LA STANZA DEI GIRASOLI

Dove eravamo rimasti?

Cosa succede ad Alice una volta salita a casa? Solo uno dei coinquilini è in casa e le offre un caffè. (56%)

DUE.Ultimo scalino e una porta si aprì.
“Ciao, piacere, Giovanni!”
“Ciao, uff, Alice!”
“Aspetta ti aiuto! Come è andato il viaggio?”
“Bene, abbastanza lungo ma tranquillo…”
“Hai trovato subito la strada?”
“Quasi subito, diciamo che già di mio ho qualche problema di orientamento…Poi comunque Roma è grandicella…”
“Eh eh, te ne accorgerai…”
“Comunque vieni, ti faccio vedere la stanza!”
Si aprì la porta di una bella camera grande con una sola finestra che illuminava due belle scrivanie ad angolo su cui qualcuno aveva lasciato appassire due girasoli in un vaso di ceramica verde, un armadio massiccio e un letto matrimoniale sul quale avrebbe voluto planare dopo una rincorsa cauta ma decisa.
Poi si ricordò di tal Giovanni che in 25 secondi aveva già fatto una panoramica record dei comfort della stanza e ora la guardava fissare il letto…
“Vieni ti faccio vedere il resto!”
Aveva capelli chiari, mossi e un po’ lunghi, occhi tra il verde e l’azzurro, un sorriso sincero e aperto e una camicia estiva e un po’ svogliata.
Con altrettanta rapidità guardarono il resto della casa, la cucina, tale e quale a quella della nonna con il lavello di marmo bianco a una vaschetta e un tavolinetto piccolo per pranzi da single, e il bagno di un marmo color panna, anch’esso molto vintage.
Una delle due stanze rimanenti era chiusa, mentre da quella di Giovanni s’intravedevano giusto le pareti ricoperte da teli africani e un divano pieno di vestiti.
Entrarono in cucina. Da tutte le finestre aperte entrava un’aria leggera che portava sollievo al pomeriggio accaldato. “Ti va un caffè?”
“Si, grazie.”
“Comunque è stata una scelta coraggiosa quella di fermare la stanza senza averla vista prima, così a scatola chiusa…”
“Eh lo so, è stata un po’ una follia, ma non ho avuto molto tempo per cercare altre stanze, ho saputo da dieci giorni di aver vinto una borsa per un corso di francese, qui a Roma, poi dovevo preparare un esame e così mi sono fidata di Stella che mi ha parlato abbastanza bene di te e… infatti devo dire che mi sembri un tipo tranquillo!”
“Mai fidarsi delle apparenze! Comunque scusa, come abbastanza?”
“No, figurati, anzi, nonostante sia stata la tua ex diciamo che ha parlato fin troppo bene!”
Giovanni sorrise, ma fece lo sguardo di chi non vuole entrare troppo nei particolari.
Alice sapeva che si erano lasciati per via della distanza, e sperava di non aver già fatto una gaffe, così cambiò discorso…
“Tu invece che fai?”
“Io faccio arabo, e non mi parlare di francese che per un esame mi sono visto una ventina di film in arabo sottotitolati in francese e viceversa, poi per fortuna ho smesso…”
“Anch’io ne ho visti un sacco, sia film seri che telefilm, ho sviluppato una lieve dipendenza anche per serie vergognose!”
“Guarda, non me lo dire, ho una certa esperienza, poi se vuoi te ne posso dire qualcuna!”
“Volentieri! Io vengo a Roma per disintossicarmi e tu mi tenti in questo modo…”
Parlarono fitto fitto per parecchio, finché increduli dell’ora decisero di fare una pasta aglio, olio e peperoncino, nell’attesa dell’arrivo di Roberto, il terzo coinquilino.
Mancava solo un po’ di vino. Alice si offrì di scendere a prenderne una bottiglia.
Una volta fuori respirò a pieni polmoni gli odori caldi della città sconosciuta, l’aria sulla pelle era una sensazione piacevolissima e d’istinto si mise a cercare il sollievo negli occhi delle persone che incontrava.
Svoltò l’angolo, poi passò un fioraio fino ad arrivare ad una piccola bottega ancora aperta. Effettuò l’acquisto e si diresse verso la sua nuova casa, pensando che le cose non stavano andando così male…era soddisfatta della nuova conoscenza e curiosa di conoscere anche Roberto.
Poi dalla borsa, uno squillo interruppe i pensieri di Alice che rispose subito senza neanche guardare chi era, sicura di sentire la voce di sua madre.
“Ciao, Alice, allora come va? E’ tanto che non ci sentiamo…”
Ma si rese subito conto che era qualcun altro.

Chi ha chiamato Alice?

  • L’ex ragazzo di Alice (14%)
    14
  • Un caro amico della città in cui studia Alice (14%)
    14
  • Un ragazzo con cui è uscita qualche volta. (71%)
    71
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150 Commenti

  • Amaranta, non smetto di leggere..è come una droga..non riesco a non farne a meno!
    Sei bravissima, continua così!! E anche se le persone criticano il tuo modo di scrivere non ascoltarle! Difendi sempre le tue parole, le tue idee..non perchè siano giuste ma perchè sono tue.
    Complimenti!!

  • Sorry per il ritardo!! Per fortuna sono arrivata in tempo prima del nuovo episodio…Anch’io voto per Roberto che potrebbe dirci qualcosa in più su questo Giovanni, (che in fondo in fondo non mi convince)…A presto!!!

  • Più vado avanti a leggerlo più mi emoziono, sembra che la protagonista sia io, prende tantissimo. Sei stata bravissima fino ad adesso! Continua così Amaranta e deliziaci con i tuoi racconti.
    Un bacio,
    Charol.

  • Dai, vediamo la ex che combina, cosa ci racconta.
    “quella che prima era la cucina ed ora invece era uno spazio d’incertezza fatto solo delle loro parole”, questo passaggio qui mi è piaciuto tantissimo, così come la conclusione del capitolo, con quei due che, prima di salutarsi, se ne stanno sulla terrazza a chiacchierare fino alle 2. Bello.

    D.

  • Mi piace quando esce e respira e cerca sollievo nelle persone che incontra, la estenderei questa parte per quanto mi vien voglia di approfondirla.
    La storia si fa molto interessante, la dimensione coinquilini, la camera scelta a scatola chiusa con i girasoli appassiti e i riferimenti alle serie tv.
    Ti seguo ancora e con piacere 😉

    Ho votato per il vecchio amico romano. Magari ci si potrà rivedere.

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