Dove eravamo rimasti?
Quella volta che feci un regalo per Hatty
“Manca ancora tanto, Kona?”.
“Se possibile, Ikki, vorrei continuare a cercare”.
Sono passate quattro primavere, non sono più un bambino, sono diventato un giovane uomo. L’anno scorso ho avuto il mio battesimo del cacciatore e mi sono unito con mio padre nella caccia grossa. In breve tempo grazie alla mia precisione con l’arco ho ottenuto il nome di “Kona tiro sicuro”. Anche se a volte mi sembra un nome col doppio senso.
Oggi sono con Ikki a insegnargli a cacciare, ho dovuto farlo io non solo perché sono suo fratello maggiore, ma perché nostro padre era occupato. Oggi è il solstizio d’estate, il giorno più lungo di tutti, voluto dal Dio sole Sunson per festeggiare la sua vittoria contro l’oscurità che un tempo avvolgeva il mondo. Cosi ha sempre raccontato Chipin.
Ma il vero motivo per il quale ci siamo spinti oltre nella giungla era che stavo cercando il regalo per Hatty.
Negli ultimi tempi non siamo riusciti a vederci. Ora che siamo cresciuti abbiamo preso il posto che ci spetta all’interno del villaggio, e con tutti gli impegni diventava sempre più difficile vederci o anche solo parlarci.
In più Hatty quest’anno ha avuto l’onore di essere scelta per il Balletto del Sole. L’evento più importante della festa. Con un ruolo di rilievo. Ovvero Cloudy, la dea delle nuvole, che insieme al Dio Sole ha ripulito il mondo dal Male.
“Ecco, questo va bene” dissi raccogliendo un fiore azzurro. Ne avevo presi molti con l’idea poi di legarli insieme e creare una ghirlanda azzurra, il colore della dea.
“Non pensi di averne presi troppi?”.
“No, mi sembra il numero giusto” dissi dopo aver aperto la tracolla, notando che era piena da scoppiare.
“Hatty sarà felice… solo se noterà il tuo regalo”.
“In che senso, Ikki?”.
“Hai sempre la testa per aria, pensi di essere l’unico a farle la corte?”
Ripensandoci è vero, Hatty era desiderata da tanti ragazzi del villaggio. Non solo perché figlia dello sciamano, ma anche perché era diventata bellissima. A volte vedendola mi sorprendevo, non sembrava più la bambina con la quale giocavo i pomeriggi. Poi il suo sorriso…
CRA!
“Colpito!” urlò Ikki dopo aver centrato un pennuto. L’urlo mi fece tornare al presente.
“Va bene, dovrebbe bastare” dissi notando un buon numero di prede catturate. Papà sarebbe stato contento di noi.
Tornati al villaggio potemmo vedere che erano in corso i preparativi. Ci sarebbero state le luci, il rinfresco, da bere, una festa in piena regola.
Arrivati a casa chiesi a mia madre di aiutarmi a intrecciare i fiori.
“Se vuoi ci penso io”.
“No insisto, altrimenti non sembrerà il mio regalo”.
“Sei proprio un tenerone” mi disse pizzicandomi le guance.
“Andiamo! Smettila! Non sono più un bambino!”.
Dopo le dovute spiegazioni, e vari fallimenti, creai la corona più bella che si fosse mai vista nella valle.
Stavo per uscire, quando all’entrata comparve mio padre.
“Che è quella?” chiese lui.
“Ehh…”.
“È per la festa” intervenne mia madre “Hai presente Mora? Mi ha chiesto di confezionarle una corona per lei. Non riusciva perché occupata”.
“Va bene, passa pure” rispose tenendo però uno sguardo sospettoso.
Corsi più velocemente di un cervo braccato verso la capanna di Chipin.
Arrivato però vidi altri ragazzi della mia età, e tutti con dei regali, e forse anche più belli del mio.
“Eccoti finalmente!” mi sentì urlare dietro, e voltandomi mi trovai Maya.
“Era ora che arrivassi! Ma lo sai da quanto stiamo aspettando la corona di fiori per il ballo!?” mi disse afferrandomi per un orecchio.
Non feci in tempo a rispondere che venni trascinato in casa sua, e mi trovai davanti Hatty.
Stava provando il vestito del balletto. Erano due pezzi di pelo bianco, uno che copriva il seno lasciandole scoperta la pancia e una gonna lunga che lasciava scoperte le cosce.
“Era ora che arrivassi, temevo ti fossi dimenticato di me” mi disse leggermente imbarazzata. Forse per il vestito che la scopriva troppo?
“C-cosa? Mi aspettavi?”.
“Certo che si, testone” intervenne Maya “Fuori è pieno di spasimanti noiosi, mentre la mia sorellina aspettava il suo preferito”.
Alla sua risposta divenni rosso anch’io di vergogna.
Le porsi la ghirlanda, e mi disse: “Grazie della corona di fiori”.
Rimanemmo fermi a fissarci per qualche minuto.
“Va bene… devo truccarmi, ci vediamo stasera, Kona?”
“C-certo, sarò in prima fila”. Dicendo così mi apprestai a uscire.
Voltandomi vidi Hatty un po’ dispiaciuta, mentre Maya mi guardava male. Si aspettava qualcosa in più?
Venne la notte, e tutta la tribù era a vedere il balletto.
Dopo l’introduzione di Chipin partirono le danze.
Ballarono tutti bene. Ma la parte migliore venne con l’arrivo di Cloudy.
Quella notte Hatty ballò divinamente. Si muoveva con fluidità e trasmetteva sensualità dalla testa fino alla punta dei suoi meravigliosi piedi.
Come promesso ero in prima fila, ed ero felice che portava in testa il mio regalo.
A un certo punto, sempre ballando, si avvicinò a me.
Avevo il cuore a mille. Più la vedevo muoversi più mi eccitavo.
E quando mi fece l’occhiolino, non potei più resistere, mi alzai di scatto e…
La baciai in bocca!
Cavolo che finale! Ve lo aspettavate? Ma ora, ditemi voi, cosa succederà dopo?
- Hatty continua a danzare (20%)
- Hatty scappa via (40%)
- Hatty si lascia andare al bacio (40%)

29/11/2023 at 14:32
Un emissario di Huret, nonostante la scelta non sia sia stata per nulla semplice.
Continuo a seguirti con piacerti.
-Ross-
Ps: in bocca al lupo per il concorso!!!