LA GITANA CHE BUSSÒ ALLA MIA PORTA LA NOTTE DI HALLOWEEN

Dove eravamo rimasti?

Dov'è il problema? Il problema non è la videoteca: il problema è chi sta dietro al bancone della videoteca... (86%)

La videoteca

La storica videoteca della nostra zona è famosa per due cose: l’ampio catalogo di B Movies – roba scovata in vecchie soffitte – e i loro gestori, due fratelli gemelli identici uguali uguali uguali. Ilaria e Ilario.

Kevin, da tempi immemori, ha un problema con Ilaria e questo problema non gli permette di bazzicare la videoteca con la frequenza con cui vorrebbe: per lui, grande cinefilo, non poter frequentare abitualmente la videoteca rappresentava una tortura. Né più né meno.

Le videocassette gliele vado a noleggiare io, gliele riporto io. E spesso mi devo pure sorbire la paternale perché Kevin ha l’abitudine di non riavvolgerle.

Di questo problema tra lui e Ilaria ne sono sempre stato a conoscenza, sì, ma non ho mai indagato sulla sua natura: d’altronde non sono mai stato un tipo curioso.
La faccenda, però, crea sempre un po’ di tensione tra me e Kevin: come se lui morisse dalla voglia di raccontarmi di questo problema, ma per una ragione o per l’altra continua a fare il vago. A fare il misterioso.

«Vabbè…», dice Kevin. Poi addenta il suo cheeseburger . «Fo fai fe fel fofto fof fi fiafe.»

Lo guardo, scuoto la testa, gli dico che è proprio un imbecille.

«Potrei capirti se mi dici no, in videoteca non ci vado perché là ci sono i ragni… »

«Magari ci fossero i ragni! Magari!», dice Kevin. Poi attacca di nuovo il panino. «Fa fu fhe fe fuoi fafefe.»

Lo scruto, inclino la testa di lato, appoggio gli avambracci sul tavolo.

«Capisco il fatto che sei a disagio con Ilaria», dico. «Ma qui dobbiamo indagare: chi c’è dietro a ‘sta storia della gitana? Perché è venuta da me? Cosa vuole? Per chi lavora?»

«Basta, cacchiarola!», dice Kevin. Poi molla un pugno sul tavolo facendo girare tutti i clienti del fast food, le cassiere e pure il tipo extracomunitario che sta svuotando i bidoni. «Mi hai fatto passare la fame, ecco.»

Kevin allontana il cartoccio del panino, poi ci ripensa e lo riprende. Lo annusa, gli dà un morsino. Poi lo divora.

«Hai proprio lo stomaco chiuso, eh?», dico cercando di rimanere serio. «Peccato, però… »

«Feffafo fofa?», dice Kevin mentre s’ingozza a testa bassa.

«Sta cosa di indagare proprio ad Halloween mi sarebbe piaciuta. Vagare per la città di notte, con la nebbiolina, calpestare le foglie secche… Veramente un peccato.»

Kevin mi guarda strano, e dice che per lui la maledizione lanciata dalla gitana è vera. Tra un boccone e un altro dice che le maledizioni lanciate dalle gitane non sono mica da prendere alla leggera. Mi dice che suo cugino, una volta, ha preso in giro una gitana, poi è stato bocciato all’esame di educatore cinofilo.

«Quindi il film di cui mi parlavi, La gitana che bussò alla mia porta la notte di Halloween, potrebbe aiutarci, non credi? Potrebbe darci qualche indizio, potrebbe indicarci qualche retroscena.»

«Hai ragione», dice Kevin. «Mi dispiace se mi comporto così, ma quello che è successo con Ilaria è difficile da dimenticare. Eravamo giovani, certo, ma… »

Mi alzo e vado a pagare il conto di entrambi, mi sembra il minimo per arruffianarmi Kevin.

All’esterno del fast food vengo preso a schiaffi dalla realtà: quando siamo entrati nel locale era ancora giorno, adesso è notte fonda. Do un calcio al palo di un lampione, ma quello continua a restare spento.

Quando Kevin esce sta ancora masticando.

«Ti dicevo, quello che è successo con Ilaria è veramente difficile da dimenticare. Vedi, il fatto è che… »

Il tappeto delle foglie sul marciapiede è irresistibile, e incomincio a camminarci sopra. Ci affondo le scarpe trascinando le suole. Che meraviglia, questo periodo dell’anno!

Mi rendo conto di essere davanti all’entrata della videoteca, appoggio una mano sulla maniglia e mi giro per vedere se Kevin c’è.
Kevin c’è, con la classica testa bassa di chi sta per compiere un gesto contro la sua volontà.
Entro.

«Weee, guarda chi c’è!», dice Ilario. Indossa la maglietta del videonoleggio: una t shirt nera con la scritta adoro i film di merda.

«Ciao, Ila», dico. Poi mi catapulto allo scaffale delle novità.

«Hai portato anche il tuo amico, vedo. Pensavo fosse sulla sedia a rotelle o in un polmone d’acciaio, ah ah ah! Ciao, bello, cosa porta da queste parti un grande non-riavvolgitore come te?»

Con la coda dell’occhio vedo Kevin che si avvicina a Ilario. Ha ancora la testa bassa e sta disegnando piccoli cerchietti invisibili sulla superficie del bancone.

«Ciao, Ila», dice. Poi si schiarisce la voce, ché sembra che ha ingoiato una grattugia. «Ce l’hai La gitana che bussò alla mia porta la notte di Halloween? Dovrebbe essere di Gianninverti. O forse di Speziati.»

Ilario mette le braccia conserte e punta lo sguardo sul neon. Socchiude gli occhi e fa le labbrucce.

«Dovrei averlo», dice. Poi si mette a sfogliare il registro cartaceo. Ilario, come me e Kevin, è un antitecnologico convinto. «Eccolo qua: scaffale diciannove. Cassetta numero 12563.»

Mi dirigo verso lo scaffale diciannove, ma Kevin mi passa avanti spintonandomi.

«Non c’è», dice Kevin.

«Strano… », dice Ilario, «sul registro c’è scritto che è tornata. Ilaria? Ilaaariaaa!»

Ilaria:

  • non arriva proprio: chissà dov'è andata... (60%)
    60
  • entra in scena ma evita Kevin (20%)
    20
  • entra in scena e si catapulta su Kevin (20%)
    20
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43 Commenti

  • Ciao Massimo 🙂
    Capitolo 2-3 🙂 piano piano sto recuperando 🙂
    Sempre sul pezzo, ci stai offrendo un misto horror/giallo con il tuo humor che lo accompagna 🙂
    Ora il mistero si infittisce e visto che è comparso il nostro morto, io direi di votare per il detective 🙂
    Sperando che riescano a risolvere il caso zingara in tempo per “dolcetto o scherzetto” 🙂
    A presto 🙂

  • Ciao, Massimo.
    Mi sono persa l’occasione di votare al secondo episodio, ma sono qui e ho letto di seguito. Voto l regista, chissà chi ci tori fuori… 😅
    Interessante piega, la videoteca scena del crimine, in pieno horror movie di Halloween. I dialoghi sono perfetti, anche con la bocca piena, mi piace l’ambientazione, il tono leggero e quel che vi gravita intorno. Io aspetto il quarto, questa volta spero di non mancare il colpo.

    Alla prossima!

  • Ciao Massimo. L’episodio è pieno di suspense e mistero, e cattura davvero l’attenzione del lettore sin dalle prime righe. La scoperta del VHS con il titolo inquietante aggiunge un elemento di suspense e il timore che qualcosa di sinistro stia accadendo. L’atmosfera tesa e le azioni dei personaggi contribuiscono a creare un senso di imminente pericolo. È coinvolgente e promettente per una storia misteriosa. Complimenti per la capacità di creare una narrativa così avvincente!

  • Il regista: chissà quanta ispirazione riceverà inspirando ed espirando in una videoteca. Io Erika La Macchia me la ricordo bene, era un segno ben netto, distintivo di certo cinema. Poi interpretando la compagna di “Dash, il cavaliere senza macchia e senza paura” scomparve. Sai che fine ha fatto?
    Complimenti, ti sei distinto, al solito. Ironia, mistero le leggerezza. Grande!
    🙋‍♂️

  • Volevo votare un detective perché è un giallo, ma la stessa gitana che ha bussato alla tua porta, ha vinto.

    Secondo me Kevin non la racconta giusta. Non credo sia lui l’assassino ma il fatto che si sia rilassato con una persona morta, mi fa sospettare brutte cose!

    Comunque: il delitto è servito!

    Ciao 🙂

  • Io voto entra in scena e si catapulta su Kevin! Abbiamo caricato la pistola, spariamo 😀

    Mi è molto piaciuta la descrizione della videoteca. Ne avevo una anch’io che frequentavo una volta a settimana. È riuscita a resistere fino all’arrivo di Netflix….
    Tornando alla tua storia, ‘sto Kevin o è stupido o è idiota 😉
    Per il resto, sono molto incuriosito 🙂

    Ciao 🙂

  • Entra in scena ma evita.
    E ancora un momento di “tessitura” quindi ben vengano contrasti e incomprensioni, che oltretutto sono il nutrimento per lo humor.
    Simpatici i due, disinvolti e imbranati come in una pellicola americana😉
    Un saluto, e i complimenti all’autore.
    Ciaooo🙋‍♂️

  • Ilaria non arriverà proprio!
    Ciao, ho iniziato adesso la tua storia e sono contenta di essere arrivata in tempo per poter giocare con essa.
    Molto scorrevole come narrazione e i dialoghi in tedesco/italiano stanno davvero molto bene, fanno sembrare di essere effettivamente lì con i protagonisti.
    Per quanto riguarda la trama mi piace come hai “mischiato” il genere giallo all’horror (o almeno è ciò che è sembrato a me) che, neanche a farlo a posta, sono i miei preferiti.
    Ti seguo, vediamo cosa hai in mente per noi.
    A presto!
    -Ross-

  • Ciao Massimo. La parola “problema” è stata quasi centrale in questo capitolo, e quando stavamo per saperne di più il protagonista si è distratto. Quindi questo problema inciderà nella storia? Secondo me almeno un po’ si.
    La vicenda è sempre più vicina alla partenza.
    La storia è molto ben scritta e scorrevole, si fa leggere molto volentieri.
    Non ho capitolo l’ultima frase di Ilario. Interpretando credo che dica che è strano che non ci sia il film sullo scaffale e poi si accorge di una figura che pensa sia Ilaria? Non lo so, aspetto chiarimenti anche perché in due opzioni su tre Ilaria arriva, nell’altra no.

    Quindi, se non ti dispiace, aspetto una tua risposta per capire la situazione prima di votare.

  • Ciao, Massimo!
    Ma quanto mi piace questo inizio?! Ci sono tutti gli elementi: la maledizione (o comunque una previsione di morte), la gitana fantasma (o chissà cos’altro), la casa sperduta (e forse infestata) e un mistero da sbrogliare prima che arrivi il momento della resa, a mezzanotte (di chissà quando) nel cimitero.
    Incipit davvero ben congegnato, ottimo per attirare l’attenzione di chi, come me, ama le storie di fantasmi e strani accadimenti. Non vedo l’ora di proseguire. Se fosse un libro in uscita, lo avrei già prenotato.

    Alla prossima!

    p.s. voto il problema dietro il bancone della videoteca.

  • Ciao Massimo. La tua storia a tema Halloween ha inizio quindi.
    Mi piace l’idea di fondo e anche come l’hai introdotta, con la giusta proporzione tra ironia e mistero. La gitana mi ha ricordato quella del film “Drag me to Hell”, una punta il dito e l’altra regala un bottone, ma il presagio di morte c’è comunque.
    Per rimanere sull’ironia, per ora facciamo che la videoteca è troppo lontana. Vediamo cosa si inventeranno.

  • Martha ti ha un poco influenzato, e ha fatto bene. Certe storie si possono raccontare (e gustare) solo così, col dolcificante dell’ironia che muta la paura in divertimento e il brivido al momento giusto non mancherà, sicuramente.
    Scritto con disinvolta leggerezza e abilità artigiana, non delude e crea la giusta aspettativa. Un inizio alla grande. Bravo🙋‍♂️

  • Ciao Massimo 🙂
    Non finisco di commentare una storia che ti ritrovo subito con un altra 🙂
    Dal titolo mi sembrava l’ inizio di una fiaba ma direi che siamo lontano da una favola quanto Plutone dalla terra 🙂
    Sono curioso di capire perché hai scelto giallo per una storia a tema Halloween 🙂 con un background horror come quello che hai ricreato tu 🙂 il capitolo è scritto benissimo come sempre, ci sono solo due piccoli errori di battitura ma sarebbe come cercare il pelo nell’uovo 🙂
    Io, amante dell’ orrido, non posso che votare che il problema è chi sta dietro il bancone della video teca 🙂
    Ps:senza le maledette orde di bambini sovreccitati che mi fracassano le palle ogni cinque secondi coi loro scampanellii.
    Verità assoluta my friend 😉
    A presto 🙂

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