Dopo la Luce

Dove eravamo rimasti?

Chi sei? Una mutante geneticamente modificata (50%)

Anche i mutanti piangono

Gabriel aveva sentito le voci che giravano riguardo al reattore 51. E se c’era una cosa che la vita dopo la Nebbia gli aveva insegnato, era questa: la verità è sicuramente peggiore delle cose che hai sentito.

Oggi ne aveva la conferma davanti agli occhi. Sotto la bianca luce al neon La cosa – persona, persona – che aveva aiutato a fuggire dal reattore aveva gran poco di umano, ma Gabriel sapeva che c’era una coscienza dentro di lei, e che quindi era da considerare senziente.

La prima cosa che si notava era che la ragazzina aveva la pelle completamente nera. Su questo non c’era da sorprendersi, in verità: l’eccesso di melatonina protegge dalle radiazioni; anche gli umani e gli animali sopravvissuti alla Luce avevano cominciato a scurirsi sempre di più. La natura si ingegna e si aggiusta, se le si lascia il tempo per farlo.

Peccato che il tempo fosse ormai scaduto per tutti.

Oltre Mercedes e Max, stretti nella piccola cucina della safehouse c’erano Leo e Cole. I due uomini non avevano detto una parola, ma i loro occhi furiosi dicevano a Gabriel quello che serviva sapere: non erano affatto contenti di quella novità. 

Gabriel osservò la ragazzina farsi piccola sotto i loro sguardi. I suoi capelli erano radi e verde rancido; gli occhi erano infossati, neri dalla pupilla alla cornea. Non aveva né ciglia né sopracciglia; tutto il corpo era glabro, magro e deforme, con le costole che sporgevano aguzze e le ossa del bacino sproporzionate rispetto al resto del corpo. 

Infine, la ragazzina aveva due ali. Una piccola, contratta, come un feto deforme. L’altra enorme, gloriosa, ricoperta di piccole squame nere. Si radicavano sulla schiena attraverso due tumide cicatrici verticali sopra le scapole.

Gabriel sentì lacrime di pena e orrore pizzicargli il naso. Cosa diavolo le avevano fatto?

Da tempo giravano voci di esperimenti umani. Di cavie e di ingegneria genetica, di nascite programmate, vivisezioni e innesti. Come in tutte le guerre, dopotutto: Gabriel aveva studiato la storia, nella sua vecchia vita. Non c’era nulla di nuovo nel dolore e nella disgrazia di quel mondo distrutto. E se andava avanti così, l’Unità 731 sarebbe tornata per restare.

A Gabriel si annodò lo stomaco. Che morissero tutti male, cazzo. Era felice di aver fatto saltare in aria tutta quella merda che chiamavano Riassestamento.

La ragazzina era in evidente imbarazzo sotto lo sguardo di tutti. 

“Max” chiamò l’uomo. La donna con i capelli rossi lo guardò da dietro le lenti spesse degli occhiali. “Portala di là. Dalle da mangiare”.

Max annuì. Fece un cenno la ragazzina, che la seguì docile fuori dalla cucina.

Appena la porta si chiuse alle sue spalle, Gabriel fu assordato dal benvenuto che si aspettava.

“Che cazzo pensi di farne, Gabriel?!”

“Gabriel… solo uno stronzo come te può pensare di portarsi dietro uno mostro come quello. Tra meno di una settimana dobbiamo sparire da qui. Quell’affare non è esattamente una presenza discreta.”

Le voci irate dei suoi compagni si accavallarono una sull’altra fino a perdere significato. Gabriel, stremato, continuò a fissare la porta chiusa.

***

La signorina chiamata Max fu gentile con me. Aveva negli occhi un malcelato orrore, ma a quello ero abituata. Non ero abituata invece alle parole sussurrate, al cibo offerto con gentilezza, ad un luogo tranquillo in cui mangiare seduta come una persona vera.

Mentre ingoiavo i fagioli in scatola con il cucchiaio, lacrime di stress cominciarono a rotolarmi giù dalle guance. Cosa sarebbe successo adesso? Cosa ne sarebbe stato di me? Mi succedeva spesso di cadere in una spirale di angoscia immotivata. I miei dottori lo chiamavano “difetto ormonale”. 

Eravamo sedute su uno dei tavolini di plastica gialla del fast food. C’era odore di fritto e di mozziconi di sigarette. Sentivo le voci arrabbiate delle persone al di là della porta della cucina; ce l’avevano con Gabriel perché mi aveva portata lì. Ovunque andassi, ero un problema. Ero frutto della tragedia e del fallimento, e una tragedia e un fallimento sarei rimasta per tutta la vita.

“Mangia lentamente” disse la donna con i capelli rossi seduta di fronte a me. “Se è da tanto che non mangi, potresti stare male”.

Annuii obbediente e posai la lattina sul tavolo. Tirai su col naso.

“Vuoi raccontarmi cosa è successo?” mi chiese.

La guardai. Gli occhiali da vista le facevano gli occhi enormi. Nella penombra del locale, mi parvero verdi.

“Non ricordo molto… del prima” le dissi.

“Non importa. Adesso sei al sicuro. Se ti fa sentire meglio, puoi parlare; altrimenti possiamo stare in silenzio”.

Attutita dalle pareti, udii la voce di Mercedes insultare Gabriel in spagnolo. Diverse voci maschili le diedero ragione.

Ricacciai indietro le lacrime e decisi di fidarmi della signorina gentile. “Cosa vorresti sapere?”

Cosa vorresti sapere?

  • Cosa stanno facendo Gabriel e i suoi compari? Perché fanno esplodere i reattori? (50%)
    50
  • Qual è la storia della ragazzina e del reattore 51? (0%)
    0
  • Perché ci troviamo in questo futuro distopico? Cosa è successo al pianeta? (50%)
    50
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35 Commenti

  • Mi interessano tutti e tre, quindi tiro a caso e scelgo… Gabriel ed i reattori!

    Ciao! Aspettavo questo capitolo. La descrizione della mutata, a parte costole sporgenti e bacino deforme, era esattamente come me l’aspettavo, non so perché.
    Attualmente Gabriel è quello che mi sta simpatico perché l’ha aiutata. Anche Max sembra gentile, ma nei precedenti capitoli non lo era, quindi non so ancora cosa pensare.
    E poi c’è questa unità 731 che chissà che cos’è…

    In ogni caso sono arcicurioso di tutto 🙂

    Ciao 🙂

  • Ero indecisa tra conoscere la storia della ragazzina e comprendere il motivo per il quale ci troviamo in un futuro distopico ma, alla fine, dovendo fare una scelta, ho optato per quest’ultima.
    Di solito il genere fantascientifico non rientra esattamente nelle mie corde, ma sono attratta dalle storie che trattane di futuri distopici dunque ti seguo molto volentieri.
    A presto!
    -Ross-

  • Ciao, Emma J.

    Mi dispiace per Martha e Red Dragon, ma non amo molto i mutanti (con l’eccezione di Leela di Futurama, ma quella è un’altra storia) quindi ho scelto la cavia umana fallita.
    Anche in questo secondo episodio ho seguito senza problemi i diversi narratori, quindi va’ pure avanti così che mi sto godendo la lettura.

    Grazie e alla prossima.

  • Assolutamente una mutante! Geneticamente modificato significa che le hanno iniettato un virus zombie, giusto?XD
    Dimmi di sì ti prego ❤️
    L’azione e il coinvolgimento continuano, e ora si è aperto un portone che ci potrà svelare un sacco di ckse!
    Sempre brava, direi che hai il lettore in pugno, mica pizza e fichi 🙋🏼‍♀️❤️

  • L’episodio continua a portarmi in un mondo oscuro e misterioso, dove l’incertezza e la tensione regnano sovrane. La descrizione vivida degli eventi, dei personaggi e degli ambienti crea un’atmosfera coinvolgente, mentre la trama si snoda attraverso rivelazioni inaspettate e svolte misteriose. La caratterizzazione dei personaggi, in particolare di Gabriel, Mercedes e la ragazza dal reattore, è ricca di sfumature e li rende interessanti e complessi. Non vedo l’ora di scoprire cosa accadrà dopo questa inquietante introduzione e come si svilupperanno le relazioni tra i personaggi.

  • Voto una mutante geneticamente modificata! Anche se l’esperimento malvagio di AI mi intrigava pure.

    Ho adorato questo capitolo! Quella sensazione di impotenza e libertà contrapposte mi ha lasciato affascinato. Personalmente parlando (ma potrebbe essere solo una mia fantasia) non credo che la ragazzina (adesso sappiamo più o meno l’età) sia davvero così mostruosa come la vede Mercedes. Certo, mi immagino che sia una cosa veramente strana da vedere…

    Ancora mi chiedo cosa stavano facendo tutti questi al reattore, facendo esplodere ogni cosa e suicidandosi nel tentativo…

    Ciao 🙂

  • Ora come ora la fuga mi sembra l’unica cosa da fare. Le spiegazioni verranno dopo.
    Sospettavo fin da subito che il protagonista non era umano. Ora c’è solo da capire se è un animale, un essere umano deforme oppure un essere inumano.
    Non vedo l’ora che esce il prossimo capitolo.

  • Ero indeciso tra andare avanti e tornare indietro: alla fine ho scelto di tornare indietro, giusto per darti un pareggio 😛

    Ciao! L’incipit è fenomenale! Si capisce ben poco ma mette tutti i pilastri per sviluppare la storia 🙂 Ancora non ho capito l’aspetto della protagonista (parla di ali) e del perché sanguini quando parla, ma c’è tempo per capirlo. Interessante il doppio narratore, prima e terza persona; se riesci a tenere un buon ritmo tra i due, dovrebbe venir fuori qualcosa di interessante 🙂

    Ci sono delle frasi che non riesco a capire se la protagonista pensi o parli.

    Ciao 🙂

  • Ciao EmmaJTurner. Questo episodio è davvero avvincente! La tensione e la paura che trasmetti attraverso la narrazione sono palpabili. L’atmosfera è carica di suspense e mi sono sentito coinvolto nella situazione insieme ai personaggi. La descrizione dei dettagli, come il buio, le esplosioni e le sensazioni dei personaggi, aggiunge profondità alla storia. Non vedo l’ora di scoprire cosa succederà dopo e come si svilupperanno i personaggi. Continua così!

  • Fuggiamo, cara ❤️ sbrigatih!
    Avvincente, misterioso, adrenalinico: in bocca al lupo per questo esperimento/nuova avventura 🙋🏼‍♀️❤️

    P.s. bentornata, era ora ❤️

    P.s.2
    Ma per leggere “L’Abbazia del Roseto” devo andare proprio su EFP? XD quel posto mi fa paurah XD XD

    • Ciao Martha! Grazie mille ❤️ Vediamo se riesco a tirare fuori qualcosa di buono (anche se sarà più difficile, aaaah tremo già).

      P.S.: A me terrorizza WattPad, per questo sono su EFP! Sarà che non sono più tanto giovane… xD Ma se fai un salto a trovarmi sarò molto molto felice! Anche “Fiori di Sambuco” è più lungo rispetto al racconto che hai letto qui, ha qualche scena in più… ma il fulcro è lo stesso!

        • Ciao Martha! Su EFP non si può mandare un messaggio privato ad un autore, si possono solo lasciare recensioni a cui rispondere privatamente. Inoltre EFP è aperto alla lettura anche senza iscrizione: puoi quindi leggere già le storie lì (se non vietate ai minori, per le quali è necessario registrarsi, giustamente); WattPad invece è un sito chiuso: solo chi si iscrive può leggere le storie, e la demografica è molto più giovane e aggressiva (non mi stupirebbe se ci fossero stati casi di plagio, bullismo e o molestie).
          Io sono su EFP dal 2008 e mi sono sempre trovata bene, anche nel periodo 2011-2013 quando la piattaforma era molto famosa e frequentata. La community è moderata e molto più rilassata rispetto a WattPad 🙂

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