Spaghetti Western

Dove eravamo rimasti?

Cosa attende il Reverendo e lo Sciacallo nella notte fredda del deserto? Una cittadina di confine, alcool, brutti ceffi e cortigiane annesse. (67%)

Edmond City, ovvero alcool, brutti ceffi e cortigiane.Edmond City era nata per sbaglio, quasi un escremento della Santa Fe rail line, società costruttrice dell’omonima ferrovia, che si inoltrava allora, sospinta dalla parola “progresso”, in pieno territorio indiano.
Sembrò opportuno infatti stabilire in quel luogo una stazione per il rifornimento dell’acqua e del carbone, cui in breve tempo seguirono altri piccoli edifici, i quali in pochi anni si moltiplicarono fino a diventare una modesta cittadina di confine.
Se si aggiungono alla ricetta la giusta quantità di santi e peccatori, un saloon affollato, una stazione di posta e un becchino oberato di lavoro, si avrà un’ottima panoramica dello scenario che accolse i due viandanti.
Era l’ora in cui il coyote esce dalla tana in cerca di cibo, l’ora in cui la donna di strada incontra il suo primo amante, l’ora in cui le persone rispettabili tornano a casa e in giro restano solo i balordi.
A quest’ultima categoria appartenevano il Reverendo e lo Sciacallo.

Il motivetto di un’orchestrina li aveva intanto condotti, a orecchio, fino al Masticatoio di Sam il Lungo: albergo, osteria, bisca, nonché tribunale sommario di giustizia popolare, o tribunale popolare di giustizia sommaria.
Un gran bel bordello, avrebbe detto qualcuno, ma quello stava due edifici più in là.
Affidarono le cavalcature allo stalliere e si avviarono verso l’entrata.
Si scansarono appena, per lasciar passare un cadavere trascinato da due gentiluomini, e fecero il loro ingresso.
Per quanto bizzarri, in un posto simile passarono quasi inosservati.
Intorno ai tavoli si giocava al poker e ai dadi, mentre un garzone sottopagato sfrecciava tra gli avventori dispensando alcool e raccogliendo insulti. L’orchestrina traditrice che li aveva attirati in quel postaccio suonava senza sosta canzonette da ballare, al cui ritmo vorticoso s’inseguivano giovani ubriachi e ragazze dalla scollatura incontenibile.
Lo Sciacallo sudava freddo: non sapeva se gettarsi ai tavoli del poker o se tentare la scala reale con una di quelle avvenenti regine di cuori.
– Che dice il tuo Signore – chiese allora al Reverendo – è peggio il gioco d’azzardo o la fornicazione?
– La fornicazione – rispose quello – col gioco almeno riusciamo a pagarci una stanza.
Non dubitava che avrebbe vinto: lo Sciacallo aveva ammazzato più uomini con le carte che con il coltello.
Seguì il compare con lo sguardo mentre prendeva posto tra un paio di energumeni baffuti e osservò il loro ghigno d’intesa. Quei cani non sapevano che al loro tavolo s’era appena seduto un lupo.
C’è da dire che il gioco, al Masticatoio, era in realtà solo un pretesto per esercitare l’arte del baro.
Chi è più abile vince, e gli altri giocatori sentivano già nelle tasche il peso dei soldi di quel giovane ingenuo.
– Tris di due – esclamò raggiante lo Sciacallo, sbattendo sul tavolo la combinazione posta ad arte.
– Peccato – ruggì un grassone alla sua sinistra – Poker di donne.
Senza discutere, con un’espressione sufficientemente delusa, il giovane gli consegnò la puntata.
Lo spettacolo era cominciato.
Il Reverendo lo conosceva a memoria, così rivolse altrove la sua attenzione, in cerca di un posto tranquillo dove bersi un whisky.
Fece un cenno al garzone e si accomodò in un angolo da cui poteva tenere sotto controllo la situazione.
Il copione era sempre lo stesso: lo Sciacallo faceva finta di perdere, gli idioti alzavano la posta, lo Sciacallo li spolpava come vecchie ossa. La sua abilità ineguagliabile nel gioco di mano faceva si che, come ultima spiaggia, le sue prede balzassero in piedi pistole in pugno gridando alla truffa.
Ed era qui che entrava in scena lui.

Quale inattesa comparsa s'insinua nel "copione" del Reverendo?

  • Bisonti. Tanti, tanti bisonti. (60%)
    60
  • Un vecchio ciarlone in vena di confidenze. (10%)
    10
  • Un cacciatore di taglie con un ego molto grosso ed una pistola ancora più grossa. (30%)
    30
Loading ... Loading ...

Categorie

Lascia un commento

129 Commenti

  • Nella la puntata 3, non ho capito se il fatto che i bisonti fossero di appena 300Kg fosse voluto.
    Da wikipedia, sul bisonte americano (dato da prendere con le molle ma piuttosto verosimile): i maschi, più grossi delle femmine, possono raggiungere anche i 190 cm di altezza al garrese e pesano in media 750–900 kg

    P.S.
    per il resto il racconto continua a piacermi (peccato non poter votare per deciderne l’andamento, in quanto tutto è già stato scritto e terminato da qualche mese).

  • Anche il mio giudizio è molto positivo. Sono d’accordo sulla faccenda degli incipoints, ma era una storia troppo particolare (a cominciare dal genere) per coinvolgere un pubblico più vasto. Io stesso non l’avrei letto, se non fosse stato per Django al cinema. Ma sto cavillando.

    Alla fine è stata una bella storia, una bella lettura. Una delle più belle, qui, è vero. E non importa se non ha raggiunto alti livelli. Conta, appunto, la storia. Complimenti sinceri!

    ciao
    Marco

  • Concordo con tutti quelli che dicono essere stata una grande storia. Anzi è una grande storia, di quelle da rileggere.
    Complimenti per il finale, è stato tanto bello quanto tutta la storia.
    Se vorrai scrivere altro io sarò qui a leggerti!

  • BUAAAAA. lo sapevo che questo momento sarebbe arrivato. lo sapevo. e sapevo anche che sarebbe stata durissima. ora che è arrivato confermo tutto: sono disperato! perchè il finale fa onore a una grandissima storia, sei stato fantastico, mi hai avuto in pugno fin dal fino episodio ferdinando 🙂
    e poi, diciamocelo, è una storia positiva a lieto fine (non c’avrei mai scommesso). fa pure ben sperare per il futuro, tiè.

    ps: lo sai, io ti aspetto al varco. sì, è tipo una minaccia. fanne un altra, quello che vuoi, ma non smettere di scrivere qui su the incipit.

  • Beh, che dire, spero di avervi fatto trascorrere qualche minuto piacevole.
    Chissà che non possa avere il piacere di farvi leggere qualcos’altro, prima o poi.
    Intanto grazie a tutti per aver tenuto duro fino alla fine!

    PS: Per amor di cronaca, esiste, in realtà, un fiume nei pressi di Edmond City, Oklahoma, che si chiama Deep Fork.

  • Ci sono cose che non dovrebbero finire tanto facilmente. Tipo questa storia!
    E se proprio deve finire allora che finisca con un triello. Spara, spara muori, muori spara, spara spara, muori muori.

  • seguo a ruota gli altri, perché resistere a un triello è impossibile (della serie: ma quando mi ricapita?).
    però, PERO’, io pretendo da te una promessa, o caro ferdinando: che continui con una seconda stagione, perché non riuscirei a farmi una ragione che il prossimo sia l’ultimo capitolo 🙁 😀

    ps: con la battuta del catechismo mi hai steso! 😀

    • Ebbene, stavo già lavorando a qualcosa di grosso, per questo Reverendo.
      Più grosso del catechismo.
      Ma richiede respiro più ampio di quello che posso ottenere qui: diciamo che The Incipit è stato un eccellente campo di prova, un gioco divertente, una sfida impegnativa.
      Insomma un seguito è previsto e auspicato (o un “preguito”, e chi ha orecchie per intendere intenda). Ma devo ancora come organizzarmi…

      Intanto spero di non deludervi col finale: mi prenderò un po’ più di tempo per scriverlo, vediamo chi ci resta secco.

      Grazie per avermi seguito fin qui, il Reverendo dice che visto che siete stati così fedeli, vi spara per ultimi.

  • no davvero, una delle storie migliori in assoluto. quel tuo “Ali di ruggine” corro a comprarlo, perché scrivi divinamente 🙂 !
    beh, potrei elencare tutte le chicche lessicali con cui mi hai conquistato ma, lodi a parte, torniamo nella storia: vorrei vedere questa coppia in un film, perché sarebbero perfetti. il vice canta, eccome se canta.

    • Quella della foto, nonostante fosse una frase sola, è una delle cose che mi ha preso più tempo: non sapevo come tratteggiare la scena e ho riscritto il periodo almeno sei volte. E anche l’ultima, non ero convinto che rendesse bene l’idea.

      Come sempre, grazie per aver seguito quei due balordi fin qui!

      (Le maniere fin ora erano buone, nessuno s’è fatto male… eccessivamente)

  • Ero rimasto indietro giusto giusto di sette capitoli.
    Me li sono letti tutti, ridendo non poco e sperando che nel frattempo diventassero dieci.
    Grande storia, grande stile.
    Mi hai fatto venir voglia di scrivere un western…
    Intanto, comunque, mi tolgo lo sfizio di votare per la rissa (anche se pure il tornado, compagno di mille bevute, mi aveva tentato molto…)
    😉

  • sei divino, mi fai impazzire ahahaha! 😀 😀 😀 che risate.
    per fortuna che sei tornato, ero in astinenza 🙂

    tentatissimo dai bis-bisonti, alla fine ho optato per la rissa che secondo me calza a pennello.

    fantastica la scenetta con il Padre e il perdono dei peccatti. questo Reverendo ha la risposta sempre pronta: io già ci vedo un film ^_^

    adorabile passaggio di stile: “un ciccione in abito chiaro la cui bocca senza labbra sembrava aperta con una coltellata per ovviare a una dimenticanza della natura”

  • Stavo per perdermi un bel racconto solo perché il titolo non mi diceva nulla; troppo… spudorato, non accattivante. Ma ho fatto click.
    Proprio ieri ho visto Django, quindi cavalcando l’onda dell’entusiasmo ho letto il racconto. Bello, davvero bello. Ben scritto, ben orchestrato. Se non fosse stato per Quentin credo che me lo sarei perso.

    Voto per la galera e ti seguo!

  • Pingback:

  • Io che odiavo mio padre che riusciva a restare tre ore a vedere un western in cui, apparentemente, non accadeva nulla, sono rimasta incastrata tra le tue parole, ho schivato la pallottola del reverendo e sono sopravvissuta ai bisonti. La tua storia è davvero bella e te lo dice una che di avventuroso ha letto solo due libri nella sua non lunghissima, ma considerevole vita di lettrice/divoratrice di libri.. 🙂 Bravo!!!

  • altro fantastico episodio 🙂
    bella l’espressione della voce così roca che le parole sembravano raschiate dalla gola, rende perfettamente!
    ho votato per lo sceriffo Alvarez, giusto per complicare un po’ la vita ai nostri amati protagonisti 🙂

    • Hola! Un paio di giorni fa, non è comparso tra i nuovi?
      (Tra i suggerimenti che darei ai gestori, ci sarebbe quello di ottimizzare le notifiche per i nuovi episodi delle storie seguite, in effetti).
      Tutta la storia risulta già molto differente da come l’avevo pensata al principio, è una bella sfida! Cosa può aprire la chiave di un mercenario, secondo la tua mente diabolica?

      • E comunque sono d’accordo con te. Anche io avevo proposto la possibilità di aggiornamenti diretti via mail sulla pubblicazione di nuovi episodi. Ma mi hanno assicurato che arriverà.

        Nel frattempo, il nuovo di Eco Mostro è on line…

        Ciao bro,

        Bob

  • ma tu sei fantastico! altro bellissimo capitolo 😀
    il duello poi, e Tre Vite di nome e di fatto. ah, e le lunghe mani dello Sciacallo. hai costruito perfettamente questi personaggi 🙂
    comunque ho votato per il pezzo di carta con ora e luogo. sarà lì che il Reverendo e lo Sciacallo si faranno trovare, nascondendosi, per capire le prossime mosse del cacciatore di teste: meglio anticiparlo, che prendersi un proiettile quando meno te lo aspetti.

  • Semplicemente fantastico. Adoro il genere, la storia, i personaggi, i dialoghi. Insomma questa storia mi fa impazzire! complimenti vivissimi
    Ora voglio proprio vedere cosa aprirà quella chiave! Sì, ho votato la chiave

  • Pingback:

  • ma questa storia è sempre più bella!! 😀
    sei geniale, sono davvero contento di poterti leggere qui su the incipit 🙂 !

    domanda enigmatica, tutti e tre i personaggi sono un’incognita.

    ma soprattutto… dov’è lo Sciacallo??

  • Pingback:

  • Non avrei mai immaginato un’entrata del genere dei bisonti! bellissimo episodio e bellissimo modo per far entrare in scena il nuovo personaggio!
    Quel “tre vite” affianco al Reverendo ce lo vedrei bene

  • Per quanto i bisonti siano sicuramente un’inattesa comparsa non posso credere di non vedere una sparatoria! Voglio il cacciatore di taglie!!
    Complimenti, è un racconto spassosissimo e ottimamente scritto. Son felice ti lo abbia tenuto per THe iNCIPIT!

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi