Dove eravamo rimasti?
Territori Sconosciuti
Perchè? Non capisco. La mia catarsi dici?
No, non credo che ci sia qualcosa da salvare nella mia anima. E tu dovresti saperlo. E’ strano, però.
La tua voce. Non saprei dirlo, il tono forse.
Quello che mi hai appena detto, non so, mi riporta indietro. L’avevo proprio dimenticato.
Ero nel mio letto. Mio marito dormiva, avevamo appena fatto l’amore. Piangevo.
Avevo smesso di sentirmi donna ormai da tempo. Mi concedevo a lui perché è così che fanno le buone mogli, no?
Per lui non sembrava un problema, forse non voleva farmelo pesare o non gli importava.
Ma io piangevo in silenzio, mi commiseravo, e mi biasimavo per non poter essere l’amante che lui avrebbe voluto. Fissando il soffitto con gli occhi gonfi di lacrime, pregai:
“Dio, aiutami a trovare la felicità con quel che mi resta. Aiutami ti prego”
Era solo frustrazione la mia, non sarei mai stata felice, e nessuno avrebbe risposto alle mie preghiere.
Ma proprio mentre il torpore stava per avvolgermi, una voce nella testa disse:
“Cazzate! Vuoi la felicità? Prenditela!”
Sobbalzai. Ma dopo qualche istante mi convinsi di averla sognata. E poi me ne dimenticai. Fino ad oggi.
Eri tu, vero?
SMETTILA DI SORRIDERE, ERI TU?
Va bene. Mi calmo. Dammi solo un minuto, ok?
Come? No, fu prima di incontrare Yuri.
Ma questo lo sai già.
La mia prospettiva, dici?
Immagino di non avere molta scelta, vero?
Già.
Ecco, rividi Yuri qualche settimana dopo. Il mio capo mi affidò la responsabilità del progetto. Questo mi costrinse a soggiornare fuori casa per tre o quattro giorni a settimana. Yuri ed io ci ritrovammo a lavorare gomito a gomito per tutto il tempo. Era una mente brillante, si appassionava al lavoro come pochi. Era curioso e imparava velocemente. Sdrammatizzava i momenti di crisi e poi… sapeva farmi ridere.
Qualche volta, la sera, nella solitudine della mia camera d’albergo, la mia mente vagava alla ricerca delle sensazioni che lui mi suscitava.
A volte mi sorprendevo ad immaginare il sapore delle sue labbra. Scacciavo, turbata, quei pensieri.
“Sei sposata” mi dicevo. “E’ un cliente!”
Con un senso di sconfitta censuravo le mie fantasie da adolescente, e tornavo alla vita di sempre.
Ma un giorno accadde qualcosa. E da allora la mia vita cambiò per sempre.
“Ciao, Jadi. Dimmi tutto”
“Yuri, sono dispiaciuta ma questa settimana non riesco a venire”
“Niente di grave, spero”
“No, guarda. Colpa mia. Ho dimenticato di prenotare l’hotel. E adesso non ne trovo uno libero”
“Tutto qui?”
“bhè, si”
“Metti giù, ti richiamo subito” e riaggancia.
Qualche minuto dopo mi richiama:
“Jadi, la receptionist mi chiede se preferisci la colazione in camera o in giardino”
“Ma… ma come hai fatto?”
“non è questa la domanda giusta”
“Ah no? E quale sarebbe”
“quando me la farai, te lo dirò”
Il suo tono era sempre allegro e allo stesso tempo fermo.
Non capivo mai se scherzava o oppure no.
Comunque, io la prendo bene.
Era diventata per me una piacevole abitudine il lavorare con lui. E a dirla tutta, quando non ero con lui, mi mancava.
Durante il viaggio che mi porta da lui fantastico sui colori del giardino in cui all’indomani avrei fatto colazione.
Non so ancora che Yuri in quel giardino era ospite fisso.
Sorpresa!
“Vuoi dirmi dove dormirò stanotte o devo accamparmi in ufficio?”
“Hai ragione. Andiamo ti accompagno. E’ qui vicino”
“Ma perché tutto questo mistero?”
“Dai, andiamo”
Sapeva essere irritante. Lo odiavo quando mi lasciava in sospeso. E lui sembrava divertirsi a farlo.
L’hotel è a non più di dieci minuti a piedi.
Quando entriamo nella hall, la receptionist accoglie Yuri con un sorriso, prende una chiave e gliela porge.
“Buonasera Simona, grazie. E quella della dottoressa?”
“Ma certo. Buonasera Dottoressa, posso chiederle il documento?”
Mentre la donna traffica sul suo computer, io comincio a realizzare quello che stava accadendo.
Mi sento a disagio, come se stessi violando uno spazio che non mi apparteneva.
Lavorare insieme è un conto, dormire a qualche metro di distanza è tutta un’altra storia.
La mente comincia ad esplorare territori sconosciuti. Provo un senso di smarrimento e di inquietudine.
Lui forse se ne accorge e dice:
“Jadi, nessun albergo può farti sentire a casa tua come questo. Da quando l’ho scoperto non ho più cambiato.
Ti piacerà”
“Bene” balbetto
“Io salgo in camera mia. Tu sarai stanca del viaggio. Riposa bene, io vado”
A grandi falcate raggiunge l’ascensore già aperto. Entra, mi lancia un sorriso e scompare dietro le porte che si richiudono.
Prendere le distanze da me, fu il suo modo di rassicurarmi, di concedermi l’intimità che mi serviva.
Sapeva leggermi dentro, e riusciva sempre a darmi ciò di cui avevo bisogno.
Quando sono in camera sento un nodo allo stomaco, ed una strana ebbrezza che non riesco a placare.
Faccio una lunga doccia, ma quella sensazione non passa.
Voglio rivederlo. Voglio rivederlo subito.
Prendo il cellulare e scrivo un sms:
“Ho una fame da lupo, e tu?”
Attendo con impazienza la sua risposta.
Poi il cellulare si illumina: “Sono di sotto, ti piace la cucina libanese?”
Non perdeva un colpo, se avevo bisogno lui c’era.
Sempre.
Cosa vogliamo scoprire?
- Qualche altro dettaglio della vita di Jadi (0%)
- Chi farà il primo passo (100%)
- Altri particolari sulla sentinella (0%)

07/08/2016 at 14:53
Ciao!! 😀
Scusa il ritardo! Mi è piaciuta tantissimo questa storia, in cui ci hai fatto rivivere la vita di Jadi, condizionata e guidata dalla completa libertà di accettare o rinunciare a una determinata azione. Persino il non prendere una posizione in merito è una scelta in sè, una sorta di rifiuto ad agire, se vogliamo. Ho trovato stupendo il finale proprio per questo!
Ancora complimenti!! 😀
A presto!!
04/08/2016 at 10:10
Ciao nicux!
Non so bene come iniziare questo commento. So che può suonare banale, ma sei stato bravissimo. Un finale stupendo ed emozionante dall’inizio alla fine!
Questo viaggio nei ricordi di Jadi è stato dolce e amaro: abbiamo visto i momenti felici e la gioia dell’amore, e abbiamo sofferto quando lei non è riuscita a concretizzarlo, fuggendo dalla scelta più importante.
“Non si può sfuggire alle scelte, amici miei. Non si può vivere ignorandole.
Anche non scegliere è in definitiva una scelta: quella sbagliata, come Jadi ha avuto modo di scoprire.
E quando sei al termine del tuo viaggio, comunque tu ci sia arrivato, ciò che ti aspetta in fondo è ancora una scelta.
L’ultima.”
Semplicemente meravigliosa! Complimenti! ^__^
06/08/2016 at 20:57
Hai colto i due temi portanti della storia e che mi stanno molto a cuore. L’amore che in un modo o nell’altro diventa discriminante nelle scelte che dobbiamo continuamente fare. E l’inevitabilita’ di compierle.
Spesso siamo convinti che una scelta riguardi le opzioni che abbiamo, e invece credo che riguardi il coraggio di dire SI oppure rinunciare. Cosi’ si spiega che evitare di scegliere e’ di per se una scelta, quella di rinunciare.
Cmq non voglio annoiarsi, ma ti ringrazio per i tuoi apprezzamenti e spero di sia divertita.
Grazie ancora
N
31/07/2016 at 22:34
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Beh, siamo ancora qui, no?
E se ci siete voi, c’è anche la Fonte. Voi cosa ne dite?
Potrei aggiungere altro ma… questa è un’altra storia.
Bon voyage mes amis
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E con questo, applaudo 😀
Alla prossima storia 🙂
Ciao 🙂
06/08/2016 at 20:49
Grazie Red, soprattutto per aver seguito con pochi altri la lunga gestazione di questa storia. Mi sono reso conto che e’ passato piu’ di un anno dal primo episodio.
Sono contento che ti sia piaciuta.
N
28/06/2016 at 15:24
La sentinella ha mentito…ultimo test, tentazione per vedere se Jadi merita o meno l’inferno?
Aspetto il finale, sicuro che ci stupirai tutti.
Alla prossima!
29/06/2016 at 08:00
G, devo dire che non sei lontano dall’idea che avevo in mente 😉 ma neanche troppo vicino 😀
28/06/2016 at 13:22
Harmony, per quanto la cosa mi dia prurito al solo cliccarla, credo che andrà così…
29/06/2016 at 07:58
perchè?
27/06/2016 at 17:08
Ciao!
Ero molto indecisa tra il Fantasy e l’Horror. Alla fine, il mio amore per il fantasy ha trionfato! XD
Sono curiosissima di leggere il finale!
Bravissimo! Alla prossima! 😀
29/06/2016 at 07:58
e io di scriverlo 🙂
grazie Tia
27/06/2016 at 15:18
Ciao!! 😀
Devo dire che mi piacciono tutte e tre le opzioni proposte, ma quella della sentinella che ha mentito mi affascina particolarmente… sarebbe un gran bel colpo di scena! 😉
Alla prossima!!
29/06/2016 at 07:57
lo sarebbe stato prima del tuo commento 😛
grazie!!! ahahah