Il mondo delle storie ancestrali (2)

Dove eravamo rimasti?

Entra in scena Magnus. Cosa succederà? Non andrà all'incontro, ma avrà un colloquio da sola con Magnus e David (63%)

Condanna

Le ore passavano. La luce del sole che spariva e tornava dava il senso del tempo.
Un altro giorno distesa nel letto, a guardare il soffitto, con lo stomaco che brontolava, ma la nausea e la bile che si facevano sentire in bocca.
L’incontro politico era sicuramente già iniziato.
Provò ad alzarsi, ma la testa era leggera e tornò a sdraiarsi.
Qualcuno entrò nella stanza. Passi famigliari si avvicinarono al letto.
David di sedette vicino a lei, la fronte corrugata.
«Non hai mangiato niente.»
Eloise contava le linee verticali che solcavano il soffitto di pietra. Le travi di legno però ne coprivano una buona parte.
Lui sospirò. «Hai perso sangue, ricordi?»
Chiuse gli occhi. Non voleva saperne di lui. Era il figlio di Magnus. L’avrebbero uccisa. Non era minimamente utile al loro scopo. Sarebbe morta.
David le sfiorò il dorso della mano, ma lei la ritrasse. «Che vuoi?»
«Non posso essere venuto a vedere come stavi?»
«Che vuoi, Glare?»
«Ascoltami, io…»
Si tirò seduta. «Non vi avete chiamato per cena.»
«No.»
«C’era un motivo?»
«… sei richiesta ora. D’Ombra vuole parlarti.»
«Quindi è per questo che ti sei scomodato a raggiungermi. Per tirarmi fuori dalla tana. Per portarmi al patibolo.»
David spalancò gli occhi «Sei impazzita? Non morirai!»
«Ne sei così sicuro? Te l’ha detto tuo padre?»
Lui scattò in piedi. Raggiunse il vassoio col cibo della sera prima intatto. «Non hai mangiato.»
«Rispondimi! Che ti ha detto tuo padre?»
David buttò a terra il vassoio. Pane, uva, purea di patate e carne finirono sul pavimento. «Non chiamarlo in quel modo! Io non c’entro niente con lui!»
«Oh, ti prego! Facevi tanto l’amico, e ora che è chiaro che non vi servo vi libererete di me!»
David la prese e la sollevò in braccio. «Ora ti dimostro che non morirai. E D’Ombra non è mio padre.»
Eloise avvampò e nascose il viso tra le mani. «Fammi scendere. Voglio camminare da sola.»
Lui l’adagiò a terra, piano, sostenendola per le spalle.
Si staccarono, ma camminarono fino alla salone principale a un metro l’uno dall’altra.
Magnus l’aspettava seduto su un trono di legno, da solo.
Eloise venne fatta mettere davanti a lui, in piedi. Alla mercé del suo sguardo di ghiaccio. Si sentiva nuda, spogliata, senza difese. Coprì la mano che tremava.
Si guardò in torno. Nessuna guardia armata. Solo David e il segretario seduto su una seggiola ai piedi di Magnus. Poteva succedere di tutto.
«Eloise.» Il padrone di Villa Ombra aveva parlato. Una voce cupa, profonda, glaciale. «Così ti chiami.»
Annuì leggermente. «Sì… signore.»
Il respiro di quell’uomo riempiva la sala. Lui mosse la mano e apparve un lupo nero come la pece apparve ai suoi piedi. «Tu non sai niente di Pilgrim.»
«No signore.»
«E nemmeno dell’esercito del Regno per cui combatte.»
«No signore.»
«Non sai niente di questo mondo, se ho capito bene.»
«No signore.»
Strinse le dita nei pugni. Le unghie premevano la carne. Deglutì.
«Quale vantaggio puoi darmi?»
«Nessuno signore.»
«E tu cosa vuoi?»
Il gelo la invase, il sudore freddo scivolava sulla schiena. «Tornare a casa, signore.» Perché l’aveva detto? Non l’avrebbe mai lasciata andare. Cos’aveva detto? Cosa doveva dire?
Magnus si rivolse verso David «Capitano Glare. Ordini alle guardie di diffondere la notizia. La ragazza verrà marchiata a fuoco in pubblica piazza tra due giorni e privata di lingua e occhi come prescritto dalla legge per le spie militari nemiche.»
Eloise sussultò, le gambe le cedettero. Era in ginocchio davanti a Magnus, muta. Non riusciva nemmeno a piangere.
Magnus si chinò in avanti. «Capitano Glare?»
La voce di David arrivò come una stilettata al cuore. «Sì, lord Reverto D’Ombra.»

Magnus Reverto d'Ombra ha parlato. Eloise vivrà, mutilata e in schiavitù. Cosa farà?

  • Tenterà di convincere d'Ombra della sua utilità (38%)
    38
  • Tenterà la fuga (63%)
    63
  • Tenterà il suicidio (0%)
    0
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164 Commenti

  • Hai usato tutti i caratteri? Mi è sembrato più breve del solito. Però sono estremamente felice che tu sia tornata tanto presto, rispetto al solito 😀
    Ecco qui il bacio che la nostra parte romantica nascosta stava aspettando da tre o quattro episodi; è arrivato al momento giusto, direi, e può anche essere interpretato come puro mezzo per risolvere la situazione: David non si è certo sbilanciato più di tanto, nonostante le ultime parole.
    Voto per il villaggio abbandonato unendomi alla maggioranza.

    E mi rendo conto che siamo già all’ottavo capitolo di questa seconda parte, ma che vorrei che non finisse mai. Provo il piacere che si prova leggendo un libro vero e proprio e non un semplice racconto. Hai fatto bene a dedicare più di 10 capitoli alla tua storia: ne merita moltissimi ancora! 😀

    • In effetti ne ho usati almeno 1000 meno del solito, ma dopo il bacio ho pensato non ci fosse bisogno di dilungarsi ancora su descrizioni o simili…
      Per quanto riguarda i capitoli: credo che ci sarà anche una terza parte. Sono assolutamente decisa a sviluppare i personaggi di Eloise e David. Non ho ancora avuto modo di spiegare chi sono, e sono 18 capitoli… faccio prima a scrivere direttamente il romanzo!

  • Povera Eloise, non sapevamo così tanto di lei. Ero più curiosa sulle paure di David, perché rimane ancora molto misterioso e sono certa che le sue sarebbero state interessanti. Comunque, è stato un bel capitolo 🙂
    Ci sei mancata e spero che tornerai un po’ prima con il prossimo episodio.

  • Appena ho letto la mail che annunciava il nuovo episodio, mi è partita nella mente l'”alleluia” che si canta in chiesa. 🙂
    Bene, ora leggo l’episodio e poi concludo il commento.

    Sono indeciso tra Traveller e Morgan… Mmm… È da troppo tempo che non vediamo “Mr. T”, quindi vada per lui.

    P.s.: ti sei persa praticamente tutto il mio racconto. 🙂 😉 Se riesci a leggere entro venerdì, potresti modificare il finale. 🙂

  • Scusa, ma devo farlo:
    FINALMENTEEE!!!!!!!

    Ok. Ora che mi sono sfogato, credo che Elois tenterà la fuga, anche se sembrerà un cliché. Penso che tenga alla sua lingua e ai suoi occhi, e ancor di più alla sua vita (lo so che non morirà, ma spero si sia capito il senso del tutto).

  • Ciao, la prosa mi sembra eccellente, in particolare è reso egregiamente il dolore della ragazza durante l’operazione, mi piace molto anche l’analisi “pragmatica” della situazione del regno che porta a formulare delle ipotesi tenendo conto di motivazioni politiche.
    Voto per tornare a Villa Ombra, chissà cosa ne nasce ^_^

  • Ritornano a Villa d’Ombra. Mi sembra l’opzione più sensata, Eloise è ferita e debole, quindi andare ad investigare sull’attacco in quello stato è da escludere. L’altra opzione ha senso, tuttavia sembra strano che David (un nobile) si fermi a far lavoro manuale, seppur per sdebitarsi. E inoltre il ritorno a Villa d’Ombra mi sembra un espediente perfetto per far parlare i personaggi, dell’attacco, dei ribelli e forse pure del cognome di David 😉

  • Indeciso tra sdebitarsi e cercare informazioni sull’attacco. Scelgo, scelgo… locanda (ho tirato un dado 😛 )!

    Questa storia mi entusiasma sempre di più.

    Ciao 🙂
    PS: “Rivela il segreto del suo nome” non vince mai perché la metti sempre come scelta durante una scena di azione; sembra poco probabile che uno si metta a chiacchierare mentre gli sta finendo il mondo intorno, non credi? Se il segreto del suo nome riguardasse in qualche modo la situazione concitata, dovrebbe essere fornito qualche indizio affiché i lettori lo votino 😉

    • ottimo ragionamento, watson!
      Scherzi a parte, può sembrare così, ma nella mia mente… in quella ipotesi loro andavano nella foresta, trovavano una casetta, david la medicava da sè e passava la notte a vegliare su di lei e parlavano e si avvicinavano sentimentalmente u.u era la scelta ‘rosa’. e tra il parlottare parlottare eloise: Reverto è tuo padre, giusto? perché non hai il suo cognome?
      e blablabla

  • Hola Manilyn. Te lo dico, anzi scrivo, subito: non mi piacciono molto i Fantasy… si, lo so, ti chiederai allora che ci faccio qui! Mettiamola così, cultura personale sui vari generi… anzi, sarebbe meglio dire curiosità. Ho letto qui e lì su The Incipit i tuoi commenti su altri racconti ed ho visto che sono sempre stati mirati e professionali. Dai l’impressione di una che legge molto, così sono venuto “a leggerti” per vedere chi fosse questa autrice e… bhè, pur non apprezzando il genere, devo dirti che ci sai fare. Ho notato piccole sfumature (chicche) che denotano conoscenza. Una su tutte, il trattino “-” alla fine di un dialogo per indicare che chi sta parlando è stato interrotto o sta esitando nel continuarlo. L’ho visto (il trattino “-“) solo nelle sceneggiature. Ripeto… una chicca. Ovviamente della storia non ci sto capendo un accidenti, leggo prima il capitolo Due, poi mi fermo… il giorno dopo passo al Sette (sto parlando della prima parte di questo racconto, Ancestrali #1) poi all’Uno… insomma, mi piace vedere/leggere i diversi stili ed assorbire come una spugna chi ha qualcosa da raccontare anche (talvolta) non seguendo la storia in sè. Insomma, brava. Solo un appunto da chi predilige il genere Avventura, Giallo, Azione che qui sembra esserci ogni tanto. Metti qualche descrizione in più nelle scene Action, al punto “messa una distanza tra sé e i ragazzi, il brigante lanciò due pugnali verso di loro. David li evitò, uno si conficcò in un albero e lui lo prese e lo rilanciò al nemico” sei stata forse troppo veloce. Prova la prossima volta a tenere più alta la suspance in queste scene. Comunque in generale, ripeto, brava!
    Ora vado a leggere il capitolo Cinque… anzi no, l’Otto… vabbè, ce penso! 😉

  • Ciao, vediamo come prosegue il racconto di queste storie ancestrali. La prima parte della storia mi è piaciuta parecchio, seguo e sono sicuro che riuscirai a mantenere lo stesso ritmo e qualità 🙂 Ho votato “David rivela il segreto del suo cognome” (in minoranza, per ora), aspetto i prossimi episodi.

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