La Ballata di Lando

Dove eravamo rimasti?

Cosa fa Lando? Ci ripensa e sguinzaglia il drago. (36%)

Lando Unchained

Continuavo a spostare lo sguardo dalla faccia disgustosa e cordiale di Eugelfo, al drago, al manipolo di cacciatori di draghi, senza saper prendere una decisione.
«Quando non sai cosa fare» mi aveva detto una volta mio zio Gretzel «temporeggia finché non ti viene un’idea migliore».
Io l’ho sempre reputato un ottimo consiglio, per lo meno fino a quando ho scoperto che mio zio Gretzel, anima semplice, credeva che temporeggiare fosse un modo colto di dire scoreggiare.
Purtuttavia, nel suo significato letterale, anche se non voluto da chi l’aveva pronunciato per primo, mi sembrava allora un suggerimento adatto alla situazione.
Decisi quindi di andare a fare quattro chiacchiere con i cacciatori di taglie, giusto per vedere che aria tirava da quelle parti.
Si trattava di dieci energumeni di rara bruttezza, i cui occhi brillavano di una brutalità ignorante. Barbari delle Lande del Nord: gli unici esseri umani abbastanza forti e stupidi da infastidire deliberatamente bestie mastodontiche come quella incatenata alle loro spalle.
Mi avvicinai con fare deciso a quello che sembrava essere il capo, vale a dire al più grosso. Era un individuo alto più di due metri, la cui faccia feroce era ricoperta da un unico ammasso di barba, sopracciglia e capelli stopposi. Solo il naso e gli occhi facevano capolino: spezzato il primo, e volto dolorosamente a destra; piccoli e sfavillanti come tizzoni i secondi, che roteavano all’impazzata nel tentativo di sorvegliare in una sola volta il drago, i maledetti elfi e, adesso, anche me.
«Ciao capo» salutai.
«Come sai che sono il capo?»
«Hai l’aria del capo.»
«Beh, che vuoi?» abbaiò.
«Mi manda Zio Lou, vuole sapere come mai i suoi dragonieri di fiducia, quelli che paga profumatamente e che gli avevano assicurato di essere i migliori sulla piazza, si sono fatti spaventare da un branco di elfi vegani.»
Lui si rizzò in tutta la sua altezza, i bicipiti si gonfiarono minacciosamente mentre serrava la presa intorno alla sua grossa mazza ferrata «Io sono Wolfgang, capo del clan dell’Orso, colui che ha ucciso Pjornak, re dei Troll; colui che ha guardato negli occhi Khtuul, la bestia dell’Abisso; colui che ha sventrato il gigante a due teste del Dorn. Gli uomini delle Lande del Nord non temono nulla! Tranne…»
«…gli elfi» concluse un altro barbaro, un uomo dalla testa a forma di patata piena di cicatrici al punto che la barba non trovava spazio in cui crescere.
«Gli elfi.» concordò Wolfgang.
«Loro fanno le cose magiche. E tanto per essere chiari» continuò, chinandosi fino ad oscurarmi completamente con la sua ombra «non ho paura neanche di Zio Lou. Finché ci sono gli elfi, il drago io non lo tocco. Se vuoi ammazzarlo, puoi farlo da te.»
E concluse dicendo che, se non mi stava bene, potevo anche andare a prendere qualcosa nel qualcos’altro di mia madre.
Eugelfo e suo fratello Elfonso intanto seguivano la scena con espressione serafica, annuendo come se stessero dando il proprio assenso al compimento di un qualche destino già scritto, e che solo loro conoscevano.
Io gli mostrai il medio, mi voltai e andai verso il drago.
Visto da vicino era ancora più grosso di quel che sembrava. Alto come un palazzo di tre piani, lungo come una notte invernale. Un’unica catena, di un metallo speciale, gli correva tutt’intorno, puntellata qui e là al terreno con grossi occhielli.
Una grossa alabarda, dello stesso metallo della catena, giaceva a pochi passi da me e dal drago: i dragonieri la usavano per sferrare il colpo di grazia lassù, in un punto preciso tra la testa e il collo. Me lo aveva raccontato un giovane apprendista cacciatore, il giorno in cui fu divorato.
Presi un bel respiro, raccolsi l’alabarda e cominciai ad arrampicarmi su per la belva, trovando gli appigli tra le scaglie d’ossidiana della sua corazza. Il drago dal canto suo, forse sentendo la fine vicina, prese a dimenarsi e a guaire disperatamente, buttando ora fiamme, ora lacrime, che cadevano al suolo corrodendolo come il più aggressivo degli acidi. Mi ci volle quasi un’ora per arrivare in cima, e più volte avevo rischiato di perdere l’alabarda. Il mostro, ormai rassegnato, emetteva solo più radi sbuffi e sospiri che ricordavano lo sferragliare di un plotone di cavalieri in armatura. Il punto dove dovevo colpire era proprio lì, vicino alla decima vertebra, dove la catena compiva due giri per mantenere la testa più ferma.
Guardai giù i barbari, poi gli elfi. I due fratelli ancora mi fissavano impassibili.
«Siamo tutti fratelli» gridò a un tratto Elfonso «io, tu, i bracconieri, il drago.» La sua voce eterea era giunta chiara ed elegante fino a me, lassù, nonostante il vento e la distanza.
Maledetti barbari cagasotto, pensai.
Maledetto Zio Lou, maledetti draghi e stramaledetti gli elfi, coi loro dannati sensi di colpa.

Abbattei l’alabarda con tutte le forze, spezzando la catena in una pioggia di scintille.

Pochi istanti dopo, impigliato per un piede,  vedevo il suolo farsi sempre più distante

A questo punto...

  • Vogliamo un po' di romanticismo, anche gli orgoblin hanno un cuore (piccolo). (29%)
    29
  • Andiamo dritti al sodo. Non c'è drago senza arrosto! (29%)
    29
  • ci vuole una bella digressione. Parlaci della famiglia di Lando. (43%)
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115 Commenti

  • ahahahahahahaha
    finale fantastico, da vero autore con la A maiuscola.
    Ti leggo, anche se non più qui, ti leggo nei tuoi romanzi.
    Un giorno, spero, avrò un tuo autografo. Dico sul serio.
    In fondo mi accontento di poco, solo un brandello di te, che avrò chiesto mai…

  • Un episodio divertente ma scritto talmente bene da apparire professionale ( un refuso a parte…) , voto catapulta.

    Ma tu pubblichi anche con le CE? Impossibile immaginare che tu non abbia mai proposto tuoi testi e che non sia stato subito contattato. Certo, anche il plot è fondamentale: essere così abile, avere uno stile preciso e originale, la capacità di descrivere mostrando ogni immagine come si guardasse un film, non bastano più oggigiorno…
    si deve avere anche l’idea di plot e la struttura giusta in cui la trama si dipani per archetitipi e non per stereotipi. Ma tu saresti in grado, sei uno dei migliori autori che mi sia capitato di leggere negli ultimi anni, e dico anni, e io leggo tanto 😉 per cui dimmi… dove ti compro?, libreria digitale o cartacea?

    • Temo che tu ci abbia visto giusto: anche se più che una volontà, quello di chiudere in fretta è stato un obbligo dettato dalla scarsità di caratteri a disposizione non solo per il capitolo ma anche per la fine di tutto il racconto: ci si avvia verso la conclusione e c’è ancora molto da dire!

      Grazie per il tuo parere, le critiche valgono quanto e spesso più dei complimenti.
      f.

        • Perché mi domandi scusa?
          La tua critica (ma se preferisci, chiamiamola osservazione) era gentile e pertinente.
          Il punto è che viviamo in una società dove “critica” ha assunto un connotato integralmente negativo, perdendo la funzione costruttiva che aveva in origine. Tutti criticano tutto, e chi riceve la critica si sente accoltellato: niente di più sbagliato!

          Bisogna saper criticare, e tu l’hai fatto bene, e bisogna saper accettare le critiche ben fatte, ed io l’ho fatto bene!
          Un’osservazione, al posto giusto può aiutarci a migliorare.
          Quindi non preoccuparti, continua a leggermi se puoi e a dirmi quel che pensi, a me fa piacere 😀

  • Beh, io dico EROE!!
    dopo quello che ha fatto, farsi inghiottire in quel modo, affidarsi alla somiglianza col papà per ingannare l’iguana piromane ahahahaha
    ottimo come sempre, Ferdinando. A volte, leggendoti, mi chiedo davvero dove tu prenda certe idee dettagliate di orchi e di draghi che – in definitiva – non dovresti aver mai incontrato… invece pare che tu ne sappia più di chiunque al mondo….

  • Direi che Landro furioso va per la maggiore. E concordo che in questo consesso di draghi, spade e paladini wannabe assicuratori non si possa scegliere titolo più azzeccato per traghettare questo racconto verso un finale epico.

    (questa volta non mi sono fatto attendere)

  • Lando furiosoooooooo!!!!!!!!! Sììììììì!!!! ahahahahahahah

    Allora, a parte che BRAVISSIMISSIMO!
    Poi ma scusa eh… ma perché gli uomini sò sempre fighi e potenti e le donne sò agnelli sacrificali?????

    E poi… dài… quello che aveva espugnato un castello armato solo di un cucchiaio ahahahah
    Ma il tipo con gli occhiali che arriva di culo a cavallo…. eheheheh
    poi le opzioni geniali sono la ciliegina sulla torta.

    Tu sei un genio!

  • Oooohhh un altro epico episodio dragonico del mitico Ferdinando!
    Ultimamente ti ho letto molto (tue altre storie) e confermo che sei proprio un vero talento letterario!

    “Un primo nugolo di frecce, simile a uno stormo di rondini, saettò verso l’alto scagliato dagli arcieri assedianti.” bellissima immagine.

    Dammi un paladino, però, tutti i draghi ne hanno uno! 🙂

    • Sei sempre troppo gentile, poi la gente comincia ad aspettarsi cose serie!
      A parte questo, mi fa davvero molto piacere che ti sia interessata a ciò che scrivo, anche al resto intendo. Un po’ perché il tuo è il parere di una persona che scrive, a mio avviso, meglio del sottoscritto; un po’ perché è la conferma che sto lavorando bene!

      Quanto all’incipit, non so se abbiamo la stessa concezione di “paladino”… anzi temo proprio di no.

    • “DIGRESSIONE lenta?
      Pancia gonfia?
      Meteorismo?

      Prova le Soluzioni Solforose di Zio Grunth! Se sopravvivi, tutto il resto ti sembrerà una passeggiata.

      è un presidio magico chirurgico, leggere attentamente le istruzioni, tenere fuori dalla portata di chiunque.”

      Forse non è il genere di digressione che avevi in mente, ma sai, tra digressioni e temporeggiamenti qua non ci capisco più niente neanche io.
      Grazie per essere passata.

  • Opto per la digressione…
    ho riso, ho pensato, i tuoi episodi e la tua scrittura fluida mi danno sempre da pensare e mi fanno sorridere. Com’è che diceva, lo zio? Temporeggiare in modo singolare… ahahaha
    Sei sempre il migliore!

  • Mi ci è voluto un attimo per ricordarmi dove eravamo arrivati, ma per questo capitolo ne è valsa la pena. Complimenti.
    Spero che il prossimo capitolo arrivi presto, e che sia un po’ “romantico”

  • Bell’incipit! Complimenti! Scrivi bene, hai un buon ritmo di narrazione, ben articolato anche con i dialoghi. Ti stai addentrando in un genere molto “navigato”, attenzione ai luoghi comuni e al già sentito, soprattutto nei nomi che scegli. Cerca di allineare la tua originalità narrativa ai contenuti e al lessico. E, soprattutto, non ti fermare! Buon lavoro.

  • ” ..Il cielo sulla Terra dei Draghi, di una perenne tonalità tra il porpora e il viola, era solcato incessantemente dai voli di quelle maestose creature che, in millenni di occupazione, ne avevano reso l’aria pressoché irrespirabile (di fatto, il metano e lo zolfo prodotti dai draghi sono tra le principali cause dell’effetto serra e del relativo surriscaldamento globale). ..”
    CAVOLO, che attenta riflessione… sembra che tu ci sia stato davvero, che li abbia annusati e osservati sul serio. Ottima empatia, ottima caratterizzazione, ottima immedesimazione.
    ( Non usare le parentesi nel testo, usa i trattini: – frase – )

    Il lavoro è lavoro!

  • Sei riuscito nell’epica impresa di farmi ridere di gusto e di farmi trovare originalità in una storia di orchi e goblin!xD
    Complimenti, ti seguirò senz’altro!
    Adesso passo al secondo capitolo, ma, per dovere di cronaca, io avrei votato “convincerlo a smettere di esistere” ;P

  • Ho letto i due primi episodi insieme: divertente e bizzarra storia, mi sa che sei un po’ genialaccio 🙂
    Certi passaggi sono irresistibili e danno il senso di un certo innato “mestiere”: auanto a me, preferivo il borseggio tradizionale: mi piaceva il rapporto diretto col cliente ”
    Vedo che nessuno opta per un bel spezzatino di cacciatori: a me invece aggraderebbe:-)

  • Secondo me invece sono in sciopero. Questo lavoro, anche per colpa degli animalisti e di leggi sempre più restrittive, sta diventando ingrato e rischioso. Che a cacciar draghi già non è che si campi 100anni. Per me vogliono l’aumento! 🙂

  • Che bell’incipit. Scorre carino, carino …Bello l’inizio I miei si conobbero durante il saccheggio di Kelm, nelle regioni orientali, e il loro amore durò abbastanza da lasciare una traccia tangibile nelle mutande del mondo….Mi ricorda una cosa sugli “amici di mutanda” (friends with benefits ).
    Carino l’incontro con il muso leporino che parla con la F…
    Ho deciso di seguirti… Se passi da me leggi dal quattro, sono al cinque, gli altri non è che mi piacciono tanto ho fatto degli errori di punteggiatura e quindi non sono contenta.

      • Si capisce. Sono dispiaciuta che hai pubblicato subito l’altro capitolo. Pare che corri! Non dai il tempo a tutti di leggerti, a mio modesto parere di ignorante in piattaforme, ho notato che se lasci riposare una settimana il capitolo o anche dieci giorni la storia ne beneficia. Sai come ? Le persone passano a leggerti! Non prendere esempio da me, io ho pubblicato l’incipit il 28 agosto e sto ancora a capitolo cinque. Essendo attive all’incirca quaranta storie al momento devi andare a leggere gli altri certo non riuscirai a seguirle tutte, tutte ma puoi seguire almeno le emergenti. Passando da queste otterrai il commento e i punti perché così la storia gira. Se sei fortunato e la storia piace, qualcuno te la sponsorizza. Quando mi piace una storia la sponsorizzo a tutti quelli che mi leggono. Ma se vai veloce caro mio non riesco a starti dietro e sono costretta mollarti per strada. Fai risposate il capitolo per adesso non ti voto e neanche leggo, cerco di capire come vuoi procedere se due episodi a settimana, se uno ogni giorno, se uno ogni due giorni…. Una volta appurate le tue intenzioni ripasso, non amo la fretta. Ma questa sono io, gli altri non lo so. Spero che lo prendi come consiglio produttivo. Altrimenti ignorami.

        • Capisco quel che dici.
          Ma vedi, la scrittura ha i suoi ritmi e gli scrittori anche: uno scrive quando è ispirato e quando ha tempo di farlo. Non si tratta di “fretta”, è solo che essendo ispirato qui e ora, avendo qui e ora tempo di scrivere, ho dovuto cogliere l’occasione.
          TheIncipit per me è un ottimo modo per tenersi in esercizio e per conoscere gente appassionata di lettura e scrittura; dei punti in in quanto tali mi importa poco.
          Scrivo per scrivere e lo faccio solo quando sono sicuro di poterlo fare bene; poi chi vuol leggere legga.
          Fino ad ora m’è sempre andata bene 😉

          (PS Ho letto il tuo primo capitolo, appena avrò tempo leggerò anche gli altri)

  • Ferdinandode,
    è sempre un gran piacere leggerti, ma questo già lo sai, furbacchione.

    Te nel fantasy mi stuzzichi parecchio, tanto da convincermi a riattivare le sinapsi da lettore.
    Voto perché cerchi di “convincerlo” a lavorare per lui, l’idea di leggere della banda di ‘sto tizio è irresistibile.

    Daje.

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