La prima avventura in mare
Non potevo credere a Nadia che mi chiamava nel cuore della notte. Erano solo passati 30 minuti da quando ci eravamo separati dopo l’uscita insieme io e lei. Mi è sempre piaciuta dalle scuole elementari e negli ultimi tempi sono riuscito a farmela almeno amica e quindi passiamo del tempo insieme.
Ma torniamo a noi. Dopo pochi minuti che ci eravamo separati lei mi ha chiamato. Tutto felice ho aperto la chiamata e ho detto <<Ciao Nadia è successo qualcosa?>>. Lei ha detto <<Si mi ha rapita l’uomo nero. Cosa può essermi successo in mezz’ora?>> disse ridendo. Aveva ragione e mi sono sentito un po stupido a fare quella domanda.
<<A cosa devo l’onore di questa chiamata allora?>> dissi con tono altolocato. La sua risposta mi fece battere il cuore. <<Domani sto andando in barca con alcuni amici e ti volevo inviare. Ma se non vuoi me ne farò una ragione>> disse imitando le lacrime di tristezza.
Ovvio che ci sarei andato e quindi <<Ovvio che ci vengo>> fu quello che dissi.
IL GIORNO DOPO
Quella mattina mi sono svegliato molto presto perchè volevo preparare il tutto prima di partire per la mia prima gita in barca.
Il borsone da mare era lì. I panini anche. Gli occhiali da sole e da nuoto anche. E da bere avrei preso dopo mentre andavamo.
Verso le 10 ci siamo trovati al porto della città e abbiamo iniziato a cercare il parcheggio in cui c’era parcheggiata la barca di Caterina.
Caterina era una ricca di famiglia e molto snoob. Era sempre seguita da un personaggio bizzarro che faceva da maggiordomo alla famiglia e che fortunatamente poteva portare le barche.
Dopo che lui sistemò tutto quello che c’era da sistemare il motore si accese e ci siamo diretti verso il largo.
Il piano era visitare i piccoli isolotti al largo e guardare un pò il panorama e le grotte che trovavamo.
Dopo 1 ora arrivammo ad un grade isolotto tutto roccioso ed è stato difficile parcheggiare. ma il maggiordomo era molto capace e in pochi minuti bloccò la barca e ci fece scendere mentre lui aspettava li e mangiava qualcosa.
Io mi avvicinai a Nadia e dissi <<Ho portato i panini col prosciutto e provola che ti piacciono tanto>> e lei girò nello zaino e mi diede una pallina avvolta nella carta stagnola dicendo <<E questo è per te. Aprilo quando ci fermiamo a mangiare però>>.
Ero felice che Nadia avesse portato qualcosa apposta per me e accettai la sua decisione di non aprirlo per il momento.
<<Andiamo a fare una passeggiata dentro quella piccola area boschiva mentre gli altri guardano la sabbia?>> mi disse tirandomi per la mano.
Io la seguii senza ribattere e in pochi minuti ci perdemmo dentro quello che sembrava una piccolo ma in realtà era un bosco bello grande.
Io cercai di non farmi prendere dal panico per non spaventare Nadia. Non avevamo nemmeno i telefoni che erano rimasti sulla barca. Ma avevamo gli zaini con il cibo. Ma nessuno sapeva che eravamo andati a passeggiare nel bosco.
Nadia iniziò a dire che sarebbe morta la dentro ma io la consolai cercando di far capire a lei che avevamo acqua e cibo e che prima o poi saremo usciti dal quel bosco visto che l’isolotto non era poi tanto immenso.
Il tempo della tappa previsto era di 1 ora ed erano passati già 40 minuti. Ora qualcuno aveva dovuto notare la nostra assenza. Abbiamo camminato per tutto il tempo, ma chi alberi ci facevano girare in tondo forse visto che non avevamo riferimenti. Abbiamo iniziato anche a gridare per attirare l’attenzione.
<<Ci manca solo che qualche orso ci attacca>> disse Nadia spaventata. Io la presi sulle spalle e dissi <<Un grande orso ti ha appena acchiappata>> cercando di farla ridere e lei si mise a ridere e mi ha dato un bacio sulla fronte. <<Che coraggioso. Ho fatto proprio bene ad uscire con te>>.
Quindi stavamo uscendo insieme? E per lei non come amici? Il mio cuore batteva e la mia faccia diventava rossa. Prima che potessi alzare lo sguardo per fissarla la voce di Caterina e del maggiordomo si avvicinavano.
<<Nadia dove sei? Non vi muovete che veniamo a prendervi>>
Pochi minuti dopo arrivarono e finalmente ci siamo riuniti al nostro gruppo. In realtà ci eravamo avvicinati molto all’uscita già da soli e dentro me sapevo che ce l’avrei fatta da solo facendo più colpo a Nadia. Peccato davvero.
Arrivati sulla spiaggia tutti ci chiesero cosa era successo e Nadia disse la verità, che eravamo andati a passeggiare e ci eravamo persi.
La preoccupazione di tutti è diventata una risata e anche io e Nadia dopo esserci guardati, siamo arrossiti e ci siamo messi a ridere mentre salivamo sulla barca per partire per la prossima isola.
Cosa succederà
- La barca parte ma si rompe in viaggio (38%)
- La barca si rompe e non parte (25%)
- Visitano la prossima isola (38%)

20/09/2023 at 10:46
Ciao La Pimpa,
Ho letto il tuo racconto e devo dirti che è davvero coinvolgente! Hai creato una storia che cattura l’attenzione fin dall’inizio con un’intrigante chiamata notturna tra i protagonisti.
La dinamica tra i personaggi, in particolare tra il narratore e Nadia, è affascinante e ben sviluppata. La loro relazione sembra evolvere mentre si avventurano nell’isolotto e affrontano una piccola avventura.
Hai creato suspense mentre i due si sono persi nel bosco, e la paura di essere veramente bloccati aggiunge una dimensione di tensione al racconto. Tuttavia, la risoluzione con il ritorno degli altri membri del gruppo è stata un lieto fine, e il momento finale tra il narratore e Nadia è dolce e ben scritto.
Continua a scrivere e condividere le tue storie. Hai un buon talento per creare narrazioni coinvolgenti!
Con affetto.
10/09/2023 at 11:20
Io voto che la barca si rompe durante il viaggio!
Ciao! Benvenuta su The Incipit! La storia parte molto bene. C’è qualche ripetizione come “È ovvio che ci sarei andato e quindi dissi «è ovvio che vengo»”; sarebbe bastato una delle due. Piccolo trucco per risparmio caratteri: per un motivo che mi è sempre sfuggito i segni di minore e maggiore vengono conteggiati come più caratteri, quindi consiglio di usare « » oppure altri segni.
Per il resto, sei partita alla grande, quindi vai avanti 😀
Ciao 🙂
10/09/2023 at 10:04
Ciao, la storia sembra interessante, soprattutto mi piace come descrivi i pensieri del protagonista (“stavamo uscendo insieme? Per lei non come amici?), trovo che renda proprio bene. Poi sì, c’è qualche piccolo errore di battitura, ma non compromette la lettura. Per la prossima sarei curioso di vedere una prossima isola. Hai un nuovo lettore!
09/09/2023 at 17:25
Concordo con quello che ti è già stato detto. Buon proseguimento 🙂
08/09/2023 at 12:39
Ciao La Pimpa.
Vedo che da lettrice sei passata a scrittrice e questo è molto positivo.
Concordo con quanto detto da Massimo, con il tempo e la scrittura capirai da te cosa migliorare e come ridurre i refusi al minimo.
La storia che stai portando è interessante e voto per la visita dell’isola successiva.
Al prossimo capitolo
08/09/2023 at 11:02
Ciao, La Pimpa, e benvenuta su TheIncipit 🙂
Complimentissimi per la tua scelta di non limitarti solamente alla lettura: hai inteso perfettamente lo scopo di questa piattaforma, e questo mi rallegra!
Vedrai che capitolo dopo capitolo noterai sempre più le virgole mancanti, e la tua scrittura risulterà sempre più scorrevole: quindi non demordere e metticela tutta!
Voterò per la barca che non parte, ché ho voglia di conoscere di più quest’isola misteriosa.
08/09/2023 at 10:27
Un mix tra avventura e amore. Hai fatto quache errore ma la storia è interessante e ti seguo. Il voto è per la barca che non parte così i due si possono avvicinare ancora un po