
Follia
Un angosciante viaggio nell’ignoto, che nemmeno l’autore (e tanto meno chi lo vive) sa definire con certezza. Si spiegherà tutto solo strada facendo, forse. E poi, chi dice che l’autore e il protagonista non sono la stessa persona?
Mattia Stango, laureato in “Scienze della Mediazione Linguistica”. Amo tutto ciò che cambia, si trasforma, mantiene il passo coi tempi e tende sempre a migliorarsi. Le lingue, la musica, la danza e, ovviamente, la scrittura. Tutte cose che, praticandole, mi rendono più semplice guardarmi dentro.
Ti piacerebbe vivere in un mondo senza soldi? Far parte di una realtà dove il denaro non ha valore e niente ha un prezzo?
Sono certo che molti di noi, di getto, risponderebbero con un “sì” convinto.
Ma proviamo a immaginare dei possibili scenari, creare situazioni verosimili e… vediamo cosa accade!
Un angosciante viaggio nell’ignoto, che nemmeno l’autore (e tanto meno chi lo vive) sa definire con certezza. Si spiegherà tutto solo strada facendo, forse. E poi, chi dice che l’autore e il protagonista non sono la stessa persona?
Agosto 1939: pieno periodo fascista. Michele ha 32 anni, originario di Foggia. All’ospedale e in fin di vita, si ritrova a vivere da spettatore la sua condizione critica e l’unico che può aiutarlo a ricordare chi è, da dove viene e perché si trova li è Stefano, che resterà con lui fino alla fine.
L’inconscio non è altro che un groviglio di labirinti e buchi neri. A volte, accade che le voragini che la mente nasconde inconsapevolmente ma, comunque, in modo volontario, vengano improvvisamente alla luce. E urla di disperazione la nostra coscienza, ormai incapace di mantenere certi segreti.
La libertà non è per tutti e, spesso, non è nemmeno gratis. Ma c’è chi, nonostante la strada per raggiungerla sia piena di buche, burroni e pericolose curve a gomito, non solo trova il modo di conquistarla, ma anche di portarla dentro di se e non lasciarla più andare.
Questa, è la storia di Hosho.
Anni ’30. Il conte ungherese László Almásy, assieme ad alcuni colleghi, è impegnato nella difficile impresa di riportare alla luce la città perduta di Zerzura situata, così vuole la leggenda, nel deserto libico. Ma spesso, capita che un viaggio in luoghi sconosciuti possa riservare alcune sorprese…
Il mondo insegna che una vita normale, tranquilla, vissuta nella tranquillità dell’anonimato, può essere stravolta da un momento all’altro. E spesso, il fautore di questo sconvolgimento è il nostro passato. Ciò che, invano, abbiamo cercato di dimenticare.
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