocchi (neri).
    Voto il collegio, si nascondono cose orribili in un collegio grande e isolato, ma chissà se lo sarà. Sto giusto leggendo una storia così ambientata…
    Alla prossima!

  • Good morning bel Gattone ❤️
    La villa in campagna l’ho visualizzata meno enorme di quella di Raccoon City XD e molto più British XD
    Ebbene sì, nel prossimo capitolo si va dalle tue parti!
    O credevi che si restava sull’isola di Celebes? XD XD
    Grazie per l’interessamento 🙋🏼‍♀️❤️

  • Martha stai portando uno dei miei generi preferiti (se non IL preferito).
    Questo incipit mi ha ricordato “Il richiamo di Cthulhu” di Lovecraft (non so se ti è stato di ispirazione) e quindi non posso che seguirti e aspettare ogni capitolo che porterai.
    Mi piace che gli elementi che hai inserito sono proprie delle culture indigene indonesiane (Aluk to Dolo in cui si venerano gli antenati, il protagonista che viene isolato dopo avere offeso la pratica Ma ‘Nene, il Batitong che proviene dai corpo di una donna morta di parto). Io adoro le leggende e tutte le tradizioni horror delle diverse civiltà e quindi sono felice quando le ritrovo in un racconto, soprattutto horror.
    Come prossima location indicherei una villa in campagna, giusto per dare contrasto tra la villa e l’ambiente isolare del primo capitolo.

    • Buongiorno, caro ❤️
      Non so se troverai altro del buon HP, che la direzione da ancora non mi è chiara: quello che so è che non sarà una trashata (o almeno l’intenzione è quella XD XD) e che ho ritrovato un vecchio racconto da 10’000 battute che scrissi tanti anni fa (ma non nel 1857) : ho tagliato via il finale e ho deciso di usare la parte iniziale come prologo XD
      Poi mi dirai, intanto ti ringrazio per l’interessamento 🙋🏼‍♀️❤️

  • Ciao Martha 🙂
    Ho appena letto il finale di come la pioggia per gli zombie ridendo e ora leggo questo capitolo pieno di tensione, è come se mi hai tirato una secchiata di acqua congelata in faccia 🙂
    Apprezzo la tua decisione di descrivere la storia attraverso un diario e utilizzando un tipo di lessico consono al periodo storico di cui ci parli 🙂
    Sarà strano vedere la Martha senza zombies per una volta, perciò per restare in tema voto la villa di campagna (come l’ inizio di resident evil, tie 🙂 )
    E vedo cosa ci tiri fuori 🙂
    A presto 🙂

    • Good morning bel Gattone ❤️
      La villa in campagna l’ho visualizzata meno enorme di quella di Raccoon City XD e molto più British XD
      Ebbene sì, nel prossimo capitolo si va dalle tue parti!
      O credevi che si restava sull’isola di Celebes? XD XD
      Grazie per l’interessamento 🙋🏼‍♀️❤️

  • Fiori, frutta, uccelli del paradiso e poi il solito rovescio della medaglia, con lo strascico che arriva fino a noi.
    Ci stai preparando un bel piattino direi. Voto l’orfanotrofio, e vediamo che succede, (dopo un incipith così! )
    Intanto un augurio di buon viaggio e appuntamento al secondo!
    🌻🙋‍♂️

  • Voto un collegio!

    Ciao! Questa volta la storia l’hai classificata come horror, genere che io non segue perché non mi piace spaventarmi. Ma vediamo se questo punta più sul mistero (stile Ghost Story) o sulla paura (nel qual caso, scappo).

    Ciao 🙂
    PS: PRIMO!

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