Il mondo delle storie ancestrali (2)

Dove eravamo rimasti?

Già, dove andranno? Torneranno a Villa d'Ombra, in tempo per l'incontro politico (75%)

Tornando a Villa d’Ombra

David andò al tavolo, prese del formaggio e, a bocca piena, mugugnò «Csa… pdr…»
«Scusa?»
Lui deglutì «Mio padre ci aspetta. Abbiamo un incontro di… famiglia.»
«Certo, certo. Avete un passaggio?»
«Useremo il carro con cui sono venuti.»
Il medico annuì silenzioso.
Eloise si mise lentamente seduta, con la mano sopra la ferita. Un pizzicore in prossimità della cucitura le dava fastidio «Passi qualcosa anche a me?»
David le porse del pane e miele e lei divorò tutto. Lo stomaco brontolava. Prese un’altra porzione e concluse con un po’ di latte.
Incontro in famiglia. Ovviamente David non voleva dir niente dell’incontro politico. Chissà come avrebbero reagito i loro ospiti a sapere chi erano.
Il ragazzo si piegò davanti a lei e la prese in braccio. «Su, andiamo.»
«Ehi! Mettimi giù!»
«Stai zitta, non puoi camminare.» e le abbassò la testa contro la propria spalla.
Eloise arrossì e nascose il viso nella maglia strappata di lui.
La portò al carro e l’adagiò dietro. Salì in cassetta e salutò il medico con una stretta di mano. «Grazie. Passerò più avanti per ripagarti.»
«Non preoccuparti giovanotto. Sono tempi bui.»
Partirono che il villaggio era già in fermento. Costeggiarono la piazza del mercato e uscirono prendendo una strada larga.
Eloise appoggiò il mento sul lato del carro. Il paesaggio era calmo e non passava nessun viandante. Nemmeno una traccia della strage del giorno prima. Non un cavaliere armato, non un postulante insanguinato. I ribelli non avevano raggiunto quel villaggio.
Sospirò. Casa, università, esami… tutto era lontano.
A mezz’ora dalla partenza incontrarono una carovana e si unirono ai mercanti, facendo gruppo per buona parte del viaggio. Un ragazzo si era seduto vicino a David e parlavano di predoni, nemici, guerre… lei chiuse gli occhi e finse di dormire, ma con la mente rivedeva la sua vecchia vita. I genitori che le portavano i regali dall’ennesimo paese visitato, le amiche al bar, i compagni di corso che le chiedevano gli appunti. C’era anche un ragazzo che un po’ le interessava. Ma non era come David, non era bello o coraggioso come lui.
Aprì gli occhi. Ma a cosa stava pensando?
Lasciarono la carovana a un paese poco distante dalla Villa e tornarono a casa in silenzio e da soli.
David lasciò il carro nella scuderia ed entrò in cucina dalla porta sul retro. Subito delle cameriere uscirono e l’aiutarono a scendere.
In cucina lui non c’era più. Mildred, con gli occhi fissi nel vuoto, era pallida in volto. «Bambina, cos’è successo?»
«Un attacco dei ribelli. Abbiamo dovuto nasconderci.»
La balia non sembrava sorpresa, solo profondamente triste.
L’accompagnò in camera, dove una serva l’aiutò a cambiarsi e ripulirsi per quel che poteva.
Era già con la tunica da camera, quando un messo vestito in modo elegante spalancò la porta «Il padrone vuole parlare con lei. Tra cinque minuti.» e la richiuse.
Eloise rimase con la bocca spalancata e quando realizzò l’accaduto la serva le aveva già slacciato la tunica. Indossò un abito da giorno e, ancora frastornata, venne condotta verso il salone principale.
La guardia entrò ed Eloise sbirciò dalla porta socchiusa. Una lunga tavolata riempiva il locale e persone abbigliate con stoffe colorate e gioielli scintillanti bevevano vino e mangiavano abbondantemente. La porta venne aperta improvvisamente ed Eloise si trovò al centro dell’attenzione. Dove c’era confusione un attimo prima, ora il silenzio più totale.
Una voce profonda lo ruppe «ragazza, avvicinati. Non ti vedo bene.»
Una mano la spinse verso il capotavola e lei vide colui che era il padrone di quelle terre. Magnus Reverto d’Ombra, capofamiglia e lord di Villa d’Ombra.
«Allora» continuò «tu chi saresti? Un amica di quel Pilgrim? Una spia?»
Il suo cuore perse un battito. Di nuovo quelle accuse! Brividi di freddo la invasero.
«No s-signore» si morse l’interno della guancia, respirò a fondo e riprese «non ho legami con quella persona.»
«E perché ti hanno trovato con lui?»
Sentì il sangue defluire dalla faccia. Tachicardia. Sudore freddo alle mani. «Non lo so nemmeno io, in verità. Io non so niente.»
Le cadde l’occhio su una bestia pelosa accucciata a fianco di Magnus. Era uno dei lupi che avevano invaso la conferenza stampa al festival. Erano insieme a David. Che fossero-
«Bello, vero?» Fece Magnus «Vi conoscete già.»
Non rispose. Il battito era così forte che sentiva solo quello. Mise la mano sopra la ferita al fianco e gli occhi del suo interlocutore lo notarono.
«Capisco.» Lui si alzò sotto lo sguardo attento dei commensali «oggi abbiamo il pregio di avere un’abitante della Terra, il mondo da cui viene Jack Pilgrim!»
Un brusio riempì la sala. Sussurri indefinibili, colpi di tosse forzati.
Magnus fece tintinnare una volta la forchetta contro il bicchiere e tutti tacquero «sarà un piacere sentire ciò che ha da dire questa fanciulla questa sera, a cena. Uno svago unico, non trovate?»
Lui sorrise, ma gli occhi erano freddi come il ghiaccio.
Eloise si sentì trascinare via, e senza sapere come era tornata nella sua stanza.

Entra in scena Magnus. Cosa succederà?

  • Mentre è a cena con tutti gli invitati, un messo irromperà con una brutta notizia (38%)
    38
  • Non andrà all'incontro, ma avrà un colloquio da sola con Magnus e David (63%)
    63
  • Eloise parteciperà all'incontro politico insieme ai pezzi grossi tra gli invitati (0%)
    0
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164 Commenti

  • Hai usato tutti i caratteri? Mi è sembrato più breve del solito. Però sono estremamente felice che tu sia tornata tanto presto, rispetto al solito 😀
    Ecco qui il bacio che la nostra parte romantica nascosta stava aspettando da tre o quattro episodi; è arrivato al momento giusto, direi, e può anche essere interpretato come puro mezzo per risolvere la situazione: David non si è certo sbilanciato più di tanto, nonostante le ultime parole.
    Voto per il villaggio abbandonato unendomi alla maggioranza.

    E mi rendo conto che siamo già all’ottavo capitolo di questa seconda parte, ma che vorrei che non finisse mai. Provo il piacere che si prova leggendo un libro vero e proprio e non un semplice racconto. Hai fatto bene a dedicare più di 10 capitoli alla tua storia: ne merita moltissimi ancora! 😀

    • In effetti ne ho usati almeno 1000 meno del solito, ma dopo il bacio ho pensato non ci fosse bisogno di dilungarsi ancora su descrizioni o simili…
      Per quanto riguarda i capitoli: credo che ci sarà anche una terza parte. Sono assolutamente decisa a sviluppare i personaggi di Eloise e David. Non ho ancora avuto modo di spiegare chi sono, e sono 18 capitoli… faccio prima a scrivere direttamente il romanzo!

  • Povera Eloise, non sapevamo così tanto di lei. Ero più curiosa sulle paure di David, perché rimane ancora molto misterioso e sono certa che le sue sarebbero state interessanti. Comunque, è stato un bel capitolo 🙂
    Ci sei mancata e spero che tornerai un po’ prima con il prossimo episodio.

  • Appena ho letto la mail che annunciava il nuovo episodio, mi è partita nella mente l'”alleluia” che si canta in chiesa. 🙂
    Bene, ora leggo l’episodio e poi concludo il commento.

    Sono indeciso tra Traveller e Morgan… Mmm… È da troppo tempo che non vediamo “Mr. T”, quindi vada per lui.

    P.s.: ti sei persa praticamente tutto il mio racconto. 🙂 😉 Se riesci a leggere entro venerdì, potresti modificare il finale. 🙂

  • Scusa, ma devo farlo:
    FINALMENTEEE!!!!!!!

    Ok. Ora che mi sono sfogato, credo che Elois tenterà la fuga, anche se sembrerà un cliché. Penso che tenga alla sua lingua e ai suoi occhi, e ancor di più alla sua vita (lo so che non morirà, ma spero si sia capito il senso del tutto).

  • Ciao, la prosa mi sembra eccellente, in particolare è reso egregiamente il dolore della ragazza durante l’operazione, mi piace molto anche l’analisi “pragmatica” della situazione del regno che porta a formulare delle ipotesi tenendo conto di motivazioni politiche.
    Voto per tornare a Villa Ombra, chissà cosa ne nasce ^_^

  • Ritornano a Villa d’Ombra. Mi sembra l’opzione più sensata, Eloise è ferita e debole, quindi andare ad investigare sull’attacco in quello stato è da escludere. L’altra opzione ha senso, tuttavia sembra strano che David (un nobile) si fermi a far lavoro manuale, seppur per sdebitarsi. E inoltre il ritorno a Villa d’Ombra mi sembra un espediente perfetto per far parlare i personaggi, dell’attacco, dei ribelli e forse pure del cognome di David 😉

  • Indeciso tra sdebitarsi e cercare informazioni sull’attacco. Scelgo, scelgo… locanda (ho tirato un dado 😛 )!

    Questa storia mi entusiasma sempre di più.

    Ciao 🙂
    PS: “Rivela il segreto del suo nome” non vince mai perché la metti sempre come scelta durante una scena di azione; sembra poco probabile che uno si metta a chiacchierare mentre gli sta finendo il mondo intorno, non credi? Se il segreto del suo nome riguardasse in qualche modo la situazione concitata, dovrebbe essere fornito qualche indizio affiché i lettori lo votino 😉

    • ottimo ragionamento, watson!
      Scherzi a parte, può sembrare così, ma nella mia mente… in quella ipotesi loro andavano nella foresta, trovavano una casetta, david la medicava da sè e passava la notte a vegliare su di lei e parlavano e si avvicinavano sentimentalmente u.u era la scelta ‘rosa’. e tra il parlottare parlottare eloise: Reverto è tuo padre, giusto? perché non hai il suo cognome?
      e blablabla

  • Hola Manilyn. Te lo dico, anzi scrivo, subito: non mi piacciono molto i Fantasy… si, lo so, ti chiederai allora che ci faccio qui! Mettiamola così, cultura personale sui vari generi… anzi, sarebbe meglio dire curiosità. Ho letto qui e lì su The Incipit i tuoi commenti su altri racconti ed ho visto che sono sempre stati mirati e professionali. Dai l’impressione di una che legge molto, così sono venuto “a leggerti” per vedere chi fosse questa autrice e… bhè, pur non apprezzando il genere, devo dirti che ci sai fare. Ho notato piccole sfumature (chicche) che denotano conoscenza. Una su tutte, il trattino “-” alla fine di un dialogo per indicare che chi sta parlando è stato interrotto o sta esitando nel continuarlo. L’ho visto (il trattino “-“) solo nelle sceneggiature. Ripeto… una chicca. Ovviamente della storia non ci sto capendo un accidenti, leggo prima il capitolo Due, poi mi fermo… il giorno dopo passo al Sette (sto parlando della prima parte di questo racconto, Ancestrali #1) poi all’Uno… insomma, mi piace vedere/leggere i diversi stili ed assorbire come una spugna chi ha qualcosa da raccontare anche (talvolta) non seguendo la storia in sè. Insomma, brava. Solo un appunto da chi predilige il genere Avventura, Giallo, Azione che qui sembra esserci ogni tanto. Metti qualche descrizione in più nelle scene Action, al punto “messa una distanza tra sé e i ragazzi, il brigante lanciò due pugnali verso di loro. David li evitò, uno si conficcò in un albero e lui lo prese e lo rilanciò al nemico” sei stata forse troppo veloce. Prova la prossima volta a tenere più alta la suspance in queste scene. Comunque in generale, ripeto, brava!
    Ora vado a leggere il capitolo Cinque… anzi no, l’Otto… vabbè, ce penso! 😉

  • Ciao, vediamo come prosegue il racconto di queste storie ancestrali. La prima parte della storia mi è piaciuta parecchio, seguo e sono sicuro che riuscirai a mantenere lo stesso ritmo e qualità 🙂 Ho votato “David rivela il segreto del suo cognome” (in minoranza, per ora), aspetto i prossimi episodi.

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