Dove eravamo rimasti?
Il cane
Nelle segretissime classifiche di Caterina, alla voce “uomini più desiderabili”, troveremo tra le Top Five quello attraente che in giacca e cravatta ti aspetta all’uscita di un aeroporto, con il tuo nome su un foglio e che sorridendo ti chiede di seguirlo alla sua limousine bianco perla.
L’uomo in questione, però, aveva una t-shirt blu macchiata di ketchup, una limousine nera e…beh, sul cartoncino non c’era il suo nome. Era alto e muscoloso, aveva due dita della mano destra ed un orecchio in meno, un turco che però non risparmiava sorrisi, il che la tranquillizzava molto. Si presentò con il nome di Onur e ( a suo parere) non era poi manco brutto.
Il viaggio in limousine durò poco meno di tre ore e fu piuttosto confortevole. Fortunatamente Onur non era un chiacchierone ed il suo inglese non era poi così avanzato da intavolare conversazioni che richiedessero più di un “good”, un “thanks” o un “yes” come risposta. Tutto tempo utile per studiare la mia prossima stupida mossa, pensò Caterina, ma ad ogni mezzora le veniva offerto un ottimo tè e la cosa che la preoccupava di più al momento era la vescica.
A quest’ora la Lambert avrà chiamato a destinazione e la mia bravata sarà bella che finita, suppose amara Caterina. Quelli dell’Hotel mi faranno una lavata di testa e mi chiameranno un taxi che mi riporterà in aeroporto, da Giovanni…poi magari il taxi dovrò pure pagarlo. In effetti, suonava più triste di quello che sarebbe stato.
Non fu poi così sorpresa quando la macchina si fermò invece davanti ad una mega villa stile arabo, bianca, illuminata da un light designer molto bravo. Se avesse dovuto trovare un difetto alla proprietà direbbe che forse è un po’ troppo isolata, infatti l’unica fonte luminosa nelle vicinanze, era la luce cinerea della luna.
-Venga, le mostro la sua stanza- disse Onur dopo averla fatta scendere galantemente dalla vettura, –Domani mattina incontrerà l’organizzatore, intanto si riposi e mi chiami se ha bisogno di qualcosa-. Caterina fece segno di aver capito. Le dispiaceva molto non poter rispondere con altrettanta gentilezza.
La camera era deliziosa, con una moltitudine di tende di pregevole fattura, archi in stile mille ed una notte e una cinquantina di cuscini posati elegantemente su di un letto (ad occhio) molto comodo.
-Iyi geceler!- disse lui con un sorriso, prima di congedarsi dalla stanza dove l’aveva lasciata.
-Onur!- chiamò improvvisamente Caterina, prima che chiudesse del tutto la porta.
-Si Miss Lambert?
-Il bagno?- chiese lei, imbarazzata.
Poche ore e un centinaio di chilometri prima, un giovane dal capello arruffato e con la barba poco curata, uscì da un bagno dell’Ataturk Airport.
Varcò la dogana con l’aria di chi aveva appena gettato un mucchio di soldi nel cesso, letteralmente. Si recò subito alla stazione dei taxi dove, non riuscendo a trovare chiunque stesse cercando, decise di chiedere aiuto all’unica figura familiare nelle vicinanze. Una giovane donna con un elegante tailleur nero era seduta su una panchina con i suoi tacchi a spillo tra le mani ed aveva in volto un’espressione assorta in qualche brutto pensiero.
-Ohi! Sono quello che era seduto vicino a te in aereo. Hai visto per caso la mia ragazza? Te la ricordi?- le chiese becero. La donna gli rispose con il cenno universale che stava per “no, non voglio niente, grazie”.
–Ehm inglish? Ehm, iù have vist’ ehm my girlfriend? Du iù ricord’? Ehm brunette, con… frang’…? Veri ehm beautiful?- continuò Giovanni senza vergogna. La donna fece (neanche troppo) finta di non capire.
–Nah eh..? Va bè- si arrese infine Giovanni, per poi perderla di vista qualche minuto dopo.
L’indomani mattina, Onur venne convocato nel gigantesco ufficio di un brutto uomo con la testa spigolosa simile ad un topo e le dita lunghe come zampe di una tarantola. Era seduto dietro la sua imponente scrivania, dove le sue grinfie tamburellavano impazienti. Sopra la scrivania si stava trastullando un Carlino.
La conversazione che andrà in scena ora, sarà svolta in turco. L’autore non si assume alcuna responsabilità su eventuali errori di traduzione, in quanto l’autore non conosce affatto il turco.
-E’ una stronza!- disse Onur. –Non mi ha degnato di una parabola, chissà chi si miele di essere-
-Si, mi avevano infornato di questa cosa. Dicono che sia un tasso duro, che vada subito al nodo- disse l’uomo ripugnante. –Noi non dobbiamo farci imbottigliare dal fatto che sia una donnola, non si lascerà convincere facilmente, ma noi abbiamo il cavallo dalla parte del manico-.
-E’ qua fuori che aspetta- disse Onur. Una zampa di tarantola fece cenno di aprire la porta.
-Miss Lambert! Che piacere conoscerla!- Mentì l’uomo, accogliendo Caterina con il suo orrido sorriso.
-Mi chiamo…bha, il mio nome è troppo lungo e noioso, lasci perdere. Qua tutti mi chiamano Köpek, può chiamarmi così-.
Chi è Serkan Ozaslan Aritalayan detto “Köpek”?
- Un pubblicitario. (60%)
- Non lo so e non mi interessa. Scomparirà già nel prossimo episodio. (0%)
- Un boss di una organizzazione criminale. (40%)

22/01/2015 at 14:08
Quindi la malefica PONGO è dietro la creazione del ciccione che ogni Natale butta doni dal camino e la creazione del fiorente business delle opere di intrattenimento derivate dalla fantasia di Platone!
Grazie per averci rivelato la verità con un racconto tanto spassoso, sono trovate molto simpatiche! Mi chiedo cosa caveresti fuori da camion pieni di mattoni…
22/01/2015 at 10:46
Ciao. 🙂 Mattoni, solo tristissimi mattoni.
22/01/2015 at 03:55
Sta poveraccia è messa piuttosto male per il casino che si è combinata! Una situazione un po’ particolare dentro quella reggia. Però vediamo il drogato Giovanni come se la cava e Miss Lambert vera! 🙂
21/01/2015 at 20:25
…prima un capitolo su… Scorrevole, asciutto, lineare… e poi si sorride. Omogeneo con gli altri 2.
A presto
21/01/2015 at 20:25
Hoilà, ciao, ciao….ti aspettavo, la vena ironica è sempre presente. Come se la caverà Caterina ? Possibile che Kopek non si è reso conto di niente, oddio….
Andiamo su Giovanni e la vera Miss Lambert…. Ma è ambientato in Turchia avevo capito diversamente all’inizio, perché le campagne sono turche ?
17/12/2014 at 13:13
Un pubblicitario: Miss Lambert sembra una signorina troppo per bene per avere una tresca con dei criminali. Bello il tentativo di parlare inglese di Giovanni: comune a molti che, a differenza sua, fingono di saperlo 😛
15/12/2014 at 23:05
Davvero simpatico, complimenti per il tuo stile fresco e dinamico, si legge tutto molto volentieri. Voto per introdurre un pericolo boss! ^_^
16/12/2014 at 15:41
Ciao Nickleby! Grazie mille!!
14/12/2014 at 23:56
Ti ho appena sponsorizzato su internet nel gruppo autori e lettori di the incipit, buona permanenza e fammi compagnia. Ho bisogno di una spalla che mi presta la battuta !
16/12/2014 at 15:42
Wow Lucia grazie mille!! Spero di meritarmelo…tutto l’aiuto che desideri per il team Humor!
14/12/2014 at 23:51
Sei bravissimo….Grande Humor, speriamo che finirai la storia sai il genere non è trai fortunati…
Bello anche il capitolo. Mi è piaciuto il turco italianizzato e la considerazione dell’autore.
Lui è un pubblicitario… Falso come un commerciante! Ovvio….
14/12/2014 at 18:08
Pare un pubblicitario, qui in Italia. Bisogna fare le dovute equivalenze con il paese del tulipano nero che custodisce un mistero.
Ciao
14/12/2014 at 14:03
Troppo a posti in fondo perché sia un capo di un organizzazione criminale. Può incazzarsi quanto gli pare e vabbè che io ho scritto racconti criminale ma non mi dà affatto l’aria che sia un capo. Piuttosto un pubblicitario. Data anche il modo di porsi, mi pare che abbia bisogno di soldi questo scemotto! 🙂
PS
la parte della du iu vist … mi fa riflettere che probabilmente anche io se fossi stata al posto della signora e se sapessi sia l’italiano che l’inglese avrei fatto volentieri finta di non capire! 🙂 Bello bello! 🙂
Pubblicitario! Ma prima o poi la verità salterà fuori! 🙂
14/12/2014 at 12:44
Ciao. Un pubblicitario. Devo che mi piaceva anche il boss dell’organizzazione criminale. 😀
14/12/2014 at 12:27
rinnovo la mia fiducia. 🙂 Un boss.
14/12/2014 at 12:17
Ciao, bell’episodio… mi è piaciuto. 🙂
io direi che è un Boss…
14/12/2014 at 00:42
Bell’incipit! MI piace! fluente e con grande stile..amo la frase riguardo i baci all’aeroporto 😉 detto questo non mi sono piaciute solo le tre opzioni 😛 eheh ma soltanto perchè sembrano prediligere chiaramente la voglia di scoprire chi sia m.Lambert, ma è anche normale..penso che vada così….ehehe Quando hai un po di tempo, ti aspetto sul mio racconto! sempre un piacere confrontarmi con autori validi e competenti 😉
13/12/2014 at 23:35
Sicuramente Caterina si finge Miss Lambert.
Divertente, con quel Cristo Giovanni! mi hai fatto ridere più volte. Bravo
12/12/2014 at 19:10
Ciao. “Wow, che splendida limousine, voglio proprio vedere dove mi porterà e chi è Miss Lambert” cit. Caterina. Ti seguo. 🙂
09/12/2014 at 12:28
l’humor è difficile, ma tu sei partito veramente a mille. Alla grande. Ho deciso di seguire la tua storia da subito, perché mi ha colpito molto.
Un paio di suggerimenti. Non mollare, continua questa storia anche quando non ti senti in vena e fanne un capolavoro. Non pubblicare velocemente, perché i primi due capitoli sono fondamentali per farti conoscere. Cerca di far pubblicità, leggi le altre storie, commentale, seguile, così ti farai conoscere e i tuoi incipoints aumenteranno. E te lo meriti. 🙂 ciao. alla prossima.
12/12/2014 at 12:26
Grazie mille pinkerella! Apprezzo tantissimo i vostri consigli!
14/12/2014 at 23:53
Ed ecco una che ha imparato da me…Ah ah ah… Bene, quando trovo questi commenti sono veramente contenta…Non sono sola….Ti amo Pink ( i maschi mi piacciono sempre non ti preoccupare!)
09/12/2014 at 03:26
Ciao Carloz!
Incipit bello e divertente. Voto anch’io per scoprire dove l’autista porterà Miss Lambert, ehm… Caterina.
Seguo. Bravo!
Alla prossima
12/12/2014 at 12:26
Grande Nicola!Grazie mille!
08/12/2014 at 21:15
Ciao, Carloz. Benvenuto in The Incipit.
Leggo dalla tua bio che vuoi metterti alla prova qui e confermo che fai bene, poiché questa è un’ottima palestra. Soprattutto per via delle battute limitate e delle votazioni che cambiano il corso della storia.
Detto questo, vorrei darti un consiglio, dato che vuoi migliorarti e scoprire se la pubblicazione che hai ricevuto non sia stata semplice “fortuna del principiante”.
Il consiglio è REVISIONA il testo, prima di pubblicare. Questo è poco chiaro e poco curato. Corri molto. I pensieri si mescolano alle azioni e alle battute, tanto da costringere il lettore a starti dietro e interpretarti, che non è esattamente quello che fanno volentieri i lettori “mordi e fuggi” di The Incipit.
L’idea mi piace, è molto interessante. Anche il rapporto di coppia che intravedo tra i due, appare ben premesso. Caterina è un buon personaggio, strutturato in modo vivido e credibile. La storia della Lambert è ben accennata per poi diventare il fulcro, immagino.
Il mio voto: Caterina vuole vedere dove la porterà la limousine e chi è la Lambert…
a presto. 🙂
12/12/2014 at 12:29
Ciao alessandra! Grazie mille dei complimenti ed per consigli! Mi hai inquadrato subito, avevo così tanta voglia di pubblicarlo che solo ora noto (forse troppi) errori! Per la prossima andrà meglio! Grazie ancora!
08/12/2014 at 15:15
“Aveva sempre pensato che i baci dati in aeroporto fossero più sinceri dei baci dati ad un matrimonio”.
Mi è davvero tanto piaciuta questa parte dell’incipit. Gli arrivi in aeroporto, così come le partenze, sono momenti sublimi, un po’ sottovalutati.
12/12/2014 at 12:29
Grazie Laura! Concordo in pieno!
08/12/2014 at 11:10
Abbiamo avuto quasi la stessa idea, a quanto pare. Anche nel mio racconto il protagonista, all’aeroporto, si spaccia per un altro o almeno ne ha la tentazione (ho lasciato la scelta ai lettori e cosa accadrà si saprà solo nel prossimo episodio).
Non male come inizio. Fai però i soliti errori che fanno molti esordienti, lasciatelo dire: i numeri (tranne le date e gli orari e al limite le somme di denaro) vanno scritti in lettere (duecentoquarantadue giorni, sette multe, quattro incidenti, due vite). Hai già pubblicato, ma non hai avuto un editor che ti abbia fatto notare certi difetti? Come pure l’errore di confondere il “si” pronome con il “sì” avverbio affermativo.
Mi sono permesso di farti notare alcune cose perchè hai detto di essere qui per metterti alla prova. Theincipit è una palestra importante, il confronto con i lettori è fondamentale per comprendere gli altri come “ci leggono”, ma il confronto va stimolato: non sottovalutare la valenza dei commenti e delle repliche, anche dei tuoi commenti ai racconti degli altri. Naviga nel sito, leggi e interagisci. Lascia da parte i commenti buonisti che non servono a nulla, anzi sono deleteri.
Credimi (se si del 1989 potrei esserti padre).
08/12/2014 at 12:05
Ciao Napo! Grazie per il tuo commento!, condivido in pieno l’errore dei numeri…il problema è stato che nella stesura originale ero a 2500 caratteri in più del limite massimo, e taglia a destra e taglia a sinistra ho deciso di accorciare anche con i numeri…(io che poi adoro leggere numeri lunghissimi). Per il resto…sì, errori di inesperienza, che magari i miei editori hanno corretto ma mai fatto notare effettivamente!Grazie Napo apprezzo molto ma io non sono buono, è che mi disegnano così! Ciao!
07/12/2014 at 22:45
Wow… finalmente posso essere colei che ho sempre voluto essere! E chissà che nel prosieguo non sia neanche più una finzione. Commedia alla Blake Edwards.
Ciao
12/12/2014 at 12:30
Ciao Flavio! Grazie per il commento! Apprezzatissimo!
07/12/2014 at 21:32
cambia idea. bell’incipit. concordo con Lucia, il genere humor non è facile. La storia vale la pena di essere finita. mi raccomando non mollare. io intanto ti seguo. bravo.
07/12/2014 at 22:00
Farò del mio meglio Myriam! Grazie! Seguirò con piacere anche a te!
07/12/2014 at 21:25
Beh … carino devo dire! Non male proprio! 🙂 E sicuramente i baci all’aeroporto son più sinceri. Forse neanche all’aeroporto e forse non necessariamente baci ma gli addii sì. Mi sa che posso proprio seguirti! Ho scelto che dopo un’ora cambia idea! 🙂
07/12/2014 at 21:57
Grande Valerio!Ti ringrazio! Ora voglio proprio iniziare a leggere la storia del tuo Mattia!
08/12/2014 at 15:26
Oh beh non è necessario ma se insisti … no. Decisamente non gli aeroporti ma anche le stazioni.
07/12/2014 at 20:16
Ciao genio. Bellissimo approdo su the incipit…non potevo resiste a che Caterina si fingesse Miss Lambert….
Mi piaci, mi piaci, mi piaci…. Allora l’humor è il genere più difficile in assoluto. Ho notato che qui quasi nessuno finisce le storie e ti sarei grata se tu finissi la tua. Ora come funziona i capitoli pascolano una settimana o dieci giorni come fossero pecorelle, tu intanto leggi e lasci i commenti. Un commento un punto, cambio finale un punto, segui storia due punti. C’è poi il gruppo di the incipit fondato da luca rossi va usato per far sapere quando pubblichi e anche per sponsorizzare le storie che meritano. Ora io sono una lettrice onnivora non mi piace tanto l’horror e manco il fantasy….Sto scrivendo un pamphlet, una storia vera che parla della scuola di oggi mobbizzata da chi urla e fa la sempre il comandante…Mi serve a fare la catarsi della mia situazione difficilissima dalla quale spero di venire fuori viva.
La tua storia ha un incipit carino….bene bene bene…. Ora clicco segui storia altri due punti….Poi se vedo che non vieni a leggermi non so se ti seguirò mi piace lo scambio e giocare le storie quando non mi giocano mi passa un poco la voglia di votare, dato che la storia si legge uguale anche se non la commenti e non la giochi non ha senso lasciarci pure il commento sotto se uno poi la tua la snobba. Non sei obbligato ovviamente, puoi saltare i miei primi tre capitoli, non vado cosi fiera. Benvenuto, finalmente un Humor… ah che soddisfazione….
07/12/2014 at 21:55
Grazie mille Lucia! Devo ancora ben capire il meccanismo di tutto e i tuoi consigli sono oro in questo momento! Ti seguirò con molto piacere! Grazie ancora!