La Ballata di Lando

Dove eravamo rimasti?

Dov'è stato vomitato Lando? Tra gli assedianti (quelli fuori), che lo celebrano come un eroe. (33%)

Eroe per forza, martire per caso, Lando per sfiga.

Rialzai la faccia dalla pozza di liquami appena in tempo per udire le urla degli assedianti e degli assediati esplodere tutte insieme come allo scoccare del capodanno. Ero stato vomitato proprio tra le fila degli assalitori, appena fuori da Roccamara, e potevo scorgere le loro facce provate mentre mi correvano incontro a braccia tese, salvo poi fermarsi ad almeno un metro, per via dell’odore. Non c’era parte del corpo che non mi dolesse, mi facevano male perfino i capelli.
Mi sentivo come…
Già, come cosa?
In effetti dubito che ci sia qualcosa di anche solo vagamente simile all’essere parzialmente digeriti e poi rigettati da un drago. Dovrete accontentarvi di sapere che mi sentivo molto, molto male.
Con occhi opachi osservavo i soldati, che avevano fatto un cerchio tutto intorno a me, e che mi osservavano a loro volta con un misto di esaltazione e disgusto. Un uomo con dei bei baffi grigi che ricordavano le corna di un bufalo e una divisa piena di medaglie si aprì un varco tra la folla, poi mi indicò e disse qualcosa, ma non riuscii ad udire una sola parola perché nelle orecchie avevo ancora il fragore delle budella del drago. A malincuore, due soldati si fecero avanti. Mentre mi sollevavano di peso da sotto le ascelle, ciascuno con una mano a coprirsi la bocca e il naso, mi si fece buio tutto intorno.
Al mio risveglio due occhi gialli e tondi come pompelmi mi fissavano da sopra un naso storto e piatto, simile alla piastra di un ferro da stiro, a pochi centimetri dal mio volto.
«C’è mancato pochino ragazzo, huh! Dav-ve-ro, huh.»
«Zio Rufus?» biascicai, sbavandomi addosso ad ogni parola.
«In carne ed ossa, huh.»
«Ti credevo morto. In effetti, tutti ti credevano morto.»
Zio Rufus fece spallucce. Poi inarcò le sopracciglia e restò lì impalato a guardarmi, col labbro inferiore sporgente, senza battere ciglio.
«Dove mi trovo?»
«Nella tenda dei sottoufficiali, huh, dei sotto-ufficiali.»
Mi trovavo in effetti in un ampia tenda, lunga una decina di metri e larga almeno quattro, in cui erano allineate parallelamente due file da sei brande, su una delle quali mi trovavo disteso.
«E i sottoufficiali dove sono?» chiesi, notando che era deserta.
«Due sono morti. Gli altri sono andati a dormire con la truppa, huh. Sai, l’odore…»
Non avrei potuto dar loro torto visto che puzzavo come un nano dopo sei giorni di miniera¹.
Quanto a zio Rufus, suppongo avesse perso l’olfatto (insieme a un sacco di altre cose) per via di quel suo vizio di lanciarsi con la catapulta².
Restammo in silenzio a fissarci l’un l’altro, cullati dal dolce fischio della narice sinistra di zio Rufus, finché un soldato, o forse un paggio, non fece capolino con la testa dall’apertura più distante della tenda. Aveva capelli arruffati e stopposi, cosparsi di residui della paglia su cui in ogni esercito devono accontentarsi di dormire gli armigeri di grado più basso. Il giovane trattenne un conato. Lo vidi sparire nuovamente dietro il drappo della tenda e lo sentii prendere un respiro profondo. In tutta fretta, ricacciò dentro la testa e disse d’un fiato: «IlcomandantesupremoLudwikdesideraconvenireconvoialpiùpresto.» Uscì nuovamente, riprese fiato e rientrò «viattendeallapiazzad’arme, trovereteabitinuovinelbauleaipiedidellabranda.»

Fuori il cielo s’andava rischiarando e le stelle sbiadivano una per una fino a sparire: l’alba non doveva essere troppo lontana. Camminai fino alla piazza d’arme in un nitrire di cavalli, fuggire di cani, svenire di cavalieri in arme.
Il comandante supremo Ludwik era l’ufficiale coi baffi a corna di bufalo. Mi attendeva seduto nel grande spiazzo tra la cambusa e le tende del primo reggimento, affiancato da due robusti luogotenenti che sventolavano giganteschi ventagli, e non potei fare a meno di notare che più mi appressavo più il loro sventolare si faceva vigoroso.
«Mi avete mandato a chiamare?» chiesi, fermandomi rispettosamente a una decina di metri di distanza, gesto che il comandante sembrò apprezzare sinceramente.
Annuì, s’alzò dallo scranno su cui era posto e indicò con un dito grassoccio la sagoma scura di Roccamara, da cui si levavano ancora colonne dense di fumo. « Prima hai sparso il terrore tra i traditori di Roccamara, poi hai messo in fuga il drago: è il cielo che ti manda» disse «per perorare la santa causa dell’Impero-al-di-Qua.»
«Ma veramente io…»
«Pertanto è stato deciso che sarai tu a guidare il prossimo assalto. Se riuscirai nell’impresa di espugnare Roccamara entro il tramonto, sarai proclamato Grande Eroe Imperiale.»
«E se fallissi? O meglio, se proprio non ci volessi provare?»
La pancia pluridecorata del comandante supremo fu squassata prima piano, poi sempre più forte, da una grassa risata, a cui si unirono quelle dei suoi luogotenenti.
Già che c’ero, risi anche io.

¹La giornata lavorativa di un nano è appunto di sei giorni; secondo una diceria popolare, durante il lavoro i nani non sostano né per mangiare né per andare di corpo. E il fatto che non si fermino per farlo non significa che non lo facciano.
²Vedi capitolo 1

Cosa attende Lando nel prossimo capitolo?

  • La catapulta! (60%)
    60
  • La fuga! (0%)
    0
  • Un deus ex machina! (40%)
    40
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115 Commenti

  • ahahahahahahaha
    finale fantastico, da vero autore con la A maiuscola.
    Ti leggo, anche se non più qui, ti leggo nei tuoi romanzi.
    Un giorno, spero, avrò un tuo autografo. Dico sul serio.
    In fondo mi accontento di poco, solo un brandello di te, che avrò chiesto mai…

  • Un episodio divertente ma scritto talmente bene da apparire professionale ( un refuso a parte…) , voto catapulta.

    Ma tu pubblichi anche con le CE? Impossibile immaginare che tu non abbia mai proposto tuoi testi e che non sia stato subito contattato. Certo, anche il plot è fondamentale: essere così abile, avere uno stile preciso e originale, la capacità di descrivere mostrando ogni immagine come si guardasse un film, non bastano più oggigiorno…
    si deve avere anche l’idea di plot e la struttura giusta in cui la trama si dipani per archetitipi e non per stereotipi. Ma tu saresti in grado, sei uno dei migliori autori che mi sia capitato di leggere negli ultimi anni, e dico anni, e io leggo tanto 😉 per cui dimmi… dove ti compro?, libreria digitale o cartacea?

    • Temo che tu ci abbia visto giusto: anche se più che una volontà, quello di chiudere in fretta è stato un obbligo dettato dalla scarsità di caratteri a disposizione non solo per il capitolo ma anche per la fine di tutto il racconto: ci si avvia verso la conclusione e c’è ancora molto da dire!

      Grazie per il tuo parere, le critiche valgono quanto e spesso più dei complimenti.
      f.

        • Perché mi domandi scusa?
          La tua critica (ma se preferisci, chiamiamola osservazione) era gentile e pertinente.
          Il punto è che viviamo in una società dove “critica” ha assunto un connotato integralmente negativo, perdendo la funzione costruttiva che aveva in origine. Tutti criticano tutto, e chi riceve la critica si sente accoltellato: niente di più sbagliato!

          Bisogna saper criticare, e tu l’hai fatto bene, e bisogna saper accettare le critiche ben fatte, ed io l’ho fatto bene!
          Un’osservazione, al posto giusto può aiutarci a migliorare.
          Quindi non preoccuparti, continua a leggermi se puoi e a dirmi quel che pensi, a me fa piacere 😀

  • Beh, io dico EROE!!
    dopo quello che ha fatto, farsi inghiottire in quel modo, affidarsi alla somiglianza col papà per ingannare l’iguana piromane ahahahaha
    ottimo come sempre, Ferdinando. A volte, leggendoti, mi chiedo davvero dove tu prenda certe idee dettagliate di orchi e di draghi che – in definitiva – non dovresti aver mai incontrato… invece pare che tu ne sappia più di chiunque al mondo….

  • Direi che Landro furioso va per la maggiore. E concordo che in questo consesso di draghi, spade e paladini wannabe assicuratori non si possa scegliere titolo più azzeccato per traghettare questo racconto verso un finale epico.

    (questa volta non mi sono fatto attendere)

  • Lando furiosoooooooo!!!!!!!!! Sììììììì!!!! ahahahahahahah

    Allora, a parte che BRAVISSIMISSIMO!
    Poi ma scusa eh… ma perché gli uomini sò sempre fighi e potenti e le donne sò agnelli sacrificali?????

    E poi… dài… quello che aveva espugnato un castello armato solo di un cucchiaio ahahahah
    Ma il tipo con gli occhiali che arriva di culo a cavallo…. eheheheh
    poi le opzioni geniali sono la ciliegina sulla torta.

    Tu sei un genio!

  • Oooohhh un altro epico episodio dragonico del mitico Ferdinando!
    Ultimamente ti ho letto molto (tue altre storie) e confermo che sei proprio un vero talento letterario!

    “Un primo nugolo di frecce, simile a uno stormo di rondini, saettò verso l’alto scagliato dagli arcieri assedianti.” bellissima immagine.

    Dammi un paladino, però, tutti i draghi ne hanno uno! 🙂

    • Sei sempre troppo gentile, poi la gente comincia ad aspettarsi cose serie!
      A parte questo, mi fa davvero molto piacere che ti sia interessata a ciò che scrivo, anche al resto intendo. Un po’ perché il tuo è il parere di una persona che scrive, a mio avviso, meglio del sottoscritto; un po’ perché è la conferma che sto lavorando bene!

      Quanto all’incipit, non so se abbiamo la stessa concezione di “paladino”… anzi temo proprio di no.

    • “DIGRESSIONE lenta?
      Pancia gonfia?
      Meteorismo?

      Prova le Soluzioni Solforose di Zio Grunth! Se sopravvivi, tutto il resto ti sembrerà una passeggiata.

      è un presidio magico chirurgico, leggere attentamente le istruzioni, tenere fuori dalla portata di chiunque.”

      Forse non è il genere di digressione che avevi in mente, ma sai, tra digressioni e temporeggiamenti qua non ci capisco più niente neanche io.
      Grazie per essere passata.

  • Opto per la digressione…
    ho riso, ho pensato, i tuoi episodi e la tua scrittura fluida mi danno sempre da pensare e mi fanno sorridere. Com’è che diceva, lo zio? Temporeggiare in modo singolare… ahahaha
    Sei sempre il migliore!

  • Mi ci è voluto un attimo per ricordarmi dove eravamo arrivati, ma per questo capitolo ne è valsa la pena. Complimenti.
    Spero che il prossimo capitolo arrivi presto, e che sia un po’ “romantico”

  • Bell’incipit! Complimenti! Scrivi bene, hai un buon ritmo di narrazione, ben articolato anche con i dialoghi. Ti stai addentrando in un genere molto “navigato”, attenzione ai luoghi comuni e al già sentito, soprattutto nei nomi che scegli. Cerca di allineare la tua originalità narrativa ai contenuti e al lessico. E, soprattutto, non ti fermare! Buon lavoro.

  • ” ..Il cielo sulla Terra dei Draghi, di una perenne tonalità tra il porpora e il viola, era solcato incessantemente dai voli di quelle maestose creature che, in millenni di occupazione, ne avevano reso l’aria pressoché irrespirabile (di fatto, il metano e lo zolfo prodotti dai draghi sono tra le principali cause dell’effetto serra e del relativo surriscaldamento globale). ..”
    CAVOLO, che attenta riflessione… sembra che tu ci sia stato davvero, che li abbia annusati e osservati sul serio. Ottima empatia, ottima caratterizzazione, ottima immedesimazione.
    ( Non usare le parentesi nel testo, usa i trattini: – frase – )

    Il lavoro è lavoro!

  • Sei riuscito nell’epica impresa di farmi ridere di gusto e di farmi trovare originalità in una storia di orchi e goblin!xD
    Complimenti, ti seguirò senz’altro!
    Adesso passo al secondo capitolo, ma, per dovere di cronaca, io avrei votato “convincerlo a smettere di esistere” ;P

  • Ho letto i due primi episodi insieme: divertente e bizzarra storia, mi sa che sei un po’ genialaccio 🙂
    Certi passaggi sono irresistibili e danno il senso di un certo innato “mestiere”: auanto a me, preferivo il borseggio tradizionale: mi piaceva il rapporto diretto col cliente ”
    Vedo che nessuno opta per un bel spezzatino di cacciatori: a me invece aggraderebbe:-)

  • Secondo me invece sono in sciopero. Questo lavoro, anche per colpa degli animalisti e di leggi sempre più restrittive, sta diventando ingrato e rischioso. Che a cacciar draghi già non è che si campi 100anni. Per me vogliono l’aumento! 🙂

  • Che bell’incipit. Scorre carino, carino …Bello l’inizio I miei si conobbero durante il saccheggio di Kelm, nelle regioni orientali, e il loro amore durò abbastanza da lasciare una traccia tangibile nelle mutande del mondo….Mi ricorda una cosa sugli “amici di mutanda” (friends with benefits ).
    Carino l’incontro con il muso leporino che parla con la F…
    Ho deciso di seguirti… Se passi da me leggi dal quattro, sono al cinque, gli altri non è che mi piacciono tanto ho fatto degli errori di punteggiatura e quindi non sono contenta.

      • Si capisce. Sono dispiaciuta che hai pubblicato subito l’altro capitolo. Pare che corri! Non dai il tempo a tutti di leggerti, a mio modesto parere di ignorante in piattaforme, ho notato che se lasci riposare una settimana il capitolo o anche dieci giorni la storia ne beneficia. Sai come ? Le persone passano a leggerti! Non prendere esempio da me, io ho pubblicato l’incipit il 28 agosto e sto ancora a capitolo cinque. Essendo attive all’incirca quaranta storie al momento devi andare a leggere gli altri certo non riuscirai a seguirle tutte, tutte ma puoi seguire almeno le emergenti. Passando da queste otterrai il commento e i punti perché così la storia gira. Se sei fortunato e la storia piace, qualcuno te la sponsorizza. Quando mi piace una storia la sponsorizzo a tutti quelli che mi leggono. Ma se vai veloce caro mio non riesco a starti dietro e sono costretta mollarti per strada. Fai risposate il capitolo per adesso non ti voto e neanche leggo, cerco di capire come vuoi procedere se due episodi a settimana, se uno ogni giorno, se uno ogni due giorni…. Una volta appurate le tue intenzioni ripasso, non amo la fretta. Ma questa sono io, gli altri non lo so. Spero che lo prendi come consiglio produttivo. Altrimenti ignorami.

        • Capisco quel che dici.
          Ma vedi, la scrittura ha i suoi ritmi e gli scrittori anche: uno scrive quando è ispirato e quando ha tempo di farlo. Non si tratta di “fretta”, è solo che essendo ispirato qui e ora, avendo qui e ora tempo di scrivere, ho dovuto cogliere l’occasione.
          TheIncipit per me è un ottimo modo per tenersi in esercizio e per conoscere gente appassionata di lettura e scrittura; dei punti in in quanto tali mi importa poco.
          Scrivo per scrivere e lo faccio solo quando sono sicuro di poterlo fare bene; poi chi vuol leggere legga.
          Fino ad ora m’è sempre andata bene 😉

          (PS Ho letto il tuo primo capitolo, appena avrò tempo leggerò anche gli altri)

  • Ferdinandode,
    è sempre un gran piacere leggerti, ma questo già lo sai, furbacchione.

    Te nel fantasy mi stuzzichi parecchio, tanto da convincermi a riattivare le sinapsi da lettore.
    Voto perché cerchi di “convincerlo” a lavorare per lui, l’idea di leggere della banda di ‘sto tizio è irresistibile.

    Daje.

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