LA STANZA DEI GIRASOLI

Dove eravamo rimasti?

Cosa succede dopo la cena? Un blackout elettrico lascia i tre nuovi coinquilini senza luce per tutta le sera. (57%)

Quattro.Presa tra due fuochi, il peperoncino della pasta e l’aroma allegro del Nero d’Avola, un Giovanni molto simpatico e un Roberto che sfoderava complimenti mascherati a più non posso, Alice cercava di conoscere meglio e inquadrare i due ragazzi. Lei parlava delle sue ultime fatiche universitarie, loro le raccontavano vizi e virtù della capitale e come aveva previsto fu Roberto che le chiese se fosse single o in coppia… “in coppia” le suonava un po’ male ma ammise la singletudine.
Nel dare la risposta inconsciamente formulò l’idea che nessuno dei due poteva essere il suo tipo, anche se constatò che con Giovanni condivideva lo stesso humor, probabilmente perché ridevano delle stesse cose, e che la gentilezza di Roberto poteva essere il segnale di una personalità molto dolce. In ogni caso era giusto valutarli in quel senso, di certo non si sarebbe trattenuta dal conoscere qualcuno per rispetto di Alex.
Però ci stava pensando. Di nuovo! Da un lato voleva chiamarlo, dall’altro sperava di non perdere più tempo a immaginarsi che cosa sarebbe successo se non fosse partita per Roma. In realtà già lo sapeva. Un’altra serata in cui si sarebbe illusa di essere l’unica. Altri giorni di tedio.
Per esorcizzare tali pensieri, tracannò l’Amaro dal capo che i due avevano tolto ghiacciato dal freezer per chiudere in bellezza la cena.
Faceva caldo ma un po’ d’aria entrava dalla finestra che si affacciava su una piccola piazzetta di quartiere, da dove giungevano le voci dei pischelli che ormai, in maggio si sentivano già in vacanza e facevano un bel baccano adolescenziale.
Ma al secondo giro di amaro all’improvviso la luce, preceduta da uno strano bzzz del lampadario, se ne andò. I due ragazzi si lasciarono andare in un “Iuuuuhhh! Festa!” che le ricordò certi eccitamenti giovanili che capitano in situazioni come quella.
Roberto andò subito al piano terra, per riaccendere il contatore e lasciò gli altri due a ridacchiare in quella che prima era la cucina ed ora invece era uno spazio d’incertezza fatto solo delle loro parole.
Al suo ritorno Roberto spiegò che tutto il palazzo era al buio a causa di un blackout generale.
Ci sarebbe senz’altro voluto il giorno dopo per riavere la luce e mentre Alice si lamentava per la fatica che avrebbe fatto a trovare il pigiama, le ciabatte e tutto il resto, il trio, spinto da quel fine serata obbligato si spostò sul balcone che si trovava nella stanza di Giovanni dove alla luce dei lampioni avrebbero fumato un’ultima sigaretta.
Poco dopo Roberto si congedò per andare a dormire e forse Alice e Giovanni si sentirono un po’ a disagio per quella dipartita che li lasciava soli sul balcone illuminato dai lampioni.
Ma non lo imitarono, e come era capitato il pomeriggio, quando lei era arrivata, parlarono a lungo finché Giovanni le disse con naturalezza che gli piaceva un sacco quel suo accento nordico, lo trovava musicale, lei rise, non lo trovava possibile, tanto era stonata… Ma non finì lì, gli scappò anche che quel suo gesticolare gli ricordava troppo una persona, precisamente una sua ex, e nel dirlo tradì una sopravvissuta ombra d’interesse che stava proprio in fondo ai suoi occhi. Finirono a parlare dell’ex, anche se in realtà era una cosa che Giovanni non voleva fare. Ma avvenne con tanta naturalezza che continuarono con una certa intimità a raccontarsi di storie passate. Fino alle due, quando resisi conto dell’ora si salutarono un po’ sorpresi per tutta quella confidenza arrivata da chissà dove.
Nella camera buia come previsto Alice non trovò né le ciabatte né il pigiama. Si limitò a spogliarsi, a mettere la sveglia e a imbastire con le lenzuola un giaciglio di fortuna sul letto. Si addormentò subito per la stanchezza.
All’indomani al risveglio, ancora frastornata da quelle pareti sconosciute, accolse con felicità il fatto di non aver chiamato Alex e si rallegrò alla vista dei girasoli, che anche se un po’ appassiti davano vita alla stanza spoglia. Si vestì e andò incontro alla sua prima giornata romana.

Finito il corso di francese Alice torna a casa e…

  • Ci trova solo Giovanni, e gli propone di andare con lei ad una cena organizzata dagli altri ragazzi che frequentano il suo corso. (20%)
    20
  • Trova la famosa ex di Giovanni (proprio quella di cui hanno parlato la sera prima). (70%)
    70
  • Alice apprende dal famoso social network che Alex sta per venire a Roma. (10%)
    10
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150 Commenti

  • Amaranta, non smetto di leggere..è come una droga..non riesco a non farne a meno!
    Sei bravissima, continua così!! E anche se le persone criticano il tuo modo di scrivere non ascoltarle! Difendi sempre le tue parole, le tue idee..non perchè siano giuste ma perchè sono tue.
    Complimenti!!

  • Sorry per il ritardo!! Per fortuna sono arrivata in tempo prima del nuovo episodio…Anch’io voto per Roberto che potrebbe dirci qualcosa in più su questo Giovanni, (che in fondo in fondo non mi convince)…A presto!!!

  • Più vado avanti a leggerlo più mi emoziono, sembra che la protagonista sia io, prende tantissimo. Sei stata bravissima fino ad adesso! Continua così Amaranta e deliziaci con i tuoi racconti.
    Un bacio,
    Charol.

  • Dai, vediamo la ex che combina, cosa ci racconta.
    “quella che prima era la cucina ed ora invece era uno spazio d’incertezza fatto solo delle loro parole”, questo passaggio qui mi è piaciuto tantissimo, così come la conclusione del capitolo, con quei due che, prima di salutarsi, se ne stanno sulla terrazza a chiacchierare fino alle 2. Bello.

    D.

  • Mi piace quando esce e respira e cerca sollievo nelle persone che incontra, la estenderei questa parte per quanto mi vien voglia di approfondirla.
    La storia si fa molto interessante, la dimensione coinquilini, la camera scelta a scatola chiusa con i girasoli appassiti e i riferimenti alle serie tv.
    Ti seguo ancora e con piacere 😉

    Ho votato per il vecchio amico romano. Magari ci si potrà rivedere.

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