Dove eravamo rimasti?
Il mio grosso, grasso amico morto.– Hai ucciso zia Marta – dice con un filo di voce.
La bocca minuscola, perennemente schiusa a formare una O, ed il mento a palletta sotto di essa si muovono meccanicamente. Lo sguardo è vitreo, le braccia cadono molli lungo i fianchi, il ventre si dilata e si contrae a velocità sempre maggiore.
– Hai detto qualcosa, lardoso? – domanda Daniel, facendo uscire il fumo dalle narici e riaspirandolo dentro con la bocca per prolungarne il piacere.
La mano del mio amico trema, pericolosamente vicina alla pistola che tiene infilata nei pantaloni della tuta, particolare che se non è sfuggito al sottoscritto di sicuro non è passato inosservato a Daniel.
Non lo fare, maledetto ciccione filonipponico del cazzo; se siamo amici, non lo fare. Niente cazzate, dammi retta: abbassa quei fottuti occhi da triglia, grattati il culo e passati come al solito l’indice sotto al naso. Qualsiasi cosa, porca puttana, ma non toccare la maledetta pistola.
– Hai ucciso mia zia, figlio di puttana – grida. Ecco fatto, ora sono cazzi.
Daniel si scosta dalla parete e butta il mozzicone.
– Senti, ammasso di colesterolo – dice – non so che cazzo credi…
Ma la frase gli muore in bocca.
Con una rapidità che non pensavo potesse appartenergli Sumo ruota su se stesso di un quarto, afferra per una gamba il grosso tavolo di noce della sala e scattando di nuovo col busto lo lancia, manco fosse fatto di cartone, dritto dritto sul poliziotto. Il quale, inutile dirlo, non se l’aspettava. Tranquillo amico: io nemmeno.
Colto in pieno, va a schiantarsi con tutto il mobilio sul muro alle sue spalle.
Il volto di Sumo è una maschera di rabbia, non lo avevo mai visto così furioso, nemmeno quella volta che cancellarono Mazinga dal palinsesto TV. E quella volta s’era incazzato di brutto.
Caro vecchio Sumo: se fossi in grado con le braccia di coprire la tua circonferenza, ti abbraccerei.
Un fragore di legna smossa mi fa voltare.
Daniel è balzato fuori dalla catasta di detriti del tavolo; ha il naso rotto, piegato dolorosamente verso sinistra, un sopracciglio spaccato a metà e forse un paio di denti in meno. Nella frazione di secondo che impiego per registrare questi dettagli, ha coperto correndo la distanza che lo separa da Sumo. Salta, dà il giro e lo piglia in piena faccia con un calcio da televisione.
Quasi quasi applaudo.
Sumo barcolla, ma non cade. Daniel gli piazza una serie di cazzotti sui reni così forti e rapidi da perdere il conto, poi lo afferra per il codino, lo tira giù e gli scompone la faccia a ginocchiate.
– Basta, basta cazzo, così lo ammazzi! – grido, quasi piango, senza avere il coraggio di avvicinarmi.
– L’idea era quella.
Poi afferra il capo del mio amico, tenendolo saldo con mani e avambracci: nella mezza rotazione che compie la testa riusciamo perfino a guardarci dritti negli occhi, un ultima volta. Poi lo scatto secco, il tonfo, il silenzio.
Mi vomito sui piedi, mi appoggio alla parete e scivolo al suolo.
Non mi importa più niente né di Daniel, né di Walter, né di Emme, né di Sumo, né di me. Sento una stanchezza pesante che si diffonde lungo tutto il corpo, ancora un poco scosso da spasmi e conati di vomito.
Che scherzo di merda è la vita, un attimo ci sei e l’attimo dopo pure, però sei morto.
Ricordo che una volta Sumo mi domandò se mi ero mai immaginato cosa sarebbe successo una volta che fossi morto, coi funerali e tutto. Diceva che voleva essere caricato su una zattera e mandato alla deriva nel fiume Gange. Io dissi che il Gange col Giappone non c’entra un cazzo, e che comunque per quel suo culo ci sarebbe voluta una chiatta, altro che zattera. E lui aveva detto vaffanculo Schicchera.
Vaffanculo, Schicchera.
Daniel si ferma davanti a me, io senza sollevare la testa dalle ginocchia su cui l’ho poggiata riesco a scorgerne la punta degli anfibi.
– Stavi dicendo qualcosa a proposito di dieci milioni, se non sbaglio.
*Nota dell’autore: ho iniziato a scrivere questo capitolo quando ancora due opzioni erano in parità, quindi compaiono entrambe le più votate.
Chi la dura la vince. Chi la vince?
- Sorpresa! Nessuno dei precedenti. (47%)
- La vinco io. (40%)
- La vince Daniel. (13%)

12/02/2015 at 23:15
Ferdinando sei un genio.
Mi è piaciuto molto.
14/07/2013 at 01:59
Finalmente mi sono sparato quattro capitoli di filato e ho finito anche questo racconto, che secondo me meriterebbe di stare al primo posto in classifica.
Sei un grande Ferdinando!
05/07/2013 at 13:07
Emme il risolutore a sorpresa! niente male 😀
Bravo Ferdinando, bravo bravo
04/07/2013 at 19:16
Ferdinando. Che ti devo dire? Ti giuro che proprio non lo so.
Ti accontenti di un: “Grande, cazzo. Grande!”?
D.
04/07/2013 at 21:38
Assolutamente,
spero ti sia goduto il finale!
Grazie come sempre
F.
03/07/2013 at 13:38
Sempre magistrale! 🙂
03/07/2013 at 12:59
Tra le parole Fotti e Addio scorre un bellissimo finale, impreziosito dall’immagine del carnefice del suo carnefici. Complimenti!
23/06/2013 at 10:03
A me piacciono le sorprese 😉
23/06/2013 at 14:09
Anche quelle brutte?
24/06/2013 at 17:18
Cosa può esserci di più brutto della morte di Sumo.
Infatti, eliminato lui, penso che il decimo capitolo non lo leggerò nemmeno 😛
20/06/2013 at 13:29
Quasi al gran finale. E qui il terzo gode!
22/06/2013 at 19:42
“Il terzo gode così così” diceva Ligabue.
O forse no. No, non lo diceva.
19/06/2013 at 14:25
https://sphotos-a.xx.fbcdn.net/hphotos-ash3/p480x480/578169_378375028888347_1349433797_n.jpg
Ecco Franklin
22/06/2013 at 19:36
è lui!
19/06/2013 at 13:24
Non mi stancherò mai di dirlo ma tu qui sei un autore da podio.
E questo racconto è perfetto per un finale a sorpresa…
22/06/2013 at 19:41
Grazie, si fa quel che si può!
Quanto alle sorprese, io le odio. E credo anche Sumo…
19/06/2013 at 12:57
ammetto che mi è dispiaciuto per Sumo. Almeno è morto dimostrando le sue qualità di ciccione. Onore al tavolo. È stata la morte più cruenta e anche quella che mi ha fatto rimanere peggio. Schicchera la spunta, non certo pensando ad una vendetta ma semplicemente nella speranza divina di salvarsi le sue magre natiche.
Ferdinando mio caro questo ultimo episodio me voglio gustare!
22/06/2013 at 19:39
Ammettiamolo. Sumo era una sfida alla teoria dell’evoluzione di Darwin. C’era da chiedersi piuttosto come avesse fatto a sopravvivere tanto a lungo…
19/06/2013 at 00:10
Oddio, ma è già il nono capitolo!
Minchia, che palle.
Dai, nel decimo facciamo che la spunta Schicchera, che gli voglio bene. Ok?
D.
PS: Capitolo di livello assoluto.
22/06/2013 at 19:43
Cheppalle? Dillo a Emme, che è inchiodato lì dal terzo…
P.S Grazie, è sempre un piacere averti tra i lettori.
22/06/2013 at 19:54
Ma lo sai che Emme ha un rapporto tutto suo con le sedie…
18/06/2013 at 22:35
La vince Schicchera, e sono curioso di vedere come.
Un altro ottimo capitolo Ferdinando, complimenti 😉
Vado a piangere Sumo…
18/06/2013 at 23:41
Grazie!
Ad ogni modo, inutile piangere sul grasso versato.
04/06/2013 at 16:05
FANTASTICOOOO
questo nuovo personaggio è fantastico. Sumo invece è il coglione di sempre ahahah
i prossimi 2 episodi proprio non me li voglio perdere!
04/06/2013 at 15:09
Direi che la massima sulla pistola è incontestabile!
04/06/2013 at 13:06
Sei un figo, Ferdinando… c’è poco altro da dire
“Mai ammazzare la vecchia zia di un ragazzone di duecento chili, a meno che tu non possa correre più veloce di un tavolo” è un titolo troppo accattivante per non essere scelto…
03/06/2013 at 09:03
Io sono per la gara di velocità… e scommetto su quello piatto e con quattro gambe!
è arrivato il momento del riscatto per il buon vecchio Sumo.
D.
PS. Ah, oh! Gran capitolo anche questo, manco a dirlo.
01/06/2013 at 20:37
Non ho resistito alla mezza citazione… del resto, se un uomo con la pistola…
01/06/2013 at 17:59
Voto per il testimone sotto protezione. Questa storia e’ troppo divertente, spero arrivino presto gli ultimi episodi!
25/05/2013 at 12:49
Bel testo e storia intrigante. Davvero bravo. Io ho optato per la meno suffragata. Mi piacerebbe sapere. Ti seguo
20/05/2013 at 19:35
Mister Corleone mi sembra quasi scontato! cmq narrato benissimo questo capitolo, complimenti!
15/05/2013 at 11:28
“Sono 90kg di boss, morto fresco fresco che faccio lascio?”
E ora vediamo come ne usciamo da questo cimitero. Anche perché quello che doveva essere il morto mi pare piuttosto arzillo e pure piuttosto incazzato. E non oso pensare a cosa risponderà Sumo alla telefonata di Walter…
15/05/2013 at 09:57
Io dico: capo della mala!
Un po’ per differenziarmi da Slash, un po’ perché avevo proprio voglia di scrivere “capo della mala”.
Ferdinando, i complimenti sono d’obbligo, di tradizione e meritati. Quindi, beh… complimenti, cazzo! Sempre divertente, mai banale… mica facile.
D.
14/05/2013 at 21:49
Grande, il tuo stile è uno di quelli che apprezzo di più su the incipit…prima o poi riuscirò a recuperare anche la tua vecchia storia.
Comunque, per me resta un poliziotto…ormai sto diventando un rompipalle come bricoleur nei miei voti.
15/05/2013 at 09:53
Chissà com’è che mi son fatto ‘sta nomea… Del tutto immeritata, poi. 😀
15/05/2013 at 10:57
Calunnie, solo vili calunnie…colpa delle toghe vermiglio….
14/05/2013 at 17:52
Povera zia, rimarrà per sempre nei nostri cuori…
Un inchino alla tua bravura e poi via, scateniamo una guerra tra bande! 😀
06/05/2013 at 09:28
Walter Texas Ranger. Vabbeh. Solo per questo… 🙂
Chiaro, zia Marta. Vedo che non sono la sola che non vuole perdersi la scena.
06/05/2013 at 19:59
Vedo che a un sacco di gente vengono cattive idee!
03/05/2013 at 18:54
La zia alla porta, è la cosa più logica e naturale da fare.
Paga fino all’ultimo centesimo. Mi piace questo Walter!
ciao
Marco
03/05/2013 at 09:21
Deve andare zia Marta,per come sono andate le cose…io non le darei più le spalle…!!! Sumo è innocuo !!!
03/05/2013 at 10:29
Gli idioti non sono mai innocui Nic! 😉
14/05/2013 at 17:22
Giusto giusto XD
03/05/2013 at 09:20
Deve andare zia Marta,per come sono andate le cose…io non le darei più le spalle…!!! Sumo è innocquo !!!
03/05/2013 at 09:03
Zia Marta alla porta. L’unica opzione che potrebbe spiazzare l’uomo
03/05/2013 at 12:56
Sì ma… di quale uomo stiamo parlando? 😀
02/05/2013 at 18:45
superbo come sempre. Dover ammazzare un poliziotto non è esattamente la cosa migliore.
Mandare la vecchia non se ne parla, sarebbe capace di saltargli addosso dicendo di essere lei quella in pericolo. Lasciare Sumo con lei? Sarebbe capace di slegarla in cambio di una merendina. beh, hai capito quale opzione ho votato 😀
02/05/2013 at 23:05
Beh dai, non sottovalutiamolo il povero Sumo. Dipende da che merendina è.
Quanto alla vecchia hai ragione, non ci penserebbe due volte: e poi a chi crederebbe l’ufficiale, a un ciccione vestito da samurai e al suo amico sghembo o alla tenera nonnina della pubblicità del detersivo?
02/05/2013 at 14:56
Ciao Ferdinando. Ottima situazione. Credo che potrebbe provare a lasciare Sumo con Zia Marta. Bell’episodio!
01/05/2013 at 17:42
Mandiamo zia Marta, mi sembra la persona giusta.
(cmq, sempre grandissimo…)
01/05/2013 at 17:13
Non ho resistito a lasciare Sumo con Zia Marta. Chiaramente è la scelta peggiore che Schicchera possa fare… ma come potevo resistere, dai? Come?!
Ferdinando, cominciavi a mancarmi.
D.
03/05/2013 at 10:34
Sapevo che ti avrei causato prurito alle mani con un’opzione del genere… non mi deludi mai.
A proposito, ieri ho votato il tuo nuovo racconto (voglio sapere qualche cosa in più sul personaggio e “l’azienda”): per stile e descrizioni mi piace forse anche più dell’incipit di “e all’improvviso…niente”.
Ora vado a premere il bottone “segui”, così posso fare stalking comodamente via mail.
03/05/2013 at 12:30
In effetti mi sto accorgendo che sui voti che esprimo mantengo sempre una certa prevedibilità… Non riesco ad uscire dal personaggio!
Per “Ferocia illuminata”… beh, grazie e, come sai, sei il benvenuto. Ora sta tutto nel vedere quanto riesco a limitare i danni di un’idea che mira già a sfuggirmi di mano, con un paio di pagaiate ben date.
21/04/2013 at 16:47
Magari il poliziotto potrebbe arrivare insieme alla vittima alla fine !!!
21/04/2013 at 16:47
Per me è ancora troppo presto per il poliziotto…c’è ancora una situazione troppo poco incasinata…la vittima farebbe finire subito la storia…la prostituta è la scelta migliore !!!
20/04/2013 at 23:04
L’azione non manca di certo… Ho caldo.
13/04/2013 at 22:20
Anche per me assolutamente a questo punto non può essere che una prostituta!
12/04/2013 at 10:33
Mi unisco a Luca. Una prostituta pulp ci sta maledettamente bene adesso 🙂
11/04/2013 at 16:43
E’ presto per il morto originale. Deve arrivare alla fine e dire “mi ha cercato qualcuno?”. Tipo teatro inglese anni settanta. O qualcosa del genere.
10/04/2013 at 19:58
altro ottimo episodio! e la scelta finale è davvero difficile, sono stato indeciso a lungo, sono tutte e tre ottime proposte… alla fine sono andato sulla persona originariamente da uccidere: voglio vedere che vittima ti inventi 😉
10/04/2013 at 20:11
tutto è possibile, la partita è apertissima.
Vediamo se i miei antieroi saranno in grado di arrivare alla fine…
Grazie per essere passato di qua, spero che non ti abbiano legato troppo stretto.
f.
10/04/2013 at 15:47
Perché pochi oltre a me hanno votato per l’entrata in scena della prostituta? 😉
10/04/2013 at 20:07
Non saprei, personalmente ritengo che un tocco di classe ci vorrebbe in questa storia haha!
11/04/2013 at 12:24
quella è la classe più antica 😉
10/04/2013 at 00:11
Wow, I want more!
Questo racconto mi piace da morire, è proprio ora che mi decida a leggermi l’altro. 🙂
“Ali di ruggine” di che parla? Mi sa che lo metto nel carrello insieme a quello di Michel…
10/04/2013 at 11:49
Mi fa molto piacere che lo apprezzi!
Ali di Ruggine è diverso nel genere e nei contenuti dai miei racconti quassù, ma è il mio figliol prodigo… se vuoi dare un’occhiata ti mando qua http://ildragodicarta.com/ali-di-ruggine/
(Per Spaghetti Western, invece, suggerirei di aspettare ancora qualche giorno).
Grazie, come sempre
09/04/2013 at 20:20
Sono per il poliziotto.
La via non è buona. La vita è una lurida stronza.
Quando sei in ginocchio, per lei non è ancora abbastanza. è solo l’inizio. E la vaselina è finita con il tipo prima di te.
Bravo!!
09/04/2013 at 14:58
Il tizio giusto, nel posto giusto, al momento sbagliato.
Bentornato ferdinandode, grazie al cielo col tuo solito stile!
09/04/2013 at 14:58
Il tizio giusto, nel posto gusto, al momento sbagliato.
Bentornato ferdinandode, grazie al cielo col tuo solito stile!
09/04/2013 at 15:01
“Il posto gusto” ha un suo fascino e ci andrei senza dubbio a mangiare, in un ristorante con quel nome, ma nel mio caso si tratta solo di dislessia digitale…
09/04/2013 at 18:40
E’ fatta: se apro un ristorante lo chiamo così!
09/04/2013 at 22:20
Nel caso, se prometto di non venire lì tutti i giorni, mi garantisci uno sconto per l’ideazione del nome?
10/04/2013 at 11:44
Solo perché sei tu, vè.
Ma se ti vedo arrivare con una Cadillac rossa, sparo a vista. Uomo avvisato.
10/04/2013 at 15:20
E nessuno potrebbe biasimarti, d’altronde.
Attendo l’inaugurazione.
09/04/2013 at 09:32
voglio il poliziotto anche io !!
09/04/2013 at 14:06
Poliziotto tipo Commissario Winchester dei Simpson o poliziotto tipo Mel Gibson in Arma Letale?
09/04/2013 at 14:26
Il Commissario WInchester dei SImpson mi sembra più adeguato 🙂
09/04/2013 at 08:54
Ben scritto. Ma si, facciamo arrivare la madama!
08/04/2013 at 19:29
Polizia e conseguente sparatoria / scontro!
08/04/2013 at 19:05
Diavolo, per un attimo avevo temuto che ti fossi dimenticato di noi…
Sono anch’io per l’arrivo di un tutore dell’ordine!
08/04/2013 at 15:34
Dimenticavo, splendido capitolo, davvero! Ne è valsa l’attesa.
E visto che ha cominciato a piovere direi che un poliziotto in impermeabile è quello che ci vuole. Certo, forse non si sarebbe aspettato che il suo dovesse essere un impermeabile da sangue e non da acqua.
08/04/2013 at 14:50
Grazie a tutti per i commenti e suggerimenti, ma soprattutto per la pazienza, che spero sia ricompensata con questo capitolo!
02/04/2013 at 17:50
Davvero un ritmo narrativo divertente e capace di prendere!
Ti seguo, prendi in mano la situazione. Tanto, può andare peggio di così?
Certo, potrebbe piovere.
08/04/2013 at 14:51
Grazie, hai vinto una citazione!
31/03/2013 at 02:09
Giù il cappello!
Ho finalmente trovato il tempo di leggere un po’ e mi sono sparato 4 capitoli in fila di questo tuo “Pulp-corn”. Concordo con Michel nel dire che sei, senz’ombra di dubbio, uno dei migliori in circolazione sul sito.
Fortuna che non ho ancora letto “Spaghetti western”, così se non pubblichi in fretta il quinto capitolo so con cosa andare a sollazzarmi nel frattempo! 🙂
19/03/2013 at 10:45
a quando il prossimo capitolo? 🙂
19/03/2013 at 12:33
Bolle in pentola.
Anche se non ho molto tempo per “cucinare”, in questi giorni…
19/03/2013 at 12:39
aspettiamo affamati!
16/03/2013 at 10:29
Io scapperei. Non mi piace il sangue
16/03/2013 at 13:15
Allora questa non è proprio la storia più idonea 😉
Spero di farti cambiare idea comunque!
15/03/2013 at 11:22
Nah, non è ancora il momento di fare sul serio. Le cose sono ancora relativamente semplici. Meglio cazzeggiare ancora un po’ 😉
15/03/2013 at 12:15
“Tentare” non vuol dire “riuscire” a prendere in mano la situazione.
Ad ogni modo va bene, adoro il cazzeggio!
Suggerimenti?
15/03/2013 at 12:39
Vuoi che fra le cose del morto non salti fuori qualcosa di davvero peculiare? 🙂
15/03/2013 at 19:13
Ricevuto.
😉
13/03/2013 at 00:21
Direi che è il momento di riprendere in mano la situazione. Quello è il morto sbagliato, ergo c’è un vivo sbagliato. E non si fanno due errori nello stesso giorno
13/03/2013 at 13:48
Non avrei saputo dirlo meglio.
Anzi, sai cosa? Se la storia va come dici tu, lo dirò proprio così.
13/03/2013 at 13:52
ahahah, che onore! 🙂
felice ti sia piaciuto lo spunto
08/04/2013 at 14:49
Amico mio, sei appena stato citato.
08/04/2013 at 15:32
ahaha, grazie!
11/03/2013 at 18:09
Meglio fare di tutto per non incasinare ancora di più le cose!
11/03/2013 at 20:02
A volte le cose si complicano da sole 😀
12/03/2013 at 12:19
Non ho dubbi sul fatto che non darai una mano alla semplificazione dell’Universo 😉
11/03/2013 at 02:22
Anche io sono per rovistare.
Rumors dicono che emme e la sua sedia appariranno anche nel prossimo film di Tarantino 😀
08/04/2013 at 15:55
ahaha Slash mi ero perso questo tuo commento.
come hai fatto a scoprirlo? in effetti mi sto già sentendo con Quentin 😀
11/03/2013 at 00:16
ei, il pizzaman si chiama emme! 😀 uahauha
ho immaginato il suo cuore chiedere sangue, sottraendolo al resto del corpo 🙂
guarda, non lo invidio per niente.
ho votato per la fuga, che prendere in mano la situazione mi sembra molto più complicato.
10/03/2013 at 16:51
Non mi stancherò mai di dirlo: Ferdinando, sei il migliore in circolazione qui su THe iNCIPIT.
Dovresti avere già 300 punti (cazzo!) 😉
Geniale l’ingresso in scena di Emme!
10/03/2013 at 17:06
Grazie, come sempre siete troppo buoni 😀
Quanto agli incipoints, come forse ho già detto non sono la mia principale preoccupazione. Mi piace scrivere, e scrivo.
Mi preoccupo solo che chi mi legge non si debba pentire di averlo fatto!
Se poi il pubblico è di qualità, come deduco dai racconti che scrivete, il lavoro da comunque ottime soddisfazioni.
10/03/2013 at 17:08
Sì, chiaro, anch’io non me ne preoccupo più di tanto.
Però, cavolo, ne meriteresti di più… 🙂
10/03/2013 at 14:20
Sarà che sono un distratto cronico e anche un curiosone, ma voto perché si metta a rovistare tra le cose del morto, senza dubbio.
Grande emme e grande, sempre, ferdinandode.
10/03/2013 at 14:24
Il popolo ha scelto Barabba, Gesù se la ride.
Grazie
10/03/2013 at 14:04
Barabba Barabba!
10/03/2013 at 13:59
Cari tutti, avvalendomi di questo: http://www.sorteggiatore.altervista.org/
ho scelto la vittima tra voi affezionati che avete commentato.
Andate a scoprire il vincitore!
09/03/2013 at 21:25
Stavo per perdermi il tuo nuovo racconto (cazzo!) 🙂
Sempre al top!
10/03/2013 at 11:53
E con questo commento anche tu entri, volente o no, a far parte del mio gioco sadic… ehm, esperimento!
06/03/2013 at 14:58
sei fantastico, non ci sono parole 😀
la scena sta diventando più che surreale, e concordo con Slash sull’oscar da non protagonista 🙂
06/03/2013 at 18:36
Ben ritrovato!
Perché surreale, non hai mai visto un nano fetish regalare qualche emozione a una vecchia? ;D
07/03/2013 at 10:15
not yet!
hai ragione, sono io che sono fuori dal mondo, decisamente out 😀
10/03/2013 at 13:57
Con gioia (o rammarico, fai tu) ti comunico che… sei il vincitore!
11/03/2013 at 18:49
hoooooraaaaayyy! 😀
06/03/2013 at 00:05
Vabbè, se ci fossero degli oscar su the incipit, il nano vincerebbe a mani basse quello di miglior personaggio non protagonista.
Mi piace molto il tuo stile. Ti seguo 😉
06/03/2013 at 18:41
Felice di averti a bordo!
Spiacente, ma non ci sono uscite di sicurezza.
PS Da parte di Franklin:
“A mani basse”? Cos’è, una battuta? Ricordami di ridere dopo che ti ho cambiato i connotati, spilungone.
07/03/2013 at 01:40
Opsss…meglio che vada a procurarmi una conchiglia…
05/03/2013 at 21:42
Ahahaha… cioè il nano agorafobico può essere frutto solo di una mente malata 😉
Poi è fidanzato della nonna. Sono senza parole guarda…
Per me lo fanno a pezzi il cadavere e, anche qui, il nano dirà “Cazzo vuoi, una foto ricordo?”
Ahahaha
05/03/2013 at 16:32
Il nano agorafobico m’ha fulminato.
ferdinandode, confermo l’opinione di ggrch qui sotto: sei un fenomeno!
Pure io voto per la macelleria, tagli fini e vicini all’osso.
05/03/2013 at 18:46
Non dire “fenomeno”, che Franklin è suscettibile.
Sconsiglio anche “basso”, “mostriciattolo” e “coso”.
( E grazie a te e a tutti per la fiducia, come sempre)
05/03/2013 at 19:27
Aspetta che me lo segno.
[…]
Fatto.
Senti maaaaa… come procede il tuo sorteggio?
05/03/2013 at 20:53
Ti piacerebbe saperlo eh?
Abbi fede, tra poco avrete il vostro Barabba!
05/03/2013 at 21:15
Barabba Barabba!!!
05/03/2013 at 13:16
Sei un fenomeno caro mio. Questo racconto è incredibile tanto quanto bello da leggere.
Vediamo come se la cavano con la macelleria
05/03/2013 at 18:43
Ottanta chili e tre. Che faccio, lascio?
05/03/2013 at 12:04
Fanno sul serio. Anche troppo!
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04/03/2013 at 23:05
Chiaro, è il momento dell’imballaggio 😉
(o forse è che rifiuto inconsciamente sia lo sbocco hard che quello pulp)
26/02/2013 at 16:14
Qui vedo Tarantino a piene mani… e io adoro Tarantino!
(molto divertente, curioso del seguito 😉
25/02/2013 at 11:13
Gran donna, zia Marta, gran donna. Anch’io sono per il nano!
ciao
Marco
24/02/2013 at 20:54
No vabbè Zia Marta è già un mito!
Allucinante. Da crepare dal ridere.
Capitolo perfetto.
Dialoghi spettacolari.
Direi che un nano ci sta come la ciliegina sulla torta!
23/02/2013 at 18:03
Impossibile non votare per il nano, porca zozza.
L’entrata di Zia Marta è qualcosa che… boh, lascia il segno? Di sicuro sul corpo del povero Schicchera.
Grandissimo Ferdinando, ti leggo sempre con grande gioia.
Daje.
Forza nano.
D.
23/02/2013 at 16:55
Spettacolo puro! grandissimo, altra storia assolutamente da non perdere.
Ora son proprio curioso di sapere a cosa serve il nano!
23/02/2013 at 16:29
Proprio il nano, come si fa a non votarlo?
Ti seguo ancora, confermo 😉
23/02/2013 at 16:34
Ancora grazie, in risposta ti comunico che volente o no stai partecipando al mio esperimento – vedi sotto- buona fortuna! 😀
23/02/2013 at 16:54
C’è già zia Marta a chiamarsi come la mia protagonista 😉
23/02/2013 at 15:17
Cari tutti, vi avverto (suona di minaccia e in effetti lo è) che ho intenzione di sorteggiare uno di voi incauti autori di commenti e farne un personaggio di questa storia storta.
Che vinca il peggiore.
F.
23/02/2013 at 12:08
Wow, fighissimo!
E’ la prima storia di TheIncipit che leggo, mi sono iscritto qualche minuto fa, e già promette benissimo! ^_^
Aspetto con gioia il seguito… Vediamo come far sparire ‘sto cadavere! 😀
23/02/2013 at 15:20
Benissimo: dimmelo tu! 😉
21/02/2013 at 00:15
allora, ti dico subito che ho fatto finta di concedermi il beneficio del dubbio, dicendo che dovevo prima leggere l’incipit e dopo, solo dopo, cliccare sul “Segui la storia”. ma è stato inutile. inutile nel senso che è un altro grande incipit di un’altra (già la pregusto) grande storia di un grande scrittore.
ho messo 3 “grande” in una riga sola. fanne buon uso, mio caro 🙂
ps: ah già! picchia sumo (che non ci hai lasciato scelta, e già ghignavo) ma fuggono, perché non credo abbiano la freddezza di intraprendere una soluzione più lucida e efficace (oppure lo faranno, tragicamente).
21/02/2013 at 18:24
Beh un’iniezione di fiducia fa sempre piacere!
Sempre meglio che una supposta, comunque…
Cercherò di essere all’altezza di quei tre “grande” o farò morire Sumo nel tentativo.
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18/02/2013 at 14:50
il mio voto vale 5 volte vero?
19/02/2013 at 19:40
Si dal Giappone vale di più!
17/02/2013 at 23:16
Superbo inizio. Non c’è niente da fare scrivi davvero bene, i personaggi sono fenomenali e le domande sono la chicca finale. Picchia Sumo, e per forza che lo picchia. Picchiare quel grassone credo lo aiuti a pensare. E qui da pensare c’è parecchio. Diamine sono pure senza auto, toccherà rubarne una. e in fretta anche
17/02/2013 at 20:44
Chiama qualcuno, ma picchiare Sumo non mi sembra una buona idea.
16/02/2013 at 15:30
Siiii !
Lo sentivo nell’aria un altro racconto 🙂 e questo me lo seguo dall’inizio!
Bellissimo Incipit, me li sono istituto i due da pulp fiction dei poveri.
Il ritmo è micidiale e i dialoghi molto divertenti..diciamo sul noir ironico!
🙂
Bravo come sempre 🙂
16/02/2013 at 14:40
Aiuto da casa, alla Pulp Fiction.
Bello stile, bei personaggi. Ti seguirò con piacere 🙂
16/02/2013 at 13:17
Cazzo, grandissimo che ti sei già rimesso all’opera.
Lo stile è micidiale, come sempre. E i personaggi mi fanno già spanciare… tanto che vorrei quasi fossero amici del mio La Solfa (ma forse il mondo, anche solo quello letterario, potrebbe non essere ancora pronto per un’eventualità del genere).
Io voto per il chiamare qualcuno esperto nella sistemazione della merda, anche solo per far entrare subito in scena un altro dei tuoi personaggi.
Bentornato Ferdinando. Non ho fatto in tempo a sentire la tua mancanza e me ne rallegro.
D.
16/02/2013 at 15:07
E’ un bel modo per riempire il tempo, anche se non posso assicurare che scriverò con la stessa assiduità di Spaghetti Western…
Quanto a La Solfa, conoscendo il tipo credo che li avrebbe ammazzati a vista.
16/02/2013 at 15:12
Tende ad essere sopravvalutata la professionalità di La Solfa. Lo scenario più probabile è che si sarebbero messi a parlare di Bushido, Hagakure e Forest Whitaker, mi sa…
16/02/2013 at 16:20
non è questione di professionalità, ma di fastidio.
Io gli avrei sparato.
16/02/2013 at 12:33
Quella felpa nera dell’adidas è perfetta, perfetta come identificativo 🙂
Bel titolo e bella biografia, anche.
Ti seguo, anche io torinese di importazione.
S.
16/02/2013 at 15:15
Dev’esserci qualcosa nell’acqua del Po, che ci fa scrivere e sognare tutti quanti.
E sognamo ciò che scriviamo, e scriviamo ciò che sognamo.
E poi mi stupisco se sono dipendente dalla caffeina.
Tant’è.
(grazie per la fiducia accordata alla mia storiella a partire dalle prime righe, io stesso non saprei se concederla!)