Il gigante

Dove eravamo rimasti?

In attesa di saperlo, come proseguiamo? Vogliamo sapere chi è Djibril, da dove proviene e perché Nura è con lui? (50%)

Djibril il tuaregDjibril alzò gli occhi all’infinito blu della notte in cerca di Bil hadi, la vide, ancora in cammino verso il punto di massimo splendore, calcolò l’ora e iniziò il suo ultimo giro di perlustrazione prima di coricarsi. Attraversò tutto l’accampamento; il gigante riposava, disteso fino alla fine del visibile, avvolto nel suo silenzio antico. Raggiunse Kaumai, l’uomo di guardia, gli fece un cenno con la testa, senza dire una parola. Questi ricambiò il gesto e Djibril, soddisfatto, proseguì il suo giro senza indugi.
La volta stellata aveva già reclinato verso l’alba quando, a Kaumai, si bloccò il respiro in gola. Cos’era stato quel rumore oltre l’alloggio della Principessa?
Sentì il ritmo del suo cuore accelerare; corse verso l’angolo più lontano della tenda. Vide un’ombra scivolare oltre la stuoia di festuche sorretta da strisce di cuoio; aveva visto bene o era stato solo un riflesso?
Si fermò dietro la stuoia, strinse forte nella mano destra l’impugnatura a croce del “telek”; il cuore ormai batteva forte nella gola. Cosa si celava oltre l’ostacolo? Un leone feroce o uno spirito maligno?
Kaumai non avrebbe voluto trovarsi lì, ma sotto la sua pelle di muflone a riposare e a sognare la sua donna, ma non c’era più tempo; si decise, sporse la testa oltre il paravento e guardò: “Deserto!” Nell’albore dei fuochi, che brillavano a pochi metri dall’accampamento, non vide altro… solo sabbia.
Com’era possibile? Dov’era finita l’ombra che aveva visto?
“Allora…” pensò inorridito: “ è davvero un demone che ci sta perseguitando?”
Djibril aveva ascoltato il racconto di Kaumai; aveva cercato di calmarlo e rassicurarlo. In fondo non c’era niente di certo nelle sue affermazioni; tutto era così stramaledettamente indefinito.
Sfiorò con le dita il contenitore degli “ettouben” appeso alla collana; i suoi amuleti di cuoio lo avrebbero davvero protetto?
Pensò alle origini del suo popolo, a quello che gli avi tramandavano. La storia della grande onda, che aveva sommerso la civiltà di Atlantide salvando solo la principessa Tin Hinan. L’ira del dio del mare si era abbattuta sulla superbia di quella civiltà. La bellissima principessa era stata spinta dall’onda, fino nel ventre del deserto. Nell’oasi di Abalessa, nella regione dell’Ahaggar, Tin Hinan, dando prova del suo ingegno e della sua astuzia femminile, aveva dato vita a un nuovo regno di tipo matriarcale, dove le donne erano uguali agli uomini. Aveva insegnato al popolo degli “Isebeten” a scrivere, lavorare l’argilla, tessere stoffe e tappeti, colorare la lana con sostanze prese dalla terra e dalle piante e soprattutto aveva insegnato l’umiltà e il rispetto per le cose terrene, dando origine ai Tuareg; un popolo di uomini e donne liberi.
Djibril, nell’antico complesso di caverne dell’Ahaggar, li aveva visti con i suoi occhi i disegni rupestri raffiguranti gli antenati di Atlantide con armi a forma di tridente, era in quel luogo che aveva visto le ossa delle grandi lucertole, dette “Ouran”, venerate come incarnazione della loro dea, la principessa Tin Hinan.
Djibril, pensò alla tomba della principessa; un cumulo di pietre detto “édebni” alto ormai più di trenta metri, dove anche lui, in omaggio alla propria antenata, aveva deposto la sua pietra. Adesso sperava che quel gesto facesse volgere il destino dalla sua parte e gli fosse di aiuto in quella circostanza così misteriosa. In fondo, aveva acconsentito a trasportare la principessa Nura da Khartoum a Timbuctù solo per non contraddire il Sultano Moussa, pur sapendo, che quel trasporto non gli sarebbe mai stato ricompensato con la stessa rendita possibile per un trasporto di mercanzie.
Ma, dopo aver conosciuto la principessa Nura, quella traversata del deserto era diventata l’avventura più emozionante che avesse mai vissuto; un viaggio dal valore davvero inestimabile.

Cosa vogliamo che accada?

  • I due messaggeri inviati dall'Emiro Ahmed Alì arrivano a Timbuctù prima della principessa? (14%)
    14
  • Il Sultano Moussa e il figlio Kabir mandano qualcuno a cercare la principessa? (14%)
    14
  • Il viaggio continua e si svela l'arcano del feritore? (71%)
    71
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63 Commenti

  • Ops, mi sono persa due puntate, ma devo dire che lette di seguito sono state proprio belle!! La principessa ha un bel caratterino ma mai mi sarei aspettata che fosse lei la sabotatrice, il colpo di scena è riuscito alla grande!…E ora se non vi dispiace, io gli faccio cambiare destinazione!!

    • Be’ direi che andando avanti con la storia dovremo obbligatoriamente scoprire tutto, adesso chiedo, se soffermarsi un po’ su Djibril o se pure procedere spediti verso l’epilogo. Visto che siamo ancora al terzo episodio, penso che abbiamo tempo di parlare delle varie storie dei singoli personaggi prima di arrivare a scoprire chi ha ferito il dromedario, in una storia ci vuole un po’ di “suspence”.
      La guerra è quella tra anglo-egiziani e il Mahadi sudanese.
      Ciao e grazie Giorgio

  • Sono così incuriosita che per me vanno bene tutte e tre le opzioni, ma mi rendo conto che non si può svelare tutto già al terzo episodio e quindi potresti lasciare al successivo il misterioso feritore, parlando nel prossimo sia della principessa che di Djibril 😉

    Ho la vaga sensazione che, pur essendo una favola, con questa tua storia (dall’ambiente così originale) imparerò tantissimo.

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